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(Foto di Claudio Devizzi Grassi 2014)

(Foto di Claudio Devizzi Grassi 2014)

Davide Pascolo (Dolomiti Energia Trento): Trento continua a trotterellare, pescando all’Adriatic Arena di Pesaro la vittoria numero sette di un campionato fin qui pieno di soddisfazioni per coach Buscaglia ed i suoi ragazzi. A Pesaro, senza Tony Mitchell fin qui il migliore della Dolomiti Energia, a far la voce grossa sono stati, cosa più unica che rara nella pallacanestro italiana moderna, tre italiani: Davide Pascolo (19 punti, 8 rimbalzi e 3 stoppate), Filippo Baldi Rossi (14 punti con 3/4 nelle triple) e Marco Spanghero (13 punti e 2 recuperi), classe ’90 il primo e ’91 gli altri due. All’interno di una Serie A che, questa stagione più che mai, sta vivendo un triste ridimensionamento tecnico che fa intravedere all’orizzonte le pericolose nubi della mediocrità, la nota positiva sono proprio la voglia di emergere, e le opportunità che finalmente sbocciano, dei giovani italiani, categoria che vede Pascolo insignito del titolo di portabandiera. L’ala friulana non ha infatti fin qui risentito del salto dalla Gold (15.6 punti e 9.6 rimbalzi la scorsa stagione) alla Serie A (12.6 punti e 8.3 rimbalzi), pagando solo una flessione nelle medie al tiro (dal 64% da due punti al 52% e nelle triple dal 40% al 27%) causata dalla maggior fisicità delle difese affrontate. Quella di domenica inoltre è stata, a livello di valutazione, la prima escursione oltre il muro del trenta, esattamente 34. E se a trotterellare non sono trentatre, ma 34…i trentini non possono che non essere felici ed orgogliosi dell’Aquila!

Luca Vitali (foto Alessio Brandolini 2014)

Luca Vitali (foto Alessio Brandolini 2014)

Luca Vitali (Vanoli Cremona): Pancotto recupera Cameron Clark e Cremona ritrova la vittoria, sul campo di Bologna, dopo due stop consecutivi. A guidare la Vanoli al successo, insieme a Kenny Hayes, è stato Luca Vitali. Il prodotto delle giovanili bianconere non ha lasciato un ricordo particolarmente positivo nella mente dei tifosi virtussini, ma oggi l’impacciato giocatore visto a Bologna durante la stagione 2011/12 è soltanto un lontano ricordo. A Cremona Vitali ha trovato la sua dimensione ed è diventato il leader di una delle rivelazioni di questo girone di andata.

Adrian Banks, uno dei trascinatori della Sidigas (Foto R.Caruso 2014)

Adrian Banks, uno dei trascinatori della Sidigas (Foto R.Caruso 2014)

Sidigas Avellino: C’è anche il bianco verde nel campionato di quest’anno. Gli irpini si affacciano prepotentemente in zona Final Eight con la vittoria sul campo di Pistoia, la seconda al di fuori dei confini campani, e superando la soglia del 50% di successi in campionato. La qualità degli USA di Vitucci sta uscendo fuori partita dopo partita, con Banks ed Harper sempre più leader di un gruppo che comprende un rimbalzista fenomenale come Anosike e un Sundiata Gaines sempre più n ritmo. Vitucci sta piano piano definendo la quadratura del cerchio per una squadra che, presa nome per nome, meriterebbe una posizione di classifica più alta. E non è detto che non ci arrivi.

Jerome Dyson torna ad essere decisivo (Foto R.Caruso 2014)

Jerome Dyson torna ad essere decisivo (Foto R.Caruso 2014)

Jerome Dyson (Banco di Sardegna Sassari): dopo una lunga serie di sconfitte tra campionato e coppa Sassari ritrova il sorriso battendo la Grissin Bon dell’amato ex Drake Diener. Senza Sanders e Brooks, Meo Sacchetti ha necessariamente limitato le rotazioni e a beneficiarne è stato soprattutto Jerome Dyson, autore di una prestazione mostruosa. L’ex playmaker dell’Enel Brindisi ha sfiorato la tripla doppia: 25 punti, 10 rimbalzi e 9 assist. Il PalaSerradimigni è passato da destinargli dei fischi a  ricoprirlo di applausi. Meritatissimi.

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Allan Ray, l'unico performante nel ko con Cremona (Photo by Roberto Serra / Iguana Press / Virtus Granarolo Bologna)

Allan Ray, l’unico performante nel ko con Cremona (Photo by Roberto Serra / Iguana Press / Virtus Granarolo Bologna)

Granarolo Bologna: terza sconfitta di fila per la formazione di Giorgio Valli che sembra aver smarrito la spinta d’inizio campionato. Contro Cremona la Virtus è sprofondata nel terzo quarto a -22, poi una incompiuta rimonta ha reso leggermente meno amaro l’insuccesso. Allan Ray predica nel deserto e per lunghi tratti di partita sembra l’unico giocatore bianconero in grado di segnare. Domenica scorsa Bologna ha tirato con il 28,8% da due e con il 29,4% da tre: percentuali non degne per una formazione di Serie A. La prossima trasferta a Pesaro sarà importantissima in ottica salvezza per non far risucchiare la Virtus nei bassifondi della classifica.

La curva della Pasta Reggia, che domenica ha rischiato l'ingresso in campo

La curva della Pasta Reggia, che domenica ha rischiato l’ingresso in campo

La protesta dei tifosi in Caserta – Varese: solo due giri di orologio per la fine del secondo quarto tra Pasta Reggia Caserta e Openjobmetis Varese. Dawan Robinson attacca Dejan Ivanov, che perde l’equilibrio e cade a terra. Potrebbe essere un’azione da highlight, invece c’è il fischio dell’arbitro a fischiare un flopping del bulgaro; per lui è il secondo tecnico della gara ed è costretto a guardare il resto del match dagli spogliatoi. La reazione del Palamaggiò è esasperata: fischi, contestazione verso gli uomini in grigio, mentre alcuni elementi della curva bianconera provano l’ingresso in campo . È un grido di rabbia verso una stagione sfortunata, fatta solo di sconfitte e lo spettro retrocessione che diventa sempre più grande ogni settimana che passa, con innumerevoli cambi in panchina, nel roster e anche in campo. Ma è comunque un grido ingiustificabile, che non offre una bella immagine della passione del popolo casertano, anche ieri ad assistere la Juve con poco più di cinquemila unità. Come non è il primo stagionale, con la coppia Molin-Atripaldi saltata in due diversi momenti ma sempre con l’avallo del pubblico. Al Palamaggiò la confusione regna ormai sovrana, il compito di raffreddare gli animi va ad un ‘Diablo’ come Vincenzo Esposito. E la prima sfida è il derby infuocato con Avellino.

Alessandro Aita, Marco Bogoni, Nicola Martinelli