Nel pomeriggio della festa dell’Immacolata Concezione i Brindisini, sazi delle tradizionali “pucce” mangiate a pranzo, assiepano le gradinate del Palapentassuglia per assistere al sempre sentito scontro contro la Dinamo Sassari, ancor di più a questo giro perché le due compagini si contendono il secondo posto in solitaria nel torneo. Brindisi non è al massimo in termini di infermeria: Martin si è fatto male in Champions’ League e ne avrà per 40 giorni, Zanelli è dolorante a una gamba e Banks da pochi giorni è tornato dagli States dove si era recato per vedere nascere il terzo erede, stavolta una femminuccia. Nessun problema di sorta, invece, per Sassari.

Un primo quarto certamente vibrante e divertente è stato il primo. Le squadre su affrontano a viso aperto senza però disdegnare l’aspetto difensivo: Sassari come suo solito vuole congestionare l’area sia in fase offensiva che difensiva con Evans e Bilan, Brindisi invece evita queste trappole tattiche spaziando a tutto tondo nell’area e sfruttando molto il jolly Stone sia sui lunghi che sul 3 avversario come Evans stesso, in assenza del più congeniale al ruolo Martin. Il quarto è così punto a punto, con una piccola fuga sassarese negli ultimi scampoli di ripresa con Vitali e Mclean (17-21). Curioso come Sassari non abbia mai avuto un fischio a sfavore in termini di falli spesi.

Non comincia Sassari col piede giusto il secondo quarto, complice anche qualche minuto poco lucido e con qualche protesta di troppo verso la terna arbitrale: Brindisi piazza un parziale di 10-0 con Stone, Brown (unici due punti della partita!) e le triple di ikangi e Zanelli. Sassari si raccapezza con i suoi centroni Mclean e Bilan e con l’ausilio di un incessante Pierre per il 30-28 che costringe la HappyCasa al timeout dopo circa cinque minuti e mezzo di gioco. Seguono minuti con diversi capovolgimenti di fronte, da segnalare in essi uno Iannuzzi in costante crescita già evidenziata nella gara europea contro Saragozza (10 punti, 5 rimbalzi, 1 assist) che ben marca Evans facendolo anche sragionare al momento di uno sfondamento subito per cui il sassarese si becca anche un tecnico. Il quarto finisce 39 pari, con canestro di tabella non dichiarata di Stefano Gentile che impedisce agli ospiti di andare al riposo lungo con qualche punto di svantaggio.

Thompson in elevazione (courtesy of G. Galluzzo)

L’equilibrio fra le due squadre ancora non vuole saperne di rompersi, dimostrando pertanto di meritare l’alta posizione in classifica fino a che avviene uno dei momenti critici del match: Tyler Stone, già gravato di 3 falli, su una normale azione di gioco commette il quarto e platealmente, e con tutta probabilità non in modo provocatorio, si mette le mani nei capelli e va dirigendosi lesto verso la propria panchina ma fatto sta che questa scena viene vista dagli arbitri in termini maliziosi e gli sanzionano come tecnico il quinto fallo che lo lascerà a guardare il proprio compagni per tutti gli ultimi 15 minuti di gioco effettivo. Brindisi assorbe il colpo, avvenuto sul 50-51, continua a rispondere bene e il 55-60 terminale, dovuto a una bomba di puro talento di un latente Jerrells a tempo quasi scaduto preceduto poi da un brutto 1/3 ai liberi di Thompson, crea un distacco di 5 punti eccessivamente severo per la squadra di casa.

Sassari vuole provare a chiuderla subito: due bombe di Gentile e ancora Jerrells sono un pesante +11 (55-66), Banks e Zanelli per il 59-66, time out Sassari. All’affondata di Pierre segue il nuovo parziale brindisino di 10-0 con la tripla di Banks per il nuovo sorpasso che infiamma i cuori delle migliaia di tifosi ad assistere alla battaglia (69-68). Nella bolgia che ne consegue all’azione successiva Pierre è glaciale (69-70) , nuova tripla del capitano per il +2 (72-70) e nuovo sangue freddo dimostrato da Sassari stavolta da Vitali (72-73). Brown trema dalla lunetta . Non segna Sassari l’azione dopo e Banks riesce a farsi fare fallo da Evans che esce per raggiunti cinque: 2/2 e 74-73. ½ Pierre ma è poi pesantissimo l’unico tiro tentato da 3 da un controllato a vista come Spissu (74-77). 1/2 Banks, poi + 4 con Vitali (75-79). Vitucci chiama time out a circa un minuto dalla fine, rimessa per uno stanco Zanelli che sbaglia tutto e consegna di fatto sfera e partita alla Dinamo.

Finisce 77-83, la Happy Casa ha dato tutto ma ruotando solo 8 giocatori era arduo portarla a casa. Ora testa all’Europa con la importante partita casalinga contro il Neptunas Klaipeda.

Conferenze stampa

Coach Pozzecco

Coach Vitucci 


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