PAGELLE BRINDISI

LALANNE 8- : Prova da autentico centro dominante con 24 punti messi a referto e un 30 pieno di valutazione. Attacca con più coraggio i ferri con due schiacciate, fa vedere i sorci verdi ai suoi pari ruolo avversari Ortner e Ndiaye e mette a segno due stoppate delle quali fanno le spese i piccoli di Avellino. Come nel match contro Brescia è spesso marcato a vista, ma stavolta riesce a barcamenarsi bene anche nel quarto quarto che sovente gli vede calare la concentrazione, e il risultato di ciò è l’imperiosa tripla dell’89-86, che mette quasi in ghiaccio la vittoria per Brindisi. Il segno meno al voto è giustificato dalla doppia doppia, cui aveva ben abituato i tifosi, non arrivata per un singolo rimbalzo non preso.

SUGGS 7,5: Costretto agli straordinari in posizione di 3 giocando per 36 minuti, per l’ennesimo infortunio muscolare di Donzelli e la serata tanto scialba di Mesicek ,cui si rimanda al giudizio sul suo operato fra qualche riga-,egli fornisce una prova tanto solida quanto convincente. E’ sempre presente in quei frangenti in cui Brindisi ha saputo soppiantare Avellino, come in occasione del primo parziale di 15-6 e nel positivo rush durato fra la fine del secondo quarto e sostanzialmente tutto il terzo. Bravo anche nei rocamboleschi cinque minuti finali di supplementari, sfiora il ventello per un unico punto (19 punti).

GIURI 7,5 -: Chi non crede che sia stato lui il vero artefice della vittoria di Brindisi è meglio che si dia all’ippica o ai campionati di Bottle Flip Challenge! Il suo cuore brindisino nella casacca e nelle origini appena si accende è come fosse il sesto uomo in campo dell’Happy Casa, difendendo a tutto campo, mettendo in ritmo i compagni (6 assist alla fine per lui) e segnando punti decisivi nel terzo quarto in cui Brindisi ha surclassato Avellino.. Il suo canestro in allontanamento del 54-49, con una magistrale palombella dopo un’azione in cui la palla era rimasta solamente ferma con lui che palleggiava e Filloy a marcarlo, ha fatto capire anche al tifoso più scettico, critico e pessimista che la sesta sconfitta in campionato non sarebbe avvenuta quel giorno…Peccato che il troppo cuore citato lo faccia uscire per cinque falli prima dei supplementari, altrimenti in questa classifica di voti era degno di essere menzionato anche prima di Suggs.

BARBER 7+:  Come ben fatto notare anche dal coach, è sì discontinuo, tanto da sparire a tratti dai radar, ma quando è presente a sé stesso fa più che bene con 13 punti e ben 8 assist serviti. Un appunto da sottolineargli è che a volte, per eccesso di protagonismo, nel penetrare e cercare il canestro da sotto, cerca troppo la giocata spettacolare, a volte anche ai fini del risultato ultimo, ovvero mettere la palla nell’anello.

RANDLE 7 +:  In attacco non è la sua giornata nei tempi regolamentari, Ndiaye per due volte gli fa trovare ignominiosamente il cancello chiusissimo nel pitturato. Dimostra però la sua classe nel supplementare, in cui mette il suo talento a servizio della buona causa e mostra due attributi giganteschi per il decisivo canestro del 91-88. Reattivo però a rimbalzo, 6 in difesa e 4 in attacco.

TEPIC 6+: Ci si ricorderà di lui per il miracoloso canestro che ha portato all’overtime, perché a parte quello la prestazione è stata davvero frammentaria, e i 10 punti finali sembrano davvero usciti per caso, per mera somma matematica.

OLEKA 6+: Pochi i minuti concessi, solo 8, nei quali però non combina pasticci e segna 6 punti buoni per riprendere la fiducia nei propri mezzi atletici.

CARDILLO 6:  Anche lui poco utilizzato come Oleka, ci mette tanta energia e dedizione.

