PAGELLE BRINDISI

BANKS 8 (27 punti, 2 rimbalzi, 2 assist): Veniva da una settimana in cui sulla sua figura di atleta iniziavano a circolare mugugni, non del tutto giustificabili perché la gara con Venezia era la prima dopo tante settimane in cui non raggiungeva la doppia cifra di punti, ma si intuisce sin dalle prime battute che questa sarà una serata di quelle davvero buone. Sontuoso il terzo quarto, quando da bravo capitano si prende la squadra sulle spalle e segna 9 punti frutto di ¾ al tiro e perfezione dalla lunetta e dà la decisiva spallata a una Bologna un po’ spompata dalla veemente rimonta. Grazie a lui, i tifosi passeranno un Natale più sereno e con una classifica tornata a farsi interessante. Babbo Natale.

BROWN 8 (20 punti, 10 rimbalzi, 2 assist, 4 schiacciate,31 di valutazione): Durante il quarto quarto, per guadagnare uno sfondamento su Taylor, subisce una potente gomitata dal basso- comunque involontaria, dal piccolo bolognese che lo tramortisce e gli fa perdere quasi del tutto i sensi, mettendo in apprensione molti presenti, per poi rialzarsi e tornare sul rettangolo dopo qualche minuto in panca. Questo è l’emblema della generosità che ci ha messo in difesa, oltre a impedire spesso e volentieri azioni in post basso dal più grande e grosso Qvale. In attacco è invece uno spettacolo l’energia e la gioia con cui schiaccia e si appende al ferro. Scimmietta.

CHAPPELL 7,5 (11 punti, 11 rimbalzi, 1 assist): Proprio lui, l’uomo mancato nella débacle contro Reggio Emilia o per meglio dire colui che è stato trascinato nell’apatia generale di quella serata, torna il Chappell ammazza-grandi e a farne le spese è il pur esperto Aradori, che dal tirare quasi al 47% da tre si ritrova con un ben più misero ¼ da oltre l’arco. La doppia-doppia di punti è rimbalzi è, invece, una piacevole novità. Quando il gioco si fa duro, il gioco si fa duro.

MORASCHINI 7+ (14 punti, 5 rimbalzi, 3 assist): Con tutta probabilità se fosse un componente dello starting five non avrebbe quello stesso impatto che ha da subentrante. Anche stavolta la sua entrata  sul finire del primo quarto aiuta Brindisi nelle rotazioni e a creare grattacapi alle difese avversarie. Subisce 6 falli come Banks, e fra di essi diversi in attacco per una prestazione a tutto tondo. Il -2 di plus/minus non rende giustizia alla guardia brindisina, e quindi anche i dati statistici possono raccontare fesserie. Roba caliente.

GAFFNEY 6,5 (7 punti, 3 rimbalzi, 4 assist): Se Brindisi voleva un lungo che tirasse bene da 3, avrebbe ingaggiato Green di Avellino, ma lui è un giocatore diverso, ed è ingeneroso che il pubblico lo becchi quando non la mette da lontano o quando commette qualche sbavatura. Determinante la sua presenza fisica nel pitturato per disturbare i tiratori avversari, è questa la sua dimensione. Il gigante cattivo.

RUSH 6 (6 punti, 6 rimbalzi, 1 assist): Un pochino meglio rispetto alla gara al Taliercio, nella quale oltre che a una schiacciata da highlights poco aveva combinato, ma più timoroso del solito in campo, ma nonostante tutto una prova da compitino svolto che gli fa guadagnare la sufficienza. Titubante.

ZANELLI 5 (2 punti, 2 punti, 3 assist): Costretto a un onere in cabina di regia più pesante di quanto può sopportare, dà sempre l’impressione come di tenere il canestro e di accontentarsi di un possibile assist o di un hockey pass, ovvero il passaggio decisivo a chi fornisce l’assist, che è una statistica che non si trova da nessuna parte e che non serve a nulla, a parte essere ripresa dai fan di Stephen Curry quando il loro idolo è giustamente accusato di pensare solo a tirare da 3. Paura di volare.

Alessandro Zanelli qui sorride, ma la spada di Damocle del sostituto di Clark si avvicina alla sua testa…( foto di repertorio)

WOJCIECHOWSKI 5 ( 2 punti): Scarsissimo minutaggio pari al voto assegnatogli, il coach ha capito subito che, ancor più di altri giorni, non era aria. Rapa esangue.

