Consultinvest Pesaro – Grissin Bon Reggio Emilia 81-91

Pietro Aradori(Foto R.Caruso 2016)

Pesaro –  Cade in casa la rimaneggiata Vuelle di Spiro Leka, contro una Reggio che si scrolla di dosso le difficoltà di quest’ultimo periodo e ritorna a sorridere. Dura un tempo la Consultinvest, prima di sciogliersi come neve al sole di fronte alla pallacanestro ordinata e solida dei ragazzi di Menetti. L’energico inizio dei padroni di casa, caricati emotivamente dal rinnovato allenatore e dal nuovo arrivato Clarke, è sufficiente per un buon approccio alla partita e un ottimo secondo quarto; ma dopo un gradevole primo tempo, la Grissin Bon si è dimostrata in grado di imporre la sua pallacanestro grazie ad una insidiosa zona 3-2 che ha inceppato i tiratori pesaresi e impedito all’attacco casalingo di produrre punti facili. Decisivo, per i ragazzi di Menetti, un terzo periodo da 29-15: ad ergersi trascinatore è stato un Pietro Aradori, capace non solo di segnare 11 punti in un amen ma anche di coinvolgere tutti i compagni. Da lì solo buio per i padroni di casa, frastornati e incapaci di porre rimedio alla qualità della pallacanestro avversaria.

Cronaca – Pesaro parte forte, in un bell’ambiente e piena di energia emotiva. Reggio è contratta e paga l’impatto con l’esuberanza della Vuelle, che beneficia di uno pseudo-playmaker in campo per la prima volta: 11-4 fulmineo e tanti canestri di qualità. La Grissin Bon potrebbe capitolare ma è brava a reggere l’urto con l’energia delle seconde linee: guidata dalla forza di Polonara, dalla solidità di Reynolds e da un Kaukenas in grande spolvero, rientra prepotentemente in partita con un 7-0, si conquista canestri facili, e chiude il primo periodo sul punteggio di 23-27. Il secondo quarto comincia però con un piglio diverso per i padroni di casa, che trovano ordine, la spinta emotiva di iniziò partita, questa volta anche in difesa. Reggio ha per la seconda volta il merito di reggere  l’urto fisico ed emotivo pesarese, grazie a qualche giocata fortunosa o di presenza difensiva. La partita si anima e si innervosisce, diventando adrenalinica e godibile: all’intervallo il tabellone dice 45-44 per una venti minuti tutti da giocare.

Il rientro in campo è di nuovo battaglia. Gazzotti e compagni pagano un leggero calo di intensità e Reggio è subito pronta a punire: Aradori indica la via con canestri di grande talento personale, Kaukenas e Della Valle seguono la strada. Pesaro è frastornata, in attacco non segna quanto concesso e in difesa si inceppa nei mancati automatismi: 10-21 di parziale e Reggio vola via senza che si possa porre un freno, raggiungendo il massimo vantaggio (55-71). E’ un terzo quarto killer, al quale cercano di porre rimedio Jones e Thornton con iniziative personali, ma da lì si spegne la luce, per una squadra di buona volontà, ma ancora priva degli automatismi necessari per sfruttare al massimo le rinnovate qualità. Needham e compagni ora giocano leggeri, amministrano gli ultimi minuti di gioco, che non hanno  nulla da raccontare, trascorrendo senza lasciare traccia. Finisce 81-91.

(Fabrizio Stefanini 2017)

 

Sala stampa

Menetti: “Siamo soddisfatti per aver portato a casa una vittoria con autorevolezza e una buona gestione dei vantaggi. Veniamo da due settimane difficili e abbiamo dato seguito con una bella vittoria fuori casa. Abbiamo fatto un buon lavoro e siamo sulla strada giusta per i playoff. Sono contento dello spirito che abbiamo avuto, perché facciamo un passo utile per conquistare fiducia e consapevolezza. La scelta della zona? Con un nuovo allenatore e un nuovo tiratore volevamo bloccarli emotivamente e farli pensare. Abbiamo tenuto i loro tiratori fuori striscia, ma è stata l’applicazione difensiva più che l’esecuzione a fare la differenza. Oggi Pesaro ha incontrato una squadra che voleva fare tutto per vincere, coesa e compatta: penso ci sia molto del nostro al di là di quello che hanno fatto i nostri avversari.”

Leka:” Subendo 90 punti in casa con Reggio, non vinci mai. Volevamo sporcare le loro linee di passaggio, lavorare sulle linee di passaggio per toglierli ritmo, ma per mancanza di lucidità nel primo quarto e nel terzo, siamo stati deficitari. Con il terzo periodo di Aradori è diventata poi dura rientrare.  Loro hanno provato zone nuove sapendo che avevamo nuovi giocatori. Contro la zona abbiamo sbagliato molto tiri aperti, in momenti in cui si poteva rientrare. Sbagli da tre da un lato, subisci da tre dall’altro. Si ritorna a stringere i denti e a lavorare. Non ci salveremo facendo un canestro in più, ma facendo fare un canestro in meno.Clarke? Deve fare meglio e può farlo. Ha fatto solo tre allenamenti e gli ho detto che non possiamo aspettare che entri nelle dinamiche con calma. Deve integrarsi tecnicamente il prima possibile.”

Tabellini

Pesaro:  Jones 20, Thornton 20, Clark 14; Rimbalzi: 34,  Jones 9, Assist: 11; Thornton 5

Reggio Emilia: Aradori 22, Polonara 16, Cervi 15; Rimbalzi 29; Polonara 6; Assist 17; Della Valle 5