ACQUA VITASNELLA
Berggren 4/5 Sgraziato, confuso, inadeguato a reggere i ritmi infernali della banda Sacchetti sotto le plance. 5 punti e 2 rimbalzi in tutto, pochissimo in attacco e assai poco in difesa. Nessun dubbio sulla sua buona volontà. Molti più dubbi sulla sua reale consistenza
Abass 5.5 The black cantuckyan heart vede enormemente accresciuto impiego e centralità nello scacchiere canturino, ma alla fine la produzione è limitata (3 su 14 dal campo, un paio di tiri presi davvero in modo avventato), però mette 5 rimbalzi, assistenze e un furore agonistico encomiabile. Per adesso, solo quello
Heslip 4/5 I sei punti finali (su 15) valgono poco o nulla. Quando contava davvero, ne ha messi pochi. E in difesa è una cambiale che si paga in bianco. Ma crescerà, siamo certi che crescerà, il cecchino canadese nipote di paisà
Laganà sv Troppo pochi 6 minuti. Poche anche le cose buone combinate. Per un pretoriano di Fabio Corbani non basta. Forza, Marco
Ross 7 Il Califfo del Mississipi è l’unico a finire in doppia doppia (23+11) e a perforare, dopo un primo quarto stitico, il canestro sardo. Ma quest’anno sarà chiamato a ben altri straordinari
Wojciechovski Sv Non si sente. Ma servirebbe sentirlo
Hall 6+ E’ come uno di quegli alunni che i compiti a casa li finisce sempre, se del caso li infiocchetta pure. Parabola di tiro niente male, all’occorrrenza, e discreta visione. Ma non è affatto un crack in cabina di regia. 11 punti e 17 di valutazione. Anche lui.. può crescere
Tessitori 6 Ha le spalle di un falegname e mette 4 punti in 8 minuti. Contro altri avversari potranno aumentare, punti e minuti
Hasbrouck 5+ A questi livelli, semplicemente, non riesce a competere (contro Sassari) e le 5 perse sono il dazio da versare. Ma in futuro..
Fabio Corbani 7 La serenità, la calma e l’obiettività con cui esamina il post partita sono la notizia migliore di una sera poco fausta. Non ha né la vis del Poeta Guerriero né il modus vivendi di Pino Sacripanti, però Fabio Corbani è un navigatore di indiscusso livello. Ed è, con ogni probabilità, l’arma capace di innescare la potenzialità di un gruppo che forse avrà pure poca potenzialità. Ma sembra di essere già gruppo. Non è poco
BANCO DI SARDEGNA
Haynes 7 L’ex Milano e Siena, arrivato come carneade nel Belpaese, è ormai una bella realtà del basket europeo. Meno appariscente e infiammabile di Jerome Dyson, mette però 6 punti nel momento topico. Alla fine saranno 21, con 4 assistenze e 19 di valutazione. A conti fatti, l’ennesimo bel colpo assestato dal Ds Pasquini
Petway 6+ Fa il gesto dell’arciere in un palazzo dove al limite potevano farlo Nembo Kid Riva o l’immenso Drazen, o Sasha Danilovic. Si perde col tempo, ma fisicamente e balisticamente è un potenziale crack. Forse non esattamente il più grande QI cestistico visto da queste parti, ma per quello ci sono altri interpreti
Logan 7.5 Il killer silenzioso di Chicago mette punti che pesano (17), scocca assistenze a iosa (8), è il vero leader del team sassarese, quando serve e si vede ma anche quando tocca vestire i panni del leader nascosto. Che lusso, avere due anni di fila David Logan in squadra..
Alexander 6.5 L’esule di Tel Aviv, segnatevelo sul taccuino, è uno dei migliori acquisti del campionato, sempre da ascrivere alle doti di Pasquini. Ieri ha messo 8 punti con 6 rimbalzi, dimostrando di essere una pedina preziosissima, un lusso autentico per il livello delle retrovie avversarie (in Italia). Ed anche in Europa saprà dire la sua
Sacchetti B 6 5 punti che lasciano il segno
Stipecevic 6+Mette ordine, triple e come dice il Vate Bianchini conferisce a Sassari un’altra dimensione offensiva. Sarà uno dei perni del successo (o meno) di questa stagione per gli isolani
Eyenga 6 Doti atletiche fuori dal comune, per il resto ancora un filo spaesato nel sistema Sacchetti
Varnado 6/7 I lunghi canturini gli apparecchiano la tavola in avvio e lui si mangia pure le gambe del tavolo e i segnaposto, ne mette 14 con 6 rimbalzi alla fine. Non è ancora all’altezza del professore Lawal. Ma potrebbe librarsi in volo sino a sfiorarne il livello
Meo Sacchetti 8 Ormai, le versioni di Sassari disegnate su misura da Stefano Sardara e Federico Pasquini- in teoria diversissime, tra loro- finiscono sempre per assomigliarsi: sono le squadre con l’imprinting di Meo, fatte del suo fiuto, delle sue ispirazioni, del modo di attaccare difese e ferro avversari, nella gioiosa anarchia concessa agli orchestrali. Meo Sacchetti, poi, è sempre un galatuomo, uno che ha sofferto. Uno sa che vincere, perché sa anzitutto come si perde