La festa dei giocatori di Avellino

Al termine di una partita combattuta per 45′, la Sidigas Avellino passa sul campo dell’Acea Roma con il punteggio di 96-99, inguaiando la formazione capitolina, giunta alla terza sconfitta consecutiva. In verità, i campani avrebbero potuto far loro il match già al 40′, se Dean avesse compiuto fallo su Tucker con la sua squadra avanti di 3 punti e con soli 10″ da giocare. L’ex giocatore del Real Madrid, invece, riesce a scoccare a segnare la tripla che porta le squadre al supplementare, al termine del quale esce comunque vincitrice la squadra di Vitucci, per la gioia dei supporters irpini, arrivati in massa nella Capitale. Se Avellino ride, grazie soprattutto ai 35 punti di un immenso Green, Roma, a cui non bastano i 31 di Tucker, continua a piangere e la situazione di coach Lardo, comunque acclamato e difeso dal pubblico di casa, si fa sempre più complicata.

Roma sconta le assenze di Maestranzi (in panchina, ma ancora una volta per onor di firma) e Datome, Avellino può contare su una folta presenza del suo pubblico, rumoroso e colorato come fossimo al PalaDelMauro. Lardo in avvio dà spazio a un quintetto inedito, con Tonolli sul parquet assieme a Gordic, Dedovic, Tucker e Crosariol. Dall’altra parte, Vitucci, privo di Spinelli, risponde con Green, Gaddefors, Dean, Johnson e Golemac, che apre la contesa con il primo canestro della partita. Roma si appoggia spesso ai lunghi, ottenendo buone risposte da Crosariol (5 punti nel primo quarto), mentre gli irpini preferiscono le giocate dall’arco. Non è un caso, dunque, che nei primi 10’ la Sidigas trovi ben 5 triple a segno, con Green (14 punti) capace di far impazzire la difesa capitolina. Il divario, però, resta minimo, perché Tucker dimostra di essere in giornata e con 7 punti consecutivi (9 in tutto) permette alla Virtus di rimanere incollata agli avversari sul 22-24 alla fine del primo periodo.

Un duello tra Gordic e Green

Due canestri di Tucker aprono il secondo periodo, nel quale Roma va in bonus dopo appena 2’22” di gioco. Un fattore di cui, però, Avellino approfitta solo in parte, continuando a preferire soluzioni esterne. Slay entra lentamente in partita, ma anche lui lo fa con un tiro dall’arco, ma nessuna delle due squadre riesce a prendere il sopravvento sull’altra. Sul parquet lo spettacolo latita, non l’intensità: a Green, che continua a martellare il canestro avversario e chiude il primo tempo con 20 punti, risponde Mordente, pressoché chirurgico dalla lunetta, e la tripla di Tucker (17 punti al 20’) che chiude il periodo regala all’Acea il minimo vantaggio all’intervallo lungo, al quale le due squadre arrivano sul punteggio di 45-43.

All’inizio della ripresa, Roma prova ad allungare, capitalizzando le giocate di Dedovic e Gordic e arrivando al +7 (50-43), massimo vantaggio della serata fino a quel punto. Quello dei capitolini, però, è un fuoco di paglia: Johnson si mette all’opera, Gaddefors trova le prime gioie della serata e, nonostante i primi canestri di Kakiouzis in maglia Virtus (7 punti per il greco nel periodo), con poco più di 3’ da giocare la Sidigas rimette il naso avanti nel punteggio sul 61-62. Lardo trova i primi, preziosi punti da Slokar, autore di due canestri consecutivi, ma il quarto si chiude con l’ennesima tripla messa a segno dagli ospiti, questa volta per mano di Dean, che regala al quintetto di Vitucci il +3 sul 67-70.

Roma trova il -1 con un long two di Tonolli, la partita finalmente si anima, complice anche qualche fischio arbitrale controverso che ha come risultato quello di mettere in partita il pubblico romano. È qui che si accende la luce di Gordic, anonimo fino a questo punto della partita: il play dell’Acea si scalda e in un amen infila 10 punti consecutivi nel canestro avversario, riportando Roma sul +4 (79-75) con 4’ da giocare. Partita finita? Niente affatto, perché Johnson torna protagonista e ricuce il divario in un battito, riportando la situazione in perfetta parità (79-79) a 2’ dalla sirena. Due liberi di Tucker riportano avanti la Virtus, Golemac ricuce parzialmente il divario dalla lunetta, ma il sorpasso di Avellino arriva con Johnson a 36” dal termine del match.  Dedovic sbaglia il tiro, Green allunga sul +3 dalla lunetta, ma a un soffio dalla sirena arriva l’imprevedibile: per la disperazione di Vitucci, Dean non commette fallo su Tucker e l’americano, seppur marcato da vicino, spara e segna la tripla del pareggio, che l’ultima preghiera di Golemac non riesce a modificare: si va all’overtime.

Tucker al tiro

All’inizio del supplementare le polveri delle due squadre sono bagnate, tanto che la tripla di Gordic arriva dopo quasi 2’ di gioco. Avellino, però, c’è e con un micidiale parziale di 6-0 rimette il naso avanti sul 87-90. Mordente accorcia il gap, Johnson e Green lo dilatano fino al 90-95 prima e al 93-97 poi. Tucker infila due triple consecutive e Roma sul -1 riesce ad avere la palla della vittoria, che lo stesso statunitense però spara sul ferro, spegnendo definitivamente le speranze dei capitolini di mettere le mani su due punti che, classifica alla mano, sarebbero stati per loro puro ossigeno.


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