Starting five di Brindisi: Moore, Suggs, Tepic, Smith e Lydeka.

Starting five di Sassari: Bamforth, Bostic, Hatcher, Polonara e Planinic.

I padroni di casa partono dalle certezze accumulate nella sfortunata trasferta emiliana, con un fulmineo 7-0. Primo canestro sassarese è la prima di tante triple di Bostic 7-3, ma non basta per fare entrare nel match Sassari, perché Brindisi difende abbastanza bene e dopo quasi cinque minuti, al 14-4 di un Tepic subito proficuo il coach Pasquini vuole parlare a quattr’occhi con i suoi, specialmente degli assenti Bamforth e Hatcher. La musica non cambia, chi sta sonnecchiando resta nel proprio torpore e Brindisi in diversi momenti è anche sul +11, fino a quando Pasquini sembra avere trovato il coniglio dal cilindro mettendo in campo Spissu per un Bamforth con già due falli ( stessa sorte al suo corrispettivo Moore) e suoi sono punti decisivi per riportare Sassari fino al -2, per un parziale aperto di 0-9 che termina con lo scoccare della prima sirena (23-21).

Il secondo quarto è punto a punto ma Sassari non mette mai il naso avanti, e a far pendere la bilancia verso Brindisi anche mentalmente, e non solo nel punteggio, è un antisportivo di Jones. Capitan Cardillo fa solo ½ (28-25), ma si rifà con gli interessi servendo un assist al bacio, nella azione successiva, per Smith (31-25). Sassari si perde, Brindisi tocca anche il +13 sul 42-29 e va al riposo lungo su un apparentemente tranquillo 48-38.

Terzo quarto in cui Brindisi cerca ( anzi, a posteriori si può dire sperava) di amministrare la partita, con Sassari che a tratti in alcuni individui pare proprio non volersi mettere di impegno. Viene raggiunto anche il +14 con Tepic (59-45). Successivamente il canestro di Iannuzzi del 66-54 pare confermare quanto scritto, ma non sarà così, sta per cominciare una nuova partita: le triple prima di Bostic e poi di uno Stipcevic fino ad allora spento portano all’ultimo intervallo sul 66-60. Attenzione al secondo, che con quella tripla si è acceso come la fiamma di un combustore di un motore di aereo!

Sassari adesso ha fiducia, ci crede davvero nel raddrizzarla! Contando anche il canestro di Bostic prima citato, Sassari piazza in pochi minuti un parziale mostruoso di 3-22 (fino al 69-76) che avrebbe ucciso le velleità di qualsiasi altra squadra, ma non Brindisi, vogliosa assolutamente di quei due punti che le darebbero più sicurezza nella salvezza, saputa la débacle di Capo a Trento e Pesaro che perde di tanto a Varese. La compagine di casa ci crede, ma resta sempre quel disavanzo di 7 punti anche grazie a un Stipcevic autore di un grandissimo quarto quarto, tipo il difficile e defilato tiro dell’80-87. Ormai mancano meno di due minuti, ma un 2/2 di Tepic prima e poi Giuri da palla rubata provano a suonare l’ultima carica (84-87). Time out tattico di Pasquini per avere palla subito nella metà campo avversaria a un minuto dal termine, ma la rimessa non riesce nei cinque secondi di protocollo ed è una sanguinolenta palla persa, da cui scaturisce l’86-87 di Smith. Azione sassarese, Bostic sbaglia goffamente da 3, time out Brindisi per un possesso importantissimo a 27 secondi dalla fine, che porta all’antisportivo di Stipcevic su Giuri, che però per l’enorme disdoro dei tifosi fa solo ½. L’azioni successiva non porta frutti e Sassari non ha il tempo necessario per l’ultimo assalto, ed è 87-87, oro colato per Brindisi che pareva essersi vista sfuggire la partita dalle mani.

Nel tempo supplementare gli schemi vanno a farsi benedire: Sassari raschia le ultime forze dal barile con un onnipresente Bostic e con i tanti giri dalla lunetta di Planinic ( 8 falli subiti durante il match!) ma con questo nemmeno l’89-95 così raggiunto spegne i sogni di vittoria di Brindisi, mantenuti vivi da un eroico Smith, che praticamente da solo impatta sul 95-95. Il canestro che spegne ogni entusiasmo sassarese è la bomba del 100-98 di un Mesicek, a meno di un minuto dalla conclusione  che prima di questo exploit aveva giocato poco e malamente. Sassari non segna più, e la partita finisce 105 a 98, per il tripudio dei tifosi che vedono più vicina una salvezza che allo stesso punto del campionato, al girone d’andata, pareva molto complicata.

COACH PASQUINI

Quella rimessa a fine partita me la sognerò anche la notte. Noi bravi solo quando si è deciso di passare al quintetto più pesante, con Bostic da guardia e Pierre da ala piccola.

COACH VITUCCI

Partita durissima, bravi nel primo tempo, meno nel secondo quando è salito il livello di gioco avversario nel trovare le contromisure, se non nel finale di quarto quarto. Giocatori lodevoli per tenacia e determinazione, anche a lucidità che veniva meno, dunque vittoria meritata e pesante in ottica salvezza.

HAPPY CASA BRINDISI- BANCO DI SARDEGNA SASSARI 105-98 1ts (23-21/ 48-38 /66-60/ 87-87)

BRINDISI: Suggs 23, Tepic 24, Smith 18, Mesicek 7, Cardillo 1, Moore 7, Iannuzzi 8, Lydeka 10, Giuri 7.

Tiri da due: 30/50  (60%)          Tiri da tre: 9/25 (36%)        Tiri liberi:18/22 (82%)

Rimbalzi: 39 (Lydeka e Iannuzzi 8)

Assist: 18 (Moore 4)

Palle perse: 9 (Smith 4)

 

SASSARI: Spissu 7, Bostic 26, Bamforth , Planinic 28, Pierre 2, Jones 6, Stipcevic 19, Hatcher 4, Polonara, Tavernari 6

Tiri da due: 17/34 (50%)           Tiri da tre: 12/25 (48%)      Tiri liberi: 28/32 (88%)

Rimbalzi: 31 (Jones 6)

Assist: 13 (Stipcevic 7)

Palle perse: 14 (Bostic 5)