Il 19 aprile scorso è sbarcato a Milano il giocatore di origini ghanesi Mensah-Bonsu Nana Pops. Nato in Inghilterra, ha studiato e iniziato a giocare a basket negli USA, dove ha collezionato un paio di stagioni in NBA e nella D-League, prima di girare l’Europa, incluso il CSKA Mosca. Un giocatore di 30 anni esperto e ben dotato fisicamente (206 cm), classificato come ala, ma che non disdegna le lotte sotto canestro e i rimbalzi.
Mensah-Bonsu è arrivato a rinforzare l’EA7 Olimpia in vista dei play-off e per dare una mano ai lunghi di Milano. Ioannis Borousis soffre da tempo di infiammazioni al ginocchio che lo costringono a fermarsi per uno-due turni e in prospettiva play-off “allo sfinimento” (al meglio di 7 partite sin dalle semi-finali), avere un ulteriore lungo sotto le plance può essere determinante per il team di coach Scariolo.
Il reparto lunghi dell’EA7 Olimpia annovera, oltre a Bourousis, anche Leon Radosevic e David Chiotti. Ma il centro per antonomasia e per anzianità (è anche lui del 1983 come Mensah-Bonsu) è Bourousis.
Nato in Grecia e cresciuto cestisticamente all’EAK Atene, Ioannis è dal 2011 a Milano, dopo essere stato incluso nel 2009 nel quintetto ideale dell’Eurolega, dove giocava con la maglia dell’Olympiacos.
Dal giorno dell’arrivo di Mensah-Bonsu, a coach Scariolo chiedono tutti la stessa cosa: come farà giocare Ioannis e Nana Pops? Li alternerà, non potendo schierare in squadra tutti gli stranieri a disposizione (uno a turno dovrà stare in tribuna), oppure sacrificherà una guardia per avere la possibilità di alternarli in campo, se non addirittura di tenerli in campo contemporaneamente? Ipotesi affascinante quest’ultima, anche perché i due giocatori sono molto diversi sia tecnicamente che tatticamente e la squadra dovrebbe “adattare” il proprio gioco a seconda di chi dei due è in campo. Cosa non facile, ma sempre possibile. Risulterebbe difficile per gli avversari preparare una partita sapendo che l’EA7 Olimpia potrebbe schierare Ioannis oppure Nana Pops.
Scariolo ha sempre ribadito che è un’arma in più, da usare tatticamente senza dare alcun vantaggio agli avversari. Chiaro che in questo modo la sua squadra è in grado di variare l’assetto da una partita all’altra, se non addirittura nell’arco dello stesso match.
Staremo a vedere, i playoff sono ormai alle porte e i tatticismi devono portare allo scudetto, come ha recentemente ribadito Giorgio Armani. O dal prossimo anno a Milano cambierà tutto.
Nelle foto che seguono noterete il diverso approccio a canestro di Bourousis e di Mensah-Bonsu: stile, classe, mano dolce e tecnica il primo, potenza, atletismo, irruenza e grinta il secondo. Non c’è un meglio e un peggio, sono due giocatori con caratteristiche diverse. Al coach l’arduo compito di integrarli e far sì che 1+1=3.
Ioannis Bourousis e Mensah-Bonsu Pops sono due giocatori di grande talento e prestanza fisica, diversi nel modo di giocare e per questo rappresentano una potente arma tattica nelle mani di Sergio Scariolo. Vedremo se riuscirà a farli rendere al meglio durante gli imminenti playoff. Lo spettacolo è comunque assicurato!
Buon divertimento!
Testo e Foto di Savino Paolella ©2013 - Riproduzione Vietata