(A partire da queste pagelle, le consuete statistiche migliori individuali sono evidenziate. Per le altre, è segnata solo la migliore di squadra)

PAGELLE BRINDISI

CHAPPELL 7,5+ (14 punti, 4 rimbalzi, 1 assist, 2 stoppate): Una partita totale: tiene a bada il temibile Abass come un domatore con le sue crinite fiere nella gabbia ed entrambe le sue stoppate hanno cancellato dei suoi tentativi di andare a canestro, e segna 4 triple sui 4 tentativi come una consumata guardia. Decisiva la sua quarta tripla, nell’ultimo quarto in cui il canestro per la Happy Casa pareva diventato piccolo piccolo. Liquid Chap.*

RUSH 7+ ( 13 punti, 2 rimbalzi, 2 assist): L’ingresso nel secondo quarto è la sventagliata di mitra che manda giù la resistenza di Brescia come corpi morti che cadono. In un solo quarto manda a segno 10 pesantissimi punti che consentono a Brindisi di scrollarsi di dosso una Brescia che sta vedendo andare fuori giri quel motore dapprima facilmente alimentato da Beverly ed Hamilton. Normale amministrazione nei minuti altri sparsi fra terzo e quarto periodo. Bello pimpante.

GAFFNEY 7 ( 6 punti, 2 rimbalzi, 2 assist, 2 schiacciate): I suoi recuperi da scavezzacollo delle palle che stanno per uscire dal rettangolo di gioco è ormai una piacevole costante di questo primo scorcio di campionato, ma stavolta fa vedere anche evidenti doti di atletismo sotto canestro aggredendo bene il ferro. La seconda schiacciata coincide con la conclusione della rimonta brindisina sul 27 a 27, dando inizio a una partita messasi in discesa per inerzia positiva. A maggiori ragione di quanto raccontato, i compagni potrebbero anche cercarlo maggiormente… Potente e leggiadro.

CLARK 6,5 ( 10 punti, 4 rimbalzi, 8 assist, 9 falli subiti, 2 palle recuperate, 19 di valutazione): Non è la solita partita a cui ha abituato i suoi tifosi piena di punti e penetrazioni fulminanti, deve essere ciò dovuto alla asfissiante marcatura cui è stato sottoposto dalla difesa di Diana, e nel primo quarto in effetti è veramente fuori partita. Tutti questi raddoppi difensivi però non  gli hanno reso più facile pescare l’uomo libero a canestro per l’assist, e se questo non avveniva era quasi sempre un fallo preso. Raggiunge a malapena la doppia cifra con un ½ nelle battute finali, a corredo di una serata in cui anche il tiro libero, nel quale è sovente molto preciso, lo ha tradito con un 4/6. La scelta del coach di non schierarlo per gran parte del famigerato ultimo quarto è palmare: oggi non era la “sua partita”, succede. Pericolo indiretto.

BANKS 6,5 (13 punti, 3 rimbalzi, 3 assist): Il solito contributo in materia di punti, il quarto in cui è più ispirato è il terzo, quello del 27-16. Peccato che ancora una volta sia colui che perda più palloni, in una squadra che fatto tesoro degli errori contro Torino è passata da 21 a sole 9 palle perse. Ebbene, di tali 9 lui ne perde da solo ben 3. La chiosa finale gioca sul fatto che spesso in maniera spettacolare e attenta ha recuperato certi passaggi velocissimi dei suoi compagni. Raccogli i missili, scaglia i missili.

Ancora fra i migliori realizzatori Adrian Banks(foto di Fotoracconti.it-Norberto Maccagno)

MORASCHINI 6,5- (6 punti, 4 rimbalzi, 3 assist): Passi l’1/2 ai liberi, ma l’inizio è davvero fantozziano: una stoppata apparsa regolare gli viene fischiata come fallo e un’involata a canestro annullata da un fallo un secondo prima di rilasciare il pallone. Assolutamente decisivo ai fini del risultato la tripla del 65-58 nel momento peggiore brindisino, condita da un dito a silenziare un tifoso della domenica che gli intimava di passare il pallone (a chi, di grazia?). Ssst!

WOJCHECHOWSKI 6 (4 punti): Poco utilizzato, segna quei 4 punti che si sono rivelati utili mattoncini per il recupero del punteggio. Lego®.

BROWN 6 (6 punti, 4 rimbalzi): Brindisi ha vinto anche mancando il suo consueto apporto di rimbalzi e punti, sbagliando anche conclusioni non da lui. Un po’ meglio nel terzo quarto, ma al suo centro i tifosi si aspettano ben altre prestazioni. Dispersivo.

ZANELLI 5 (1 rimbalzo, 2 assist): Il coach nella conferenza stampa ha affermato che non servono altri rinforzi, ma usare lo slot rimasto per un playmaker che dia cambi a Clark (uno à la Bulleri, per intenderci) oltre al giovane italiano non sarebbe una idea malvagia. Acerbo.

COACH VITUCCI 7: La squadra continua a vincere e a mettere insieme successi importanti, e i limiti di cui lui parla per ora non sembrano così deficitari. Ottima la risposta in termini di punti ad esempio di Chappell e Rush, con Clark e Brown appannati, e la difesa restata lucida nell’ultimo quarto quando l’attacco non lo era affatto. Lei ci dice quello che dobbiamo fare, e noi lo facciamo.

