PAGELLE BRINDISI

CLARK 8- (33 punti,1 rimbalzo, 2 assist): In un mondo utopistico, deve essersi letto  – o quantomeno fatto tradurre da un compagno compiacente- le pagelle di Brindisi Pesaro della settimana scorsa e ha deciso di assumersi la stragrande maggioranza delle responsabilità dell’attacco di Brindisi molto in difficoltà domenica. Trova vita facile con Smith, ma anche quelli più nerboruti non riescono a fermarlo facilmente, e quando è sfidato dalla lunga distanza porta a casa un bel  5/9 (56%), tanto che a volte ricorda il Nic Moore della gestione Sacchetti, non quella Vitucci perché all’attuale coach Moore serviva come un ventilatore al Polo Nord… Il suo ardore agonistico purtroppo accende i suoi compagni, raasegnatisi nell’ultimo quarto, solo nelle ultime decine di secondi a risultato ormai compromesso. Qualcuno potrebbe obiettare: ha segnato tutti quei punti non perché credeva di ribaltare il risultato. Può essere, ma da volerlo a segnare 33 punti c’è un abisso. Il lottatore solitario.

BROWN 6,5-(12 punti, 2 rimbalzi): Non si può dire che sia molto fortunato, gli capita sempre qualcosa che non gli permette di rendere con continuità. Stavolta subisce un colpo presso l’occhio sinistro che lo fa sanguinare e, a causa della regola creata ad hoc per Earvin “Magic” Johnson, uscire subito dal campo. Torna incerottato, ha un pazzesco impatto e gioca un ottimo frangente di partita, per poi uscire di nuovo perché la ferita si è aperta. All’ulteriore ritorno il medicamento è ancora più vistoso e lui, per paura di ripercussioni, sparisce un po’ dai radar. Ferito di guerra.

CHAPPELL 6 ( 12 punti, 5 rimbalzi, 1 assist): Impegno e intelligenza tattica ( 4 palle rubate) sono indubbi, ma l’ex canturino si vede spesso rubare l’attimo da Thomas, che gli fa le scarpe. S…carpe diem.

BANKS 5,5 (11 punti, 3 rimbalzi, 4 assist): Vanno aggiunti anche i 7 falli subiti, ma la sua partita non può essere sufficiente se al tiro totalizza solo un 3/13 e un disastroso 0/6 dalla lunga distanza, e alcuni di quei tiri se segnati avrebbero messo Brindisi ancora più in scia di Sassari, in fin dei conti quasi sempre avanti nel punteggio, e dunque niente “money in the Banks” che tanto sarebbero risultati utile nell’economia della gara. Too little, too late. *

RUSH 5,5 ( 8 punti, 2 rimbalzi):  Cambio naturale del deludente Gaffney, non fa dispiacere per il piglio con cui affronta la gara, è anche uno dei pochi oltre a Clark e Chappell a segnare dalla lunga distanza (2/3). Il voto finale è viziato dai 5 falli commessi, di questi non è tanto il quinto quello di cui è maggiormente colpevole ( un flopping fischiato dai giudici di gara marcando Colley), ma il quarto commesso a inizio quarto quarto, mettendo ancora più in difficoltà la squadra e il coach nella gestione dei cambi. Irresponsabile.

MORASCHINI 5,5- ( 4 punti, 2 rimbalzi, 2 assist): Gli exploit come quelli contro Pesaro accadono una volta ogni morto di Papa (Bergoglio mi perdoni!) , ma lui tenta di ripeterlo cercando quella giocata spettacolare che lo possa caricare e dare energie aggiuntive, che poi arriva supertardiva solo a 16” dal termine, con la schiacciatona dell’84-86. Riccardo Moraschini – La guardia che ci provava.

ZANELLI 5 ( 1 rimbalzo, 1 assist): Molti avversari sono hors catégorie per lui, ma mai che dimostrasse uno straccio di personalità! Vaso di coccio in mezzo a vasi di ferro.

A Don Abbondio piace questo elemento

WOJCIECHOWSKI 5 (1 punto, 4 rimbalzi, 1 assist): Quando entra in campo per sostituire Brown, Cooley si frega le mani. Visto che nel pitturato trova aria molto viziata, cerca di mettersi in partita con tiri da fuori che non trovano il bersaglio, anzi nemmeno il ferro. Tali tiri saranno mostrati nelle scuole basket insieme con la meccanica di tiro di Davide Pascolo, per insegnare ai giovani cestisti che non si gioca così a pallacanestro… Miloseviciano.

GAFFNEY 4,5+ (3 punti, 6 rimbalzi, 1 assist): Due facili punti sbagliati solissimo e due palloni persi in attacco già lo mettono virtualmente fuori gioco dopo pochi minuti e molti dei 24 minuti in campo vedono un uomo grande e grosso arrancare come se non ci fosse un domani. Non può influire molto sulla valutazione notare che è stato il migliore rimbalzista della Happy Casa, anzi ciò rende il problema sotto le plance ancora più imbarazzante. Ammansito.

