Gianmaria Vacirca

Gianmaria Vacirca

Chi sono i personaggi del basket italiano più importanti, di “livello” e  influenti a tavola? Arrivano i primi 10 profili di un ranking alternativo, che tiene conto di capacità e “peso” dentro e fuori dal campo, stilata con l’aiuto di parecchi consulenti occulti sparsi in giro per l’Italia. E’ una graduatoria assolutamente random, perché non c’è una classifica finale: abbiamo creato una sorta di Hall of Fame in cui si considerano principalmente le virtù enograstronomiche ed in parte quelle “cestistiche”. Partiamo con le prime 10 menzioni d’onore.

50 – Fabrizio Pungetti: responsabile comunicazione della Legadue, voce storica della Fortitudo Bologna, di cui è una Istituzione. E’ conosciuto nel mondo della pallacanestro come uno dei più grandi mangiatori di tagliatelle nella storia. C’è chi può testimoniare di aver assistito a una cena in cui Pungetti ha mangiato tagliatelle di antipasto, primo, secondo e dessert. Tutte al ragout, e con tanta forma. In abbinamento: un piatto di tagliatelle.

49 – Davide Minazzi: responsabile comunicazione della Pallacanestro Varese, brillante e innovativo. Uno dei tanti segreti nascosti della capolista. Grande gourmet e commensale. Il suo angolo preferito è da Venanzio, a Induno Olona: tartare di carne, risotto giallo coi pistilli, gelato alla crema con lo zabaione. In abbinamento: una birra artigianale di Riccardo Franzosi Birrificio Montegioco, scegliamo la Scassona.

48- Riccardo Sbezzi: agente tra i più potenti del basket italiano, presidente della Associazione di categoria. Due le sue battaglie preferite: la prima, per la difesa dei giocatori italiani (ne rappresenta molti); la seconda, contro la bilancia. Perennemente a dieta, un regime cui spesso ama sfuggire di notte, quando non lo vede nessuno, e può attentare al frigorifero. In abbinamento: cassata siciliana.

47 – Max Menetti: allenatore della Pallacanestro Reggiana. Ha vinto il campionato di Legadue e ora viaggia spedito verso le Final 8 di Coppa Italia. Teorico delle cabale, avrà già toccato tutto ciò di scaramanticamente utile, a portata di mano, dopo aver letto le righe sopra. Diplomato all’Istituto Alberghiero, è Chef vero. Grande forchetta, un pranzo con lui da Cattini a Reggio Emilia è un’esperienza di vita. In abbinamento: un Lambrusco scuro Lini 920 ma anche una bella fetta di carne argentina come la Pia (la moglie)

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