Al Palapentassuglia si gioca uno scontro delicatissimo in ottica Final 8 di coppa Italia fra la Brindisi lanciatissima dalla roboante vittoria in trasferta contro Trieste ma che per- forse- l’ultima volta avrà il problema delle rotazione contate per l’infortunio di Clark, e una altrettanto gasata Avellino che viene in Puglia con il grosso merito di avere battuto per la prima volta in stagione all’interno dei confini nazionali l’Aix Milano.

Per alte poste in palio, ci vuole un alto livello di gioco. Avellino parte un po’ più convinta e cinica sotto canestro, cosa che invece non è Brindisi con Brown che fallisce quei canestri che lo stanno tanto caratterizzando e che quindi normalmente mette con maggiore frequenza , e un po’ a tutti il ferro non è amico risputando fuori diversi tiri. Nichols da tre firma il primo strappo sul 4-12 e Vitucci deve per forza scuotere i suoi ragazzi in sede di time out dopo circa quattro minuti. La reazione c’è eccome, e quasi porta al sorpasso al primo quarto, se Moraschini non trovasse nella sfortuna una nemica nelle sue conclusioni a finire di quarto. 15-16 dopo dieci minuti di gioco.

Banks quasi da solo stava conducendo Brindisi alla vittoria (foto di repertorio)

La rimonta trova il suo culmine nel 19-16 di Chappell, poi Sykes si ricorda di essere stato l’eroe della vittoria contro Milano e con alcune fiammate delle sue è l’uomo in più che conduce Avellino al nuoco contro-sorpasso da 2-12 sul punteggio di 21-28. A suonare la riscossa di Brindisi sono due giocatori e il primo è il davvero inatteso Zanelli che dapprima con una azione da 4 punti e poi dopo una preziosissima palla rubata fornisce l’assist a Banks che tutto solo all’ottavo minuto del quarto dall’angolo fa il 30-31. E’ ovvio che a ciò segue un time out chiesto da coach Vucinic che produce invece di uno scossone un velenoso pallone recuperato da Brown che si invola per depositare il 32-31, ed è infatti lui il secondo dei giocatori prima accennati, con quello appena descritto che è stato il primo canestro a cui seguiranno altri due compreso il tiro libero del fallo subito nell’azione del 32-31. Il punteggio finale prima dell’intervallo lungo è 39-36, con Green che da posizione molto complessa segna il canestro conclusivo di quarto, che porta la Sidigas a riposare con un passivo leggermente meno pesante.

All’uscita dall’intervallo Avellino con Nichols e Green segna 5 punti e cerca di incanalare la partita dalla sua parte, ma Brindisi non si scompone all’inizio difficile ( col primo canestro dal campo segnato da Banks dopo quasi tre minuti!) e riesce anche a portarsi in due occasioni sul +6, ma ci pensa Green con due triple fotocopia a pareggiare il conto in vista del palpitante ultimo quarto: 53-53.

Che questa non fosse la giornata fortunata di Brindisi, si intuisce dal quarto quarto in cui proprio non riesce a dare quella zampata decisiva che le consentirebbe di vincere. Il tiro finale di Banks, che se entrato avrebbe condotto ai supplementari, è sbilanciato e il punteggio finale è 68-70.

Brindisi in fin dei conti ha poco da recriminare, avendo giocato alla pari con una delle squadre al secondo posto in campionato, al massimo solo sulla sfortuna ed imprecisione sotto canestro. Brava Avellino a trovare diverse soluzioni offensive in diversi punti del match, meno Brindisi che specie nelle azioni finali è parsa troppo Banks-dipendente, con la guardia di Memphis in debito di ossigeno per il surplus di lavoro sia in posizione di play che di guardia.

LE CONFERENZE STAMPA

Coach Vitucci

Coach Vucinic