COACH VITUCCI 5: La partita contro Sassari lo ha messo davanti alla dura realtà di mancare di avere nel roster un centro puro che magari non segni 15 punti ad allacciata di scarpa ma che catturi 3 o 4 rimbalzi in più. Si vocifera un ritorno di Tautvydas Lydeka, non sarebbe male come profilo, avendo anche tanta esperienza di basket nostrano. In fiduciosa attesa.

PAGELLE SASSARI

BAMFORTH 7,5 ( 21 punti, 5 rimbalzi, 3 assist): Contratto e a tratti svogliato su certi possessi , sa però di avere un talento cristallino e di certo molto di più di tanta gente sul rettangolo di gioco, e lo mette in pratica soprattutto nel quarto quarto, quando decide di entrare in modalità onnipotenza e nessuno riesce a fermalo se non in modo falloso, mettendo a segno quei punti- appunto e specialmente a cronometro fermo-che poi sono risultati fondamentali per la tentata e disperata rimonta dei padroni di casa. Glaciale.

PETTEWAY 7,5 (19 punti, 8 rimbalzi, 2 assist): I numeri statistici fanno capire perché Esposito lo ha voluto con sé da Pistoia, per la sua duttilità e anche il suo spirito di sacrificio ( gli 8 rimbalzi sono tutti difensivi). Assolutamente clutch nel secondo quarto, con tre triple in rapida successione fra cui quella del 40-47 a tempo scaduto, che ha indotto inconsciamente molti brindisini a tirare i remi in barca per il secondo tempo. Mitragliatrice leggera.

COOLEY 7,5 (19 punti, 11 rimbalzi, 1 assist): Era una sfida fra la squadra con più rimbalzi difensivi di squadra e quella che ne cattura di più nell’area nemica, e se alla fine Sassari nella lotta complessiva ne è uscita vincitrice per 30-47 stragrande merito è suo. “Il re delle Summer League”, ben uso a lottare ad armi pari con i centroni americani dall’alto dei suoi 208 centimetri e 124 chilogrammi, sovrasta in questa voce statistica il dirimpettaio Brown per  11 a 2, con 5 offensivi. Apprezzabile il 3/3 ai liberi, dato che spesso i pivot non sono precisi dalla linea della carità. Cool(ey) & the Gang (of Sassari).

THOMAS 6,5 (11 punti, 9 rimbalzi): È colui che maggiormente sfrutta il piano tattico architettato da coach Esposito nel primo quarto, spiegato nella maniera più comprensibile possibile nel resoconto dell’incontro. Zitto zitto, arriva vicino alla doppia doppia. Grazie coach!

POLONARA 6 (9 punti, 5 rimbalzi, 1 assist): Le prime battute paiono ricalcare l’incontro di aprile: il pubblico lo subissa di fischi, lui non riesce a scuotersi.  Soltanto nel terzo quarto riesce a convertire quei rumori in energia positiva, per segnare quei punti che tengono a distanza di sicurezza la Happy Casa che timidamente cercava di pareggiare. Piccola curiosità: sul sito della Legabasket risulta pure una sua stoppata, ma non chi l’ha subita. Pubblico, m’hai provocato e mo’ ti distruggo!

MAGRO 6 ( 2 punti, 1 assist): 6 soli minuti buoni perché Cooley riposi, fa poco ma non sbaglia nulla. Breve e conciso.

SMITH 5,5 ( 5 punti, 1 rimbalzo, 5 assist): Complice la non presenza a referto di Spissu e un Gentile inconsistente , a Sassari deve bastare la sua condizione di rientrante non al meglio. Da sottolineare la sua unica tripla, segnata avendo tutto il tempo di sistemare i piedi oltre l’arco e mostrando come anche in difesa Brindisi non sia stata irreprensibile. Basta e cresce.

GENTILE 5 (3 punti, 3 rimbalzi, 1 assist): Il primogenito del grande Nando Gentile gioca con Sassari quest’anno? Ma che davvero?  Per la chiosa finale ci vorrà una frase insegnatami da mio padre. Dopo la partita, è andato a farsi sviluppare gli occhi.

PIERRE S.V. (1 punto, 1 assist): Si salva da un giudizio negativo solo perché Sassari ha vinto.

DEVECCHI S.V: Il Ministro senza portafoglio della difesa (cit. Stefano Michelini) non ha dovuto sforzarsi.

DIOP S.V. Pochissimi istanti sul finire del terzo quarto in cui ha deliziato la platea con un tentativo da lontano sbagliato tantissimo.

COACH ESPOSITO 6,5: Si dimostra abile anche stavolta a riuscire a mettere granellini negli ingranaggi strategici degli avversari, non mancando come sempre di mantenere la sua idea di gioco che vede il centro come perno dell’attacco e di incitare calorosamente i suoi atleti, che è facile immaginare saranno stati aspramente rimproverati per il rilassamento pericoloso degli ultimi secondi.  Continua inoltre ad avere un trascorso positivo contro Brindisi: in 8 incontri ha perso solo due volte. Cazzimma ragionata.

“Tu hai mai giocato in NBA?” “No!” “E allora non puoi parlare!”

*da un famoso brano di Joanna Levesque, a.k.a. Jojo