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Mitchell Tony (Foto R.Caruso 2015)

Mitchell Tony (Foto R.Caruso 2015)

Trento in ripresa: Le quattro sconfitte in fila patite tra gennaio e febbraio sono soltanto un ricordo. La Dolomiti Energia ha dovuto attraversare un periodo di appannamento fisiologico, quasi d’obbligo per una squadra al primo anno in massima serie; superato il momento, i ragazzi di Buscaglia hanno ripreso la loro corsa macinando gioco e punti importanti per la post season. Un obiettivo che in pochi si sarebbero sognati in Alto Adige, ma divenuto realtà con un nucleo di americani di vero spessore guidato dal talento di Tony Mitchell. Il numero 1, considerato difficile da gestire, è stato invece ‘tenuto a bada’ e si è integrato alla perfezione con i compagni, diventando uno dei punti focali per la stagione della Dolomiti. Oltre loro, Buscaglia può contare su ragazzi italiani talentuosi e sfacciati, con Pascolo in testa ma seguito a ruota da Marco Spanghero, ormai affermato ai palcoscenici della massima serie, e Filippo Baldi Rossi, che nella gara della scorsa domenica contro Cremona ha aggiornato a 14 il suo career high. Con nove partite da giocare (C’è da recuperare la gara con Pistoia) Trento si trova al quinto posto a pari punti con Brindisi, e la marcia potrebbe ancora continuare.

Lorenzo D'Ercole, alla miglior gara stagionale (2015 Foto Alessio Brandolini)

Lorenzo D’Ercole, alla miglior gara stagionale (2015 Foto Alessio Brandolini)

Acea Roma: la squadra capitolina ritrova la vittoria dopo tre sconfitte consecutive. Batte Reggio Emilia e mostra degli importanti segnali di ripresa. Freeman non incide, ma ci pensa D’Ercole a trascinare Roma alla conquista dei due punti. Il playmaker italiano ha sfoderato la sua migliore prestazione stagionale segnando 11 punti con 3 su 3 da oltre l’arco. D’Ercole ha nettamente vinto il duello, in salsa azzurra, con Andrea Cinciarini che ha servito 7 assist, ma ha tirato con cattive percentuali (2 su 9). Anche gli altri giocatori di Reggio Emilia hanno avuto la mira stortissima, ad eccezione di Diener, e quando realizzi solamente 56 punti diventa impossibile vincere in trasferta.

Reddic contro Venezia: dal suo approdo a Bologna è rinato ( Foto Alessandro Montanari 2015 )

Reddic contro Venezia: dal suo approdo a Bologna è rinato ( Foto Alessandro Montanari 2015 )

Granarolo Bologna: la Virtus non si nasconde più e punta con decisione ai playoff grazie al rendimento prodotto all’Unipol Arena che è diventata un autentico fortino. Con la vittoria con Brindisi il numero dei successi consecutivi della Granarolo tra le mura amiche è arrivato a quota cinque. Nonostante Bologna abbia faticato contro la difesa a zona di Bucchi e abbia tirato con il 26% da tre punti (7 su 26), gli uomini di Valli sono usciti vincitori puntando su un’aggressiva difesa, sul dominio sotto i tabelloni della coppia White-Reddic e sui punti di un ritrovato Allan Ray. La Virtus ha una identità ben precisa ed è su quella che vuole basare il suo cammino verso i playoff.

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Delroy James, domenica una delle sue peggiori gare in Italia (Foto R. Caruso 2014)

Delroy James, domenica una delle sue peggiori gare in Italia (Foto R. Caruso 2014)

Enel Brindisi: la formazione biancoblu sta attraversando il momento più difficile della stagione. Dopo l’eliminazione dall’Eurochallange per mano dei francesi del Nanterre è arrivata anche la sconfitta in terra emiliana. Le scorie della Coppa hanno influenzato l’inizio del match. Molti giocatori dell’Enel hanno cominciato la partita privi di energie e con troppo nervosismo. La prestazione di Delroy James fotografa molto bene il cattivo approccio avuto da Brindisi. Dopo quattro minuti di gara il lungo guyanese aveva già commesso quattro falli e, di fatto, la sua partita si è interrotta lì. L’Enel ha inseguito la Virtus Bologna per tre quarti di partita, poi la benzina si è esaurita ed è stata costretta ad alzare bandiera bianca.

(Foto Savino Paolella 2014)

(Foto Savino Paolella 2014)

Capo D’Orlando e la sua clip: C’è chi vince e c’è chi perde in ogni partita. Al PalaFantozzi si è però provato a sconvolgere la classica regola. Domenica scorsa Pesaro ha vinto all’ultimo centesimo la sfida contro l’Upea per via di un fallo fischiato poco prima della sirena da parte della terna arbitrale targata Paternicò-Sabetta-Calbucci, riuscendo a mettere un mattone importantissimo per la salvezza; fino a qui tutto bene, fino a che la società siciliana ha pubblicato sul proprio canale Youtube un video polemico in cui vengono condannati i cinque grandi errori degli uomini in grigio. Errori che non si distanziano molto da ciò che si vede su ogni parquet italiano, con la classe arbitrale chiamata a decidere in maniera rapida in ogni situazione di gioco. La squadra di Sindoni compie un autogol clamoroso: se si dovesse seguire il suo esempio, probabilmente ogni società, di massima serie o meno, dovrebbe pubblicare ogni domenica un video in cui dover scaricare le colpe del ko agli arbitri o su qualcun altro, invece di dare i giusti meriti all’avversario e i giusti demeriti su di sé. Abramo Lincoln diceva: “Quel che importa non è vincere o perdere, ma accettare serenamente la sconfitta”. E se non si riesce a farlo, forse i palcoscenici massimi non sono quelli che si meritano. Seppur addossare le colpe all’altro è una prerogativa del nostro Paese…

(Alessandro Aita, Marco Bogoni)