L'esultanza di Peppe Poeta

La Virtus mantiene l’inviolabilità casalinga, questa volta è Venezia ad uscire dal palazzetto di Bologna senza il sorriso. Finelli ha più di un motivo per festeggiare. Oltre ad avere conquistato i due punti stasera la Virtus ha dimostrato di poter essere costante per tutta la durata del match. Per la prima volta Bologna ha vissuto un finale in tranquillità grazie all’assenza della consueta alternanza di momenti buoni susseguiti da black out. La Reyer non ha avuto nulla al di fuori del trio Clark-Slay-Bowers e in queste condizioni è dura vincere in trasferta. Vitali ha mostrato ottimi miglioramenti, ha realizzato nel finale il tiro da tre punti che di fatto ha chiuso la partita e anche attraverso il suo contributo l’anima italiana della Virtus sta diventando sempre di più il baricentro di Bologna. Poeta e Gigli (coadiuvati dal solito Sanikidze) sono stati i trascinatori e sono le certezze su cui puntare nella prossima partita contro la Benetton Treviso.

Quintetto Canadian Solar: Poeta, Koponen, Douglas-Roberts, Sanikidze, Gigli.

Quintetto Umana: Clark, Young, Slay, Fantoni, Szewczyk.

CRONACA:

Douglas-Roberts, per non ripetere la deludente scorsa prestazione con 0 tiri tentati in 16 minuti, spara subito 5 punti ad inizio partita. Venezia mette in mostra doti balistiche notevoli, realizza 4 triple in 5 minuti e si porta sul 12 – 16. La pessima difesa bianconera non riesce a contenere i ribaltamenti degli avversari che possono scoccare indisturbati tiri da tre punti. Quello che la Virtus concede in difesa, lo restituisce in attacco. Un tiro dalla lunga distanza di Poeta riporta in vantaggio la Canadian Solar: 23 – 21 all’ottavo minuto. Sul finire del primo quarto, concluso 29 – 26 per i padroni di casa, entrano anche Vitali e Lang. Il loro processo di inserimento lentamente avanza. Come a Biella Gailius si rende protagonista di una schiacciatona da top ten della Legabasket (e sempre come in Piemonte sbaglia il tiro libero aggiuntivo dopo aver subito fallo). Venezia rimette in campo il suo leader Clark che serve subito uno squisito assist per Bowers che dalla lunetta impatta a quota 33 (al 14esimo). La squadra di Mazzon è molto più equilibrata con il suo playmaker titolare sul parquet. Koponen si sblocca da oltre l’arco con due triple nel secondo quarto, la Virtus ha bisogno dei suoi punti. Poeta taglia in due l’area di Venezia con le sue zingarate mentre in difesa Gigli è una presenza. Bologna chiude il primo tempo in vantaggio grazie alla sua anima italiana. 50 – 45 al 20esimo. L’Umana è viva grazie ai numerosi rimbalzi offensivi catturati e trasformati in punti. Douglas-Roberts, dopo un grande avvio, è uscito dai giochi minuto dopo minuto “aiutato” anche dai suoi compagni (in particolare Koponen) che spesso lo ignorano quasi come se fosse uno juniores. Il vantaggio della Canadian Solar diventa in doppia cifra (60 – 50 al 23esimo) attraverso Viktor Sanikidze che quando comincia a metterla anche da tre punti diventa un giocatore da Eurolega. A metà del terzo quarto Gigli esce dal campo dopo e un colpo subito e al suo posto entra Lang che è l’opposto del suo predecessore Homan, ovvero tira poco e la passa tanto. Mazzon non riesce a trovare alternative ai suoi giocatori a stelle e strisce e allora i minuti di riposo per Poeta non fanno pagare dazio a Bologna. Gli ultimi istanti del terzo quarto fanno infuriare i tifosi di Venezia per le fischiate arbitrali (compresa un tecnico per proteste alla panchina veneta). Al 30esimo si è 75 – 62. Werner si conferma oggetto misterioso. Nel quarto periodo, gli attacchi producono più palle perse che canestri. Le percentuali da tre punti di Venezia non sono più quelle del primo quarto mentre la Virtus realizza 6 punti in 8 minuti. Clark segna il -10 (81 – 71) e Finelli chiama time out per evitare di vivere un finale punto a punto che ridarebbe fiducia all’Umana. E’ Koponen a rompere il digiuno e successivamente ci pensa Vitali, da tre punti, a chiudere la partita. Finisce 88 – 80.