Nel posticipo serale della quinta giornata del campionato di Legabasket si affrontano da una parte Brindisi, reduce dalla galvanizzante quanto prima vittoria in assoluto a Milano ma anche dalla sconfitta all’esordio in Champions League contro i lituani del Neptunas ove però molti titolari hanno potuto riposare in luogo di maggiore minutaggio di chi in campionato gioca di meno, che vuole confermare la sua posizione nel gruppo di testa dietro la Fortitudo Bologna e dall’altra una Pesaro che cerca i primi punti della stagione, trovandosi nella medesima situazione della OriOra Pistoia.

Chi si aspettava ordunque una squadra venuta in Puglia a fare da agnello sacrificale non è un buon profeta. Si sblocca Brown per il 2-0 e risponde veementemente Pesaro con 7 risoluti punti con fila firmati da Chapman e Thomas e questo a coach Vitucci non piace nemmeno un po’, Brindisi è entrata lenta e supponente in campo ed è subito time out dopo nemmeno due minuti di basket giocato. Al ritorno in campo ½ di Martin ai liberi a cui segue però il massimo vantaggio pesarese con tripla di Chapman (3-10), il quale dopo una prima reazione di Brindisi fino al 10-12 si conferma in più situazione sul 10-17, 14-21 e anche 16-23. La vera spinta emozionale che spinge Brindisi a crederci sul serio e a smetterla di giochicchiare si ha sul 20-23: un Brown già pimpante difende bene sul portatore di palla, gliela strappa dalle mani e con un contropiede micidiale si rende protagonista di uno spettacolare alley oop che infiamma i cuori dei tifosi (22-23), e stavolta sarà Perego a chiedere time out, capendo che anche Brindisi è oramai in partita. Il primo vantaggio brindisino, prima di una ottima occasione sciupata 1 vs 0 da Gaspardo che si palleggia maldestramente sulla patella, è firmato dal neo entrato Campogrande con una spettacolare tripla (29-27) e come suggello a un primo quarto dai ritmi forsennati si aggiunge alla festa dalla lunga distanza anche Brown, pur non essendo la specialità di casa (32-27).

Darius Thompson realizza un tiro libero (courtesy of Giammarco Galluzzo)

Brindisi perviene in apertura di secondo quarto al primo vantaggio in doppia cifra (38-28) e a questo punto a non lasciare sprofondare subito e definitivamente Pesaro fin da ora ci pensa uno che era appena entrato in campo, il playmaker Pusica, che con due triple di seguite fa segnare il -3 (40-37). Inizia a segnare pure un fino ad adesso spento Stone con quattro punti intervallati da segnature dello stesso Pusica e di Zanotti e ci pensa poi un altro redivivo come Thompson a ricacciare indietro Pesaro sul 47-41 per il +6 che si trasformerà poi in un nuovo confortante +9 con la tripla di un Campogrande in serata di grande spolvero (52-43). Al time out seguente chiamato da Pesaro segue una girandola di canestri da ambo le parti che non alterano di molto gli equilibri e il punteggio all’intervallo lungo, che risulta essere di 59-51, molto alto per essere solo a metà gara.

Nuovi protagonisti nel terzo quarto. Se per la Happy Casa capitan Banks decide di mettersi la squadra sulle spalle conducendola al nuovo vantaggio massimo del 66-55 (+11), per la Carpegna Prosciutto irrompe con grande forza il talento di Barford che scuote i suoi dalla rassegnazione e anzi li conduce con le proprie giocate due volte fino al -2 ( 68-66 prima, 71-69 poi), ma sempre lo stesso Banks con (?) decisivi punti riporta il divario a +9 (78-69), chiude sempre Barford per il 78-71.

-5 pesarese con Mussini (78-73), che però cinque punti di Brown e una nuova tripla di Campogrande fanno lievitare fino a un -13 per gli ospiti (86-73), i quali proveranno anche con due time out a riaprire la partita senza mai andare sotto gli otto punti di distacco complessivo. John Brown si prende la soddisfazione del nuovo massimo score personale in A con 32 punti e la girandola di canestri negli ultimi minuti serve solo alle mere statistiche per il 108-99.

Brindisi ha dovuto spandere qualche goccia di sudore più del previsto per domare una combattiva Pesaro che se giocasse sempre così in attacco lascerà ben presto l’ultimo posto in coabitazione con Pistoia, a patto di concentrarsi maggiormente sulla difesa perché 108 punti sono veramente troppi, anche se è pur vero che se Brindisi decide di pigiare il piedino sull’acceleratore viaggiando in contropiede è difficilmente contrastabile, e nonostante ciò non si ricorda una buona azione di Pesaro nella sua metà campo che abbia impensierito l’attacco brindisino, dovendo pertanto contare solo su errori alla conclusione per evitare che le si segnasse contro. Ottima prova di Campogrande (si vedano le statistiche nell’ articolo sulle pagelle), che anche grazie ai minuti concessi in Europa sta convincendo sempre più coach Vitucci.

Cartellone elettronico con risultati e statistiche finali (courtesy of Edoardo Iormetti) 

Le conferenze stampa

Coach Perego

Coach Vitucci