Esordio vincente per la neopromossa Germani Brescia, in un PalaGeorge vestito a festa la Leonessa non dà scampo alla Red October Cantù,  76 a 56 il risultato finale. Diamo qualche numero: è uno dei 16 derby lombardi di quest’anno, è la sfida n° 18 tra le due compagini, l’ultima vittoria, prima di questa sera risaliva alla stagione 1979/1980, quando sulla panchina di Brescia c’era il “baroneRiccardo Sales e su quella brianzola il “vate” Valerio Bianchini. Sono passati 36 anni e 28 dall’ultima apparizione in serie A dei bresciani. L’onda blu del PalaGeorge stimola, incita, accompagna la compagina di casa, l’atmosfera che si respira è d’altra categoria e Cantù, guidata da Rimas Kurtinaitis in panchina e dal patron Gerasimenko dalla regia è la prima nobile che deve pagare dazio. Johnson (19 pt. 12 rimb.) e Lawal (10 pt. 71% dal campo) hanno provato ad azzannare la Leonessa là, nel pitturato, dove Berggren, blocco di marmo di Botticino, ma di quello di altissima qualità, poteva mostrare il fianco, il punto debole, invece Andrea Diana, livornese di nascita, ma ferrarese di adozione, ha messo il “tandemMoss e Landry a protezione del perimetro e ha lasciato il “follettoLee Moore libero di volare in contropiede; risultato mai in discussione, con netto predominio della Germani per tutti e quattro i periodi e la compagine brianzola costretta ad inseguire. Pesano, senza dubbio, le assenze dei due play maker titolari, Dowdell e Waters, ma soprattutto la scarsa percentuale del tiro dalla distanza è stata determinante ai fini del risultato. Per la Leonessa invece la vittoria è maturata grazie ad una prova corale di tutta la squadra con i già citati Moss (11 pt., Landry 17 pt.e 7 rimb. e Moore 22 pt. 70% dal campo) in evidenza.