BRINDISI

SCOTT 7 +: Parte subito raggiungendo la doppia cifra nel primo quarto e a fine partita i punti saranno 18 per lui, con anche 7 rimbalzi, 6 falli subiti e 4 assist. Perde brillantezza nell’ultimo periodo, causa una caduta sugli spalti, che lo fa finire zoppicante e dolorante sul campo, dopo essersi sbattuto pure in difesa nel corso dell’intero match.

M’BAYE 7+: Conferma di essere il capocannoniere del campionato, e 25 punti dimostrano che è ancora un rebus insoluto per le difese avversarie, ma ormai si è capito che solo lui e Scott non possono vincere ogni partita, anche se iniziai a venire l’apporto di punti da parte di qualche loro compagno. L’unico neo è che da un lungo come lui ci si aspetta qualche rimbalzo in più.

M’baye con un Moore ancora in abiti borghesi (Fonte: Pagina Facebook dell’Enel Basket Brindisi)

SCOTT 7 +: Parte subito raggiungendo la doppia cifra nel primo quarto e a fine partita i punti saranno 18 per lui, con anche 7 rimbalzi, 6 falli subiti e 4 assist. Perde brillantezza nell’ultimo periodo, causa una caduta sugli spalti, che lo fa finire zoppicante e dolorante sul campo, dopo essersi sbattuto pure in difesa nel corso dell’intero match.

M’BAYE 7+: Conferma di essere il capocannoniere del campionato, e 25 punti dimostrano che è ancora un rebus insoluto per le difese avversarie, ma ormai si è capito che solo lui e Scott non possono vincere ogni partita, anche se iniziai a venire l’apporto di punti da parte di qualche loro compagno. L’unico neo è che da un lungo come lui ci si aspetta qualche rimbalzo in più.

JOSEPH 6,5: Conferma i miglioramenti dell’ultimo quarto di Cremona segnando 13 punti frutto di un 50% al tiro, fornendo inoltre un concreto aiuto in difesa nella staffetta con Cardillo per limitare il suo contraltare avversario-Moss- in serata di grazia

ENGLISH 6+: Un cavallo matto, si vede che talento e voglia c’è, ma deve ancora essere domato del tutto. Preciso da 2, ma da 3 spara ancora troppo a salve (2/8), ma 15 punti sono sintomo che il rookie è sulla buona strada del miglioramento.

CARTER 6: Non si fa molto sentire in attacco in una serata che vede entrambi i play designati da Brindisi a inizio campionato fuori dal match e i sostituti non capaci di innescarlo a dovere ( solo due punti per lui, ma anche a causa del suo unico tiro!),  ma le sue 3 stoppate dimostrano che nel pitturato amico ha fatto sentire i suoi chili e centimetri

CARDILLO 6: L’inizio di serata pare prospettare una nuova giornata come contro Torino, ma stavolta ci mette persino troppa generosità, che finisce per ritorcersi contro, tanto è vero che ha sulla coscienza ben due falli sui tiratori da tre avversari, concretizzatisi in sei punti che, alla luce del risultato finale, sono stati più che decisivi.

DONZELLI 6: Un buon minuto in cui regala ai suoi una bella stoppata e un ½ ai liberi. Voto di incoraggiamento.

AGBELESE 5+: Come Carter soffre i pochi palloni ricevuti, ma va a segno nell’unica occasione cadutagli addosso, ma in più raccoglie 10 rimbalzi. Questo varrebbe un 6+, ma il suo minuto di follia con una persa e tre falli in successione vale un 4. Il voto finale è media matematica, arrotondata per eccesso.

GOSS 5-: Lontano parente del Goss ammirato sovente a Roma, in una delle peggiori serata da quando è in Italia. Non combina quasi nulla, e ciò che ha combinato non è quasi mai buono. Ha fatto rimpiangere assai il lungodegente Moore, anc he perché Goss non è un play, ma una guardia adattata al ruolo.

 

BRESCIA

LANDRY 8: Conferma il suo stato di forma con un altro ventello abbondante caratterizzato dalla perfezione in lunetta,dando vita a un pirotecnico scontro fra ali grandi con M’Baye. Quando è in campo (Solo 28 minuti, complice un terzo fallo speso anzitempo) nessun avversario riesce davvero a contrastarlo, neppure una protezione in plexiglas contro cui va a sbattere nel terzo quarto! Bravo a mantenere la calma e lucidità dopo il tecnico per proteste sull’inizio della quarta frazione. Qualora Brescia dovesse salvarsi, buon merito sarà suo.

Landry con indosso la casacca dei Milwaukee Bucks (Fonte: ESPN)

MOSS 8: Il vero uomo in più della promozione di Brescia nella massima serie, ora che non deve più convivere con i tanti galli nel pollaio delle esperienze senesi e milanesi, può non solo continuare ad essere il rognoso mastino difensivo per cui è noto agli appassionati ma anche prendersi libertà in attacco. Ben servito da Vitali L., mette a segno decisive triple, e , silenzioso, vede salire il suo bottino di punti fino ai 19 finali

VITALI L. 7,5: Se Brescia la ha spuntata su Brindisi è anche perché Brescia ha potuto schierare un play puro che ha messo in ritmo i compagni. L’atleta bolognese sfiora la insolita doppia doppia con gli assist (10+9), ma prende mezzo voto in meno rispetto a Moss e Landry perché individualmente sbaglia qualche conclusione di troppo (3/11 e 3/5 ai liberi non è un granché), ma se il playmaker fa il suo lavoro, ossia quello di distribuire tanti passaggi vincenti, allora si può lasciare correre.

MOORE 7: Un po’ in ombra rispetto ai magnifici 3 sopra citati, ha però il merito di segnare in momenti decidivi ( suoi i canestri che portano la contesa dal 51- 44 al 51-50 nel terzo quarto, ad esempio)

BUSHATI 6: Solo quattro minuti in campo, fa il suo e non fa danni con due punti e un fallo subito.

BURNS 6- : L’omonimo del gestore della centrale nucleare di Springfield ancora non riesce ad entrare appieno negli schemi di coach Diana, anche se sta contribuendo bene a allungare la panchina. Raffazzonato in attacco, sufficiente pienamente a rimbalzo. E’ il primo di Brescia ad incappare nello spettro dei quattro falli, creando dunque bei grattacapi al suo allenatore.

VITALI M 5,5: Non positivo ed entrato in partita quanto suo fratello, per una prestazione facilmente dimenticabile.

BERGGREN 5,5: Il grande intimidatore d’area ammirato nella Cantù pre-Gerasimenko si è piuttosto perso emigrando verso Trento, e non pare ritrovarsi neppure a Brescia.

BRUTTINI 5: Entra nel parquet principalmente per sostituire e fare rifiatare i vari Burns e Landry. Li fa rimpiangere parecchio.