MESICEK 5-:  La tripla che segna in occasione dell’11-6 sembra il preludio a una nuova serata gloriosa, ma poi il canestro diviene stregato. Più volte cerca quei punti che lo avrebbero rimesso anche psicologicamente in partita, ma non arriveranno più e ne esce una partita da lui giocata in maniera proprio avvilente.

COACH DELL’AGNELLO 7+:  Riesce ad instillare nei suoi un po’ di cattiveria e concentrazione in più rispetto alla precedenti uscite. Manca ancora un po’ di tenuta fisica sul finire dei quaranta minuti, ma stavolta dovuta alla asfissiante zone press che ha imposto all’attacco avellinese, che si è dovuto sostenere solo su Rich e Filloy che, però, non hanno fiato infinito.

 

PAGELLE AVELLINO

RICH 8: Una autentica furia (28 punti totali) segna da qualunque posizione e con precisione chirurgica in molti suoi tentativi muove la retina con meccaniche di tiro non banali. Costante per tutto il match a parte una flessione nel terzo quarto, il peggiore giocato da Avellino. Il basket però è anche gioco di squadra e non si gioca da soli ma in cinque…

FILLOY 7,5:  Avellino può vantarsi di avere lui come sesto uomo, un campione d’Italia nonché playmaker titolare della nazionale azzurra. Nei momenti di maggiore spolvero è mortifero da oltre l’arco, contribuendo a quello che pareva un solco già decisivo per Avellino, il 31-41 raggiunto a 7/10 del secondo quarto. Pericoloso in tutta la durata del match, si sognerà però la notte quel libero sbagliato nei frangenti finali del quarto quarto, permettendo così a Brindisi di riacciuffare il pari. La chiosa finale è la stessa frase utilizzata per concludere il giudizio di Rich.

SCRUBB 6+:  Uno dei pochi a salvarsi eccetto il duo terribile delle prime due posizioni. Da’ insieme a Filloy quelle mazzate, cioè metaforicamente i canestri, che stavano per tramortire Brindisi nel secondo quarto.

NDIAYE 6+:  Quando coach dell’Agnello decide che in chiave tattica va lasciato più spazio a Rich, sfidandolo al tiro da tre, deve subire e dare sportellate nel pitturato ( 4 falli commessi ma anche 6 subiti), ma appena è lasciato un po’ libero sprigiona tutto il suo atletismo. Coach Sacripanti deve però ricordargli che il canestro vale due punti anche se appoggia comodamente al tabellone, non c’è bisogno di appendersi al ferro tipo scimmie…

WELLS 6- : Partita anodina con qualche canestro estemporaneo.

LEUNEN 5,5 :  La tripla del 75-78 a meno di ventidue secondi dalla sirena del quarto quarto rischiava di trasformarlo nell’eroe della serata ( e coerentemente con questo modo di pensare, per Brindisi Tepic ha preso un voto bassino nonostante il buzzer-beater), quando prima di quel tiro la sua prestazione era stata condita solo da rimbalzi dopo i tiri errati da Brindisi e da falli inutili.

D’ERCOLE 5,5:  Vede aumentato il minutaggio nel late match , spaventa Brindisi con una tripla nel momento in cui Avellino quasi impattava nel quarto quarto, ossia il canestro del 68-63.

ZERINI 5- : Troppo inibito da quello che è stato il suo palazzetto per tanti anni per fornire una prestazione soddisfacente.

FITIPALDO 4,5:  Avulso da ogni gioco offensivo ed offensivo, il coach decide che non è la sua partita e lo lascia fuori nei momenti più importanti.

ORTNER 4-:  Immagine autoesplicativa.

COACH SACRIPANTI  5:  Uscita a vuoto grave quasi quanto la scoppola presa da Brescia alla seconda giornata. Il gioco di squadra non è praticamente mai esistito.

Per Stefano Sacripanti seconda sconfitta di fila contro Brindisi, e la terza in dieci incontri vs dell’Agnello  (Foto R.Caruso 2015)