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Drake Diener in maglia Dinamo (foto C.Devizzi Grassi 2014)

Drake Diener in maglia Dinamo (foto C.Devizzi Grassi 2014)

Drake Diener (Grissin Bon Reggio Emilia): l’infortunio al bicipite femorale della gamba destra, che lo ha tenuto fermo ai box per 50 giorni, non gli ha fatto perdere il feeling con il canestro. Diener disputa la sua prima gara stagionale e firma 13 punti, contro l’Acea Roma, risultando già decisivo. Nell’ultimo quarto l’ex Dinamo Sassari ha realizzato 9 punti con il 100% al tiro. L’MVP della passata stagione si è subito confermato un formidabile cecchino. Bentornato Drake.

MarShon Brooks (Foto: Savino Paolella)

MarShon Brooks (Foto: Savino Paolella)

MarShon Brooks (EA7  Emporio Armani Milano): due indizi iniziano a fare una mezza prova. In sessanta minuti senza l’ombra ingombrante di Alessandro Gentile fra i piedi, la 25enne guardia svezzata a Providence University ha prodotto 54 punti (17 nel secondo tempo della sfida con il Fenerbahce di Eurolega e 37 a Varese), quasi uno al minuto. Viene naturale il raffronto con le dichiarazioni di Keith Langford al momento dell’addio all’Olimpia di questa estate “A volte bisogna chiudere un occhio e far finta di non vedere perché è giovane e sta maturando “. L’attuale guardia dell’Unics Kazan, dall’alto della maggiore esperienza, riusciva a contendere il pallino del gioco al capitano dell’Olimpia ed i suoi numeri non ne hanno risentito, il suo rinnovo di contratto si invece, mentre Brooks ancora non è riuscito a trovare i giusti meccanismi per sfruttare i pochi palloni che una grande squadra come Milano gli concede. Applauso dovuto anche a Nicolò Melli, senza il suo 5/5 da tre punti a Masnago oggi saremmo a raccontare del numero 2 dell’EA7 come dell’ennesimo americano mangia palloni che pensa solo ai propri numeri, fregandosene del bene della squadra.

Josh Owens (Foto Claudio Devizzi Grassi)

Josh Owens (Foto Claudio Devizzi Grassi)

Trento-Cremona: una gara da storia infinita. Cinquantacinque minuti (avete letto bene) tutti in equilibrio, in cui le due squadre non mostrano mai di voler deporre le armi. Dieci giocatori in doppia cifra tra i quali spicca, oltre al solito mitragliatore Hayes, un Davide Pascolo da 26 punti, 230 punti segnati con 174 tiri presi, e le tifoserie che non possono non essere orgogliose della prestazione dei loro beniamini. C’è un unico neo: se Gazzotti avesse appoggiato l’ultimo pallone nel canestro, ci saremmo goduti un quarto supplementare…

Stefano Gentile (Foto R.Caruso 2014)

Stefano Gentile (Foto R.Caruso 2014)

Stefano Gentile (Acqua Vitasnella Cantù): ci voleva l’aria di casa del Palamaggiò per riconsegnare al nostro campionato il figlio di Nandokan come abbiamo imparato ad ammirarlo. Dopo un primo tempo guardingo aiuta i suoi a tenere botta contro gli infuocati Ivanov e Tommasini con un paio di crossover e step back che a Caserta ricordano ancora, per poi coprire le spalle a Feldeine attaccando il ferro in maniera costante e prendendosi da solo ben quattordici tiri liberi. È tornato il sesto uomo più determinante di tutta la serie A, Sacripanti ha bisogno anche di lui per far volare Cantù.

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Pozzecco si strappa la camicia in versione wrestler in uno dei tanti fotomontaggi ispirati dal derby

Pozzecco si strappa la camicia in versione wrestler in uno dei tanti fotomontaggi ispirati dal derby

Gianmarco Pozzecco (Coach Openjobmetis Varese): affascinante come, nel momento di maggior imbarazzo ovvero la sala stampa del giorno dopo, Gianmarco Pozzecco abbia trovato la fermezza ed il coraggio per affermare “Si, lo rifarei!”e chi siamo allora noi per criticare un uomo così? Anche perché, onestamente, per far si che avvenga un espulsione per doppio tecnico in 18 minuti di gioco serve la connivenza da entrambe le parti in causa, tesserato ed arbitro. E tutti sappiamo che le squadre più accreditate, quelle fisicamente più imponenti, riescono sempre a mettere quel quid a livello di intensità difensiva che talvolta sconfina nell’illegalità, ma che viene tollerato dagli arbitri, la stessa goccia che, se sei dalla parte opposta della barricata, può farti partire la brocca come successo all’ex azzurro. Ora però Varese, alla quinta sconfitta consecutiva, mentre deve ancora capire quando, e soprattutto in che condizioni, riavrà Kangur, dovrà fare a meno anche del proprio coach per le prossime due partite. E poteva andare molto peggio!

Augustus Gilchrist (Foto Serra/Virtus Pallacanestro Bologna)

Augustus Gilchrist (Foto Serra/Virtus Pallacanestro Bologna)

Augustus Gilchrist (Granarolo Bologna): il centro della Virtus Bologna ha inanellato l’ennesima prestazione negativa e a Brindisi ha collezionato tanti errori al tiro (1 su 6 da due) senza mai riuscire ad essere un presenza determinante sotto i tabelloni. Gilchrist è il giocatore americano del roster della Virtus che sta maggiormente faticando in questo inizio di stagione. Privo di un fisico possente e di una tecnica affidabile, il prodotto di South Florida rischia di essere messo sulla graticola prima del termine del girone di andata del campionato.

 

Alessandro Aita, Marco Bogoni, Nicola Martinelli