PAGELLE BRINDISI

GIURI 6,5+ (17 punti, 1 rimbalzo, 5 assist): Allorquando Moore esce per infortunio, capisce che dovrà essere proprio lui a condurre la squadra della propria città verso quella agognata permanenza in lega A, e per questa ragione ci mette tutta la generosità che ne è capace tirando fuori dal cilindro una prestazione corposa come quelle di inizio stagione. Pur gravato di quattro falli, negli ultimi concitati secondi la sua presenza poteva servire, specie nell’ultima azione dove un bel tiro da tre, visti i quasi 5 secondi sul cronometro, sarebbe stata un’ottima opzione. Le tre C: Cuore, Cervello e Coraggio

MESICEK 6,5: (11 punti, 3 rimbalzi): In una partita che non passerà agli annali fra le migliori di questo sport, solo lui fa vedere qualcosa di bello con la sua personalità, il ball handling sempre più elegante, e la faccia tosta di involarsi in area e schiacciare in faccia a tutti per ben due volte. Mezzo voto in meno per i liberi sbagliati nelle battute finali, era troppo importante segnarli! Sfavillante.

SMITH 6+: ( 8 punti, 7 rimbalzi, 8 assist): Serataccia dal punto di vista personale, con il 2/7 al tiro e ben 5 palle perse, ma come partita da uomo squadra niente da eccepire, come recita la parentesi in neretto dopo nome e voto. Si prende lui l’onere di prendere la palla all’ultima azione, ma scivola sul parquet e come è finita è sotto gli occhi di tutti. Non dice però il saggio che nella vita puoi fallire se tenti, ma se non tenti di sicuro non fallirai mai? Generoso e temerario.

TEPIC 6: (3 punti, 3 rimbalzi, 2 assist) Partita consueta in cui non ci mette qualità ma tanta quantità: nelle palle recuperate (4, più di tutti gli altri messi insieme), nei 4 falli che subisce senza spenderne neppure uno. Data la scontata assenza di Moore, si spera di recuperarlo per la delicata gara casalinga contro Cremona, perché se è vero che la compagine di Sacchetti ha l’esperienza dei Diener e di Johnson Odom, ha tanti giovani scavezzacollo che, dato il frenetico run and gun sacchettiano, potrebbero metterci tanta frenesia che ben sarebbe educata da Tepic che è sempre un furbo di tre cotte! Lavoro sporco.

SUGGS 6: (12 punti, 2 rimbalzi, 1 assist) Ottima scelta di tempo nelle conclusioni da prendere, ma, per essere la guardia tiratrice titolare del 2017/2018, non potrebbe prendere qualche tiro in più, pur a costo di sbagliare? Zero rischi, zero sorprese.

LYDEKA 6: (10 punti, 9 rimbalzi) Lo Knox del Palapentassuglia lo fa soffrire, lo mette quasi alle corde ma in fin dei conti la sua prestazione è sufficiente: raggiunge quasi la doppia-doppia e quando riesce a marcarlo stretto fa innervosire il diretto avversario, che con quel tecnico preso ad inizio terzo quarto avrebbe potuto deconcentrarsi. Mi piego, ma non mi spezzo.

T. Lydeka (in maglia VL) si fronteggia con Jones ( Foto Alessandro Montanari 2016 )

CARDILLO 5,5: (2 rimbalzi) Prova sottotono del capitano, che in 6 minuti non combina nulla di eclatante. Unico fatto degno di menzione è avere abbattuto il giornalista Rai Maurizio Fanelli nel pre-partita, durante il riscaldamento. Travolgente. Non quando serviva.

MOORE 5,5-: (5 punti, 2 rimbalzi, 3 assist) Si spera che il suo infortunio, distrazione muscolare, non sia serio come invece pare essere, perché Brindisi in questo delicato rush finale ha troppo bisogno del suo potenziale offensivo. A parte ciò, solita partita di Moore di questa annata: un po’ apatico, cerca sempre che le circostanze o lui stesso-prendendosi tiri aperti e repentini- lo accendano e lo mettano definitamente in partita. Si sarebbe sbloccato come ormai da prassi nel secondo tempo? Chi lo sa, forse in un universo parallelo non si sarebbe infortunato, ma poi la domanda da porre agli abitanti di questo universo sorgerebbe spontanea: “Quanto è terminata Brindisi-Capo d’Orlando?” Scalognato.