COACH VITUCCI 7: Risollevare la squadra dopo che essa ha virtualmente perso per tutta la stagione il playmaker titolare non era affatto semplice, ma lui c’è riuscito mostrando ai tifosi una pallacanestro intensa in difesa e con un gioco spesso davvero piacevole quando era la volta di attaccare (forse persino migliore di quando c’era Clark in campo?). Ciò che è certo è che in settimana deve avere educato i suoi ragazzi a come attaccare la difesa a zona, visto che le poche volte delle quali coach Sacripanti se ne è servito un giocatore brindisino è giunto solo a canestro. Re Mida.

PAGELLE BOLOGNA

KRAVIC 6 (12 punti, 8 rimbalzi, 15 di valutazione): Molti dei punti che segna arrivano nell’ultimo assalto di Bologna, più dettato dalla disperazione che da qualche accorgimento tattico, ma mostrando lo stesso grande reattività a rimbalzo offensivo ( ben 6 su 8 totali). La quasi doppia-doppia e la valutazione più alta gli permette di essere l’unico con sufficienza piena. “ È qui la festa?” “Sì, ma è finita!”

TAYLOR 5,5+ (14 punti, 4 assist): La quintessenza di chi vorrebbe prodigarsi per vincere ma invece fa più disastri che cose utili ( inaccettabili le 5 palle perse su 9 nove complessive di squadra). Se non si becca almeno un fallo tecnico è solo per la magnanimità della terna arbitrale. Nervosetto.

PUNTER 5,5 (15 punti, 1 rimbalzo, 1 assist): Tanta voglia di segnare e molta meno di mettere in ritmo i compagni. Tutta questa bramosia si schianta con un 1/8 al tiro da tre che a lungo andare è diventato pesantissimo ai fini del risultato finale. Punter…uolo nero.

M’BAYE 5,5- (9 punti, 5 rimbalzi, 2 palle recuperate): Dalla esperienza milanese pare non avere imparato nulla ( se avesse giocato di più…) e il suo marchio di fabbrica del tiro in step back con mezzo avvitamento e parabola accentuata può sorprendere una, due volte, ma poi i difensori imparano la lezione e sanno come contrastare questo movimento. Pare tanto quei coreografi che si ostinano a mettere sempre i soliti dieci/dodici passi di danza in croce in ogni loro rappresentazione, magari creandola dal primo successo radiofonico del momento che passa alla radio. Veronica Peparini.

COURNOOH 5+ (9 punti, 4 rimbalzi,2 palle recuperate ): Entrando dalla panchina e risultando importante per il buon secondo quarto di Bologna, pare volere ripercorrere la classica serata dell’ex che punisce, ma il suo contributo scema col passare dei minuti e della convinzione di Bologna di portarla a casa al secondo allungo brindisino. Fuoco di paglia bagnata.

QVALE 5 (8 punti, 4 rimbalzi): La società aveva dato a coach Sacripanti un centro à la Fesenko capace di mettere palla a terra nel pitturato e poi di schiacciare come un Bogdanovic qualunque o di appoggiarsi al tabellone, ma in questa serata, un po’ per scarsa vena e un po’ per la marcatura del più scattante Brown, non ci è praticamente mai riuscito. Qnonvale.

ARADORI 5 (9 punti, 3 rimbalzi, 1 assist): Il tiratore più pericoloso della Virtus Segafredo incappa in una serata in cui tira poco, visti i pochi spazi lasciatigli, e male (4/13, 31% ). Disinnescato.

BALDI ROSSI (5 punti, 4 rimbalzi, 2 assist): Buon impatto a livello difensivo quando Bologna decide finalmente di giocare a pallacanestro per poi sparire dai radar. Toccata e fuga.

PAJOLA 4,5- (2 rimbalzi, 1 assist): Giocatore italiano entrato dalla panchina/ tanti falli spesi e nessun costrutto. Conoscete una dicotomia più iconica di questa? Un classicone.

COACH SACRIPANTI 5-: Stupisce come un coach esperto come lui non riesca a trovare la chiave per mettere alla difficoltà una Brindisi un po’ in emergenza, e non può bastare la fiammata fra secondo quarto e primi minuti del terzo per vincere. Ogni sua mossa è stata puntualmente rinculata da coach Vitucci. Annientato.

Sacripanti non vince a Brindisi dalla stagione 2015-2016: Enel Brindisi 82- Sidigas Avellino 89(Foto R.Caruso 2015)