 

PAGELLE BRESCIA                                                          

VITALI 7 ( 23 punti, 3 rimbalzi, 6 assist,27 di valutazione):Va ammesso, si è sovente usi a vederlo primeggiare in quello che meglio gli riesce, ovverosia quegli assist al bacio e prova di grande visione di gioco che regala ai propri compagni, e non tanto come realizzatore fine a sé stesso. Quando però uno si sente caldo, non c’è generosità che tenga, e le sue quattro triple in cui incontra soltanto la retina sono proprie di chi in quel momento di forma vede il canestro larghissimo. Ovviamente, primeggia pure come assistman smazzandone i 2/3 dell’intera Brescia. Bomber per caso.

Luca Vitali serve in nazionale un pallone a Burns (foto di repertorio)

BEVERLY 6 (15 punti, 7 rimbalzi,1 palla recuperata): In nomen omen. Assai bene nel primo tempo, sia quando c’è a marcarlo Brown che in presenza del più malleabile Woichechowski, risultando arduamente bloccabile nel pitturato. Poi, come il mezzo semovente suo omonimo, è come se entrasse  dell’aria (anzi un Rush…) nel carburatore e si ingolfa, per infine essere fra coloro che segnano punti nell’ultimo quarto della defaillance brindisina. Motoretta.

ZERINI 6 (6 punti, 3 rimbalzi): Vuole confermare la classicissima legge dell’ex, ma mettendoci eccessiva energia spende 3 falli in un amen facendolo giocare contratto nei minuti a venire. Da sottolineare il 2/2 ai liberi, siccome ai tempi di Brindisi spesso e volentieri la prima cifra non era un 2, ma uno 0. Migliorato.

SACCHETTI 5,5- (2 punti, 4 rimbalzi, 1 assist): Quasi un anno addietro fu lui l’arma segreta sfoderata da coach Diana per vincere, con ben 9 falli subiti e tra essi molti sfondamenti, ma era pure la Brindisi della sciagurata gestione dell’Agnello…Nella serata di domenica mai che riesce a mettere il suo sigillo, come a dire “oggi ci sono anche io!” Papà, non guardare questa partita!

HAMILTON 5,5- (10 punti, 10 rimbalzi, 2 stoppate): Parte a tromba trovando spesso il canestro, ringalluzzendosi e stuzzicando anche i tifosi avversari con qualche giocata provocatoria, ma è facile far bene quando ancora la squadra tiene botta. Nella difficoltà dei giochi e spaziature bresciane finisce per perdersi, senza segnare poi nemmeno un punto nel secondo tempo. Partenza da Hamilton, arrivo da Vandoorne.

ABASS 5+ (7 punti, 2 rimbalzi, 1 palla recuperata): Per il ragazzo nato a Como al termine dell’esperienza canturina sembrava dischiuso un futuro da campione o quantomeno da futura ala piccola della Nazionale, ed è parso logico che Milano lo abbia voluto fra le sue fila. I due anni di Milano però hanno giovato più sul conto in banca che sulla carriera, oppresso nelle rotazioni dall’americano/balcanico/baltico di turno e dunque risulta essere ancora arrugginito sul ritmo partita. La vera differenza, però, fra un campione e un buon giocatore è la mancanza di un guizzo anche nelle serate non nate sotto una buona stella come quella di domenica, e in conclusione il suo scalpo pende alla cintura di Chappell come quello di Mitchell, McCree,ecc…Personaggio in cerca di vigore.

MOSS 5 (4 rimbalzi, 1 assist, 3 falli subiti): Quando neanche il giocatore con maggiore esperienza del roster riesce ad alzare la qualità difensiva è dura. Un vecchio, un po’ tanto, saggio.

LAQUINTANA 5: Vedi pagella di Ceron, ma sei minuti sono troppi per non essere giudicato. Evanescente.

ALLEN 5 (2 punti, 3 rimbalzi, 1 assist): 35 minuti in campo e -6 di valutazione. Serve altro? Imbarazzante.

CERON S.V: Pochissimi minuti per uno dei tanti giovani italiani (categoria capitanata dal trentino Flaccadori) che anche quest’anno sbocceranno definitivamente l’anno prossimo.

MIKA S.V: Un solo minuto in campo da acciaccato per fare capire pure ai brindisini perché sia in forte odore di taglio.

COACH DIANA 5: Se è vero che l’appetito vien mangiando, con le semifinali playoff raggiunte l’anno trascorso allora i tifosi bresciani quest’anno dovevano avere una fame da lupo. Purtroppo per lui le stanchezze della coppa lasciano scorie e più di un giocatore ( Mika e Hamilton) non stanno rendendo come sperato. Riuscirebbero il riluttante Dyson e l’ex Milano Elegar a sovvertire le sorti di una stagione cominciata maluccio? A caccia di rinforzi. **

*Nickname, preso spunto dal cognome Chappell, di un famoso pro player del fps Fortnite

** Non a caso, Diana era la dea romana della caccia.