IANNUZZI 5+: (8 punti, 4 rimbalzi) Fa rimpiangere assai Lydeka quando è in campo, sotto canestro sbaglia l’impossibile! Nella seconda tornata in campo fa qualcosina di meglio segnando tutti i suoi punti a referto, ma persino un tipo come me, che tende a lodare quando qualcuno fa le cose bene e non a rimarcare severamente le poche cose che lo stesso qualcuno sbaglia, non può non considerare il suo primo tempo. Ostinato.

COACH VITUCCI 5: In una partita così delicata non riesce ad infondere né la tranquillità e nemmeno la grinta che serviva per portare a casa i due punti contro una Capo d’Orlando sinceramente tutto fuorché che irresistibile. Sul fatto della grinta è però mancato pure il pubblico, che non ha rumoreggiato e incitato come avrebbe dovuto i propri beniamini. Matchball sprecato.

 

PAGELLE CAPO D’ORLANDO

Knox 7,5: (27 punti, 8 rimbalzi) I tifosi messinesi staranno rimpiangendo molto i mesi in cui il centro titolare era Delas alla luce delle prestazioni del centro americano. Devastante nel primo quarto per dare a Capo il giusto impatto al match, anche freddo negli ultimi frangenti nel segnare i punti della vittoria, come ad esempio la messa a punto del pick and roll finale, con una conclusione sotto canestro semplice nella meccanica, ma quanto avrà pesato quel pallone! Fort(e) Knox.

Stojanovic 6,5: (6 punti, 4 rimbalzi, 5 assist) Non bene al tiro, solo il 38%, ma non si perde mai d’animo nell’aiutare i suoi compagni con i suoi assist vincenti, e dei due punti della vittoria messi a segno da Knox, 0,75 sono suoi per il passaggio illuminante che lo mette comodo comodo e solo nel pitturato a segnare. Stojco.

Smith 6,5: (14 punti, 2 rimbalzi, 3 assist) Prima frazione, quasi nullo, si scuote nella seconda e spesso Suggs se lo perde in marcatura. Troppo importante per le geometrie di Capo, la salvezza dipenderà da quanto il go-to-guy designato dalla società si dimostrerà determinante. Non disturbate l’Adam che dorme.

Faust 6,5: (10 punti, 6 rimbalzi) Silenziosamente si muove in mezzo ai difensori avversari proponendo loro: “mi cedi l’anima in cambio della salvezza?”. Sebbene molti brindisini non abbiano dato il 100% in campo, nessuno pare avere accettato la vantaggiosa proposta. Male, anzi malissimo! Mefistofelico.

Likhodey 6,5: (10 punti, 4 rimbalzi) Non sarà molto appariscente, ma in una partita così tesa arrivare in doppia cifra è un attestato di merito. Subisce ben 6 falli, facendo soffrire in marcatura sia Suggs che, specialmente, Giuri. Acqua cheta.

Atsur 5,5+: (5 punti, 4 rimbalzi, 4 assist) Risalta agli onori della cronaca del match soltanto quando segna il fondamentale canestro del 59-55 dalla lunga distanza alla fine del terzo quarto rischia il miracolo da metà campo, ma la sfera si spenge sul secondo ferro. Ats!

Kulboka 5: (3 punti, 3 rimbalzi, 1 assist) L’unico veramente insufficiente di Capo d’Orlando è il giocatore su cui la società aveva posto la maggior parte delle speranze. E’ quantomeno emblematico. Promessa da marinaio.

Kulboka Arnoldas (Foto Stefano Gandini 2017)

Campani s.v: Pochissimi minuti in campo, ad un Knox così non si poteva proprio rinunciare. Fatti da parte!

COACH MAZZON 7: Si è sobbarcato l’onere di condurre alla salvezza una compagine che fino a qualche settimana fa perdeva di tanto a poco contro chiunque, in Italia come in Europa, infondendole fiducia nei propri mezzi e dandole la propria impronta tattica. Se con Varese la vittoria è sfumata agli sgoccioli, questa vittoria contro Brindisi vale doppio, oltre ai due punti per il morale. In futuro le partite con Avellino e Venezia paiono proibitive, ma contro Cantù e Cremona potrebbe giocarsela. Re Mida.