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Soragna e Basile

Soragna e Basile

Upea Capo D’Orlando: Altra impresa al PalaFantozzi. L’Upea Capo D’Orlando si prende, dopo quello di Sassari, anche lo scalpo dell’Acqua Vitasnella Cantù mettendo nel fienile punticini importanti per la salvezza. A cosa si deve questo ruolino di marcia dei siciliani? Buon merito va a Sek Henry, rinvigorito dall’addio alla Enel Brindisi dove non era stato giudicato funzionale ai progetti d’alta classifica dei pugliesi. Il playmaker di passaporto giamaicano è già diventato un’arma funzionale per coach Griccioli, sgravando Archie Freeman dal ruolo di regista che gli era stato affidato quando le condizioni della meteora Jonny Flynn sono state considerate al di fuori dei parametri della società siciliana. Adesso il regista c’è e mette la sua firma sulla gara con 17 punti, ammutolendo il diretto avversario Johnson-Odom. E con le sue mani, l’obiettivo salvezza diventa molto meno complicato.

(Fabrizio Stefanini 2014)

Musso l’ultimo a mollare (Fabrizio Stefanini 2014)

Consultinvest Pesaro: la formazione di Dell’Agnello espugna il PalaRadi ottenendo due punti fondamentali in ottica salvezza. Pesaro ha ribaltato la partita nel secondo tempo, spinta dai punti di Musso e dalla strepitosa prestazione nel pitturato di Juvonte Reddic, autore di 19 punti, 11 rimbalzi e 4 stoppate. Cremona, priva di Clark, appare in debito di ossigeno dopo essere stata la rivelazione della prima parte di campionato. Vitali continua a viaggiare a livelli da top player, ma contro i marchigiani il suo apporto non è bastato perché Pesaro ha sfruttato in maniera decisiva la superiorità sotto i tabelloni.

Pullen proviene dal Barcellona (Foto EFE)

Pullen proviene dal Barcellona (Foto EFE)

Jacob Pullen (Enel Brindisi): solo due settimane fa parlavamo di Delroy James e di come potesse essere decisivo per la sua Enel Brindisi; ad entrare in graduatoria è adesso l’ultimo arrivo in casa pugliese prima dell’innesto di Michael Eric. L’ex Kansas State è partito piano, inserendosi gradualmente negli schemi di coach Piero Bucchi e conquistandosi la fiducia dei suoi compagni; nella vittoria in casa della Giorgio Tesi Group Pistoia risfodera sui palcoscenici italiani tutta la sua abilità offensiva che hanno ammirato Biella e Bologna in passato, portando alla causa ben 26 punti ed un ottimo 32 di valutazione. La Enel si trova adesso nel gruppetto di inseguitrici del terzetto di testa, ma con la batteria di americani che può sfoggiare può puntare anche a scalare le gerarchie.

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Lawal discute con Sacchetti (foto Alessio Brandolini 2014)

Lawal discute con Sacchetti (foto Alessio Brandolini 2014)

Banco di Sardegna Sassari: sesta sconfitta consecutiva tra campionato e coppa e la crisi del Banco di Sardegna non conosce fine. La Dinamo, a Trento, smette di giocare nel terzo quarto e subisce un parziale di 35 – 8 che crea un solco incolmabile tra le due squadre. La Dolomiti Energia trionfa, vincendo con 22 punti di scarto e vola al quarto posto in classifica, in concomitanza con Sassari e Brindisi. Owens e Mitchell hanno frantumato ripetutamente la (non) difesa del Banco di Sardegna. Le assenze di Sanders e Brooks non possono giustificare una tale debacle. La Dinamo appare una squadra sfilacciata che non ha ancora trovato il proprio equilibrio e si affida esclusivamente al talento individuale. Sassari sta attraversando il periodo più buio dell’era Sardara.

Gianni Petrucci (Foto Savino Paolella 2013)

Gianni Petrucci (Foto Savino Paolella 2013)

Petrucci e le sue dichiarazioni: il presidente della FIP Giovanni Petrucci spara alto. Nella trasmissione “La politica nel pallone” ha il coraggio di dichiarare che “La pallacanestro italiana gode di buona salute sotto il profilo del bilancio, dei tesserati”. Forse l’ex presidente CONI e FIGC ha le idee confuse: è la Federazione stessa quella che gode di buona salute, grazie alle multe che colpiscono le squadre ogni settimana, con il Teddy Bear Toss che si è potuto svolgere solo grazie agli occhi chiusi del Petrucci stesso. Dire che le squadre italiane sono in salute negli stessi giorni in cui assistiamo al declino della Fulgor Libertas Forlì per merito di Max Boccio è una eresia bella e buona; per di più, tante altre squadre sono state sul punto di ripartire dalle serie minori, e ancora tante hanno purtroppo compiuto questo passo. I tesserati sono per la maggior parte americani snobbati dalla NBA che vogliono fare fortuna in Europa, meno costosi rispetto ai nostrani che in molti casi rimangono a scaldare la panchina, quante volte abbiamo assistito a momenti di 10 stranieri in campo nel nostro campionato. Tutti questi sintomi non sono di un movimento cestistico in salute; la strada è molto lunga, ma i presupposti…

 

Alessandro Aita, Marco Bogoni, Nicola Martinelli