Un'immagine di gioco

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Nel segno del cinque. Cinque sono le vittorie consecutive per la Enel Brindisi, cinque sono i ko in fila per la Pasta Reggia Caserta. I pugliesi continuano il loro cammino in testa alla classifica sbancando il Palamaggiò per 65-69, allungando nel terzo quarto e rischiando di buttare il tutto negli ultimi due minuti della contesa. Jerome Dyson ci mette una grande impronta con 16 punti ed 8/8 dalla lunetta nei momenti caldi, Delroy James giganteggia in area con 17 punti e 14 rimbalzi. Non bastano alla Juve i 20 punti e 5 rimbalzi per Jeff Brooks, la situazione in classifica diventa sempre più complicata.

Caserta: Vitali, Brooks, Moore, Roberts, Hannah

Brindisi: Aminu, James, Dyson, Lewis, Snaer

Sin dalle prime battute i bianconeri possono contare su un Roberts propositivo. Il 23 vuole cancellare le ultime opache prestazioni e favorisce Jeff Brooks che comincia con quattro punti in fila (6-5). La Enel fa allora affidamento su Delroy James, mix di potenza ed esplosività quasi impossibile da capire per la Juve: 8 punti nei primi quattro minuti e la Juve va sul time out sull’8-12. La reazione bianconera è immediata con la tripla di Vitali, palla recuperata dalla rimessa e canestro con fallo di Moore: a fermare il tutto dopo 30” è stavolta Piero Bucchi (14-12). La Enel torna ad una difesa aggressiva che dà qualche grattacapo in costruzione ai padroni di casa, che quando la aggirano si prendono volentieri i falli (5 in 5′). La Pasta Reggia resta così in avanti e chiude il primo quarto sul 22-20, resistendo agli assalti di Todic che va a nozze con la difesa bianconera.

Il secondo parziale comincia ancora con la pressione brindisina, che viene sconfitta da una buona circolazione di palla: appoggio di Michelori, tripla di Roberts e Juve sul 27-20 al 12′, tifo casertano infuocato. I padroni di casa, con il vantaggio, riescono ad imbastire una ottima difesa, contrastando al meglio i mismatch che la Enel prova a costruirsi su Hannah. Dopo il massimo vantaggio bianconero sul 31-23, la gara si rallenta con alcuni errori deprecabili da entrambe le parti, al 18′ Molin va per il secondo time out sul 33-27. Brindisi trova di nuovo la verve di Delroy James, ma i padroni di casa rimangono avanti con Roberts e Brooks, si chiude al 20′ sul 37-33. Brooks e James protagonisti della prima frazione con 12 punti a testa.

Brindisi non ci sta e in tre minuti da uno strappo al match: break di 2-9 con Campbell protagonista. La Juve è imbambolata avanti al pressing e non servono nemmeno i cambi, James fa ciò che desidera in pitturato e gli avversari si involano sul +8 sul 39-47, con la Juve costretta a due time out in quattro minuti. L’emorragia viene frenata da una schiacciata in contropiede di Chris Roberts (41-50). I pugliesi controllano la Pasta Reggia con la loro proverbiale pressione e restano comodi con una doppia cifra di margine, un sussulto bianconero nell’ultimo giro di orologio con Michelori e Brooks riducono il passivo sul 48-55 dell’ultimo stop and go, che non cancella il pessimo terzo parziale: solo due punti  in più di sette minuti di gioco.

Brooks riapre uno spiraglio al primo attacco dell’ultimo parziale, ma Brindisi rimette le distanze con due tiri dall’arco di Campbell e Snaer (50-61). I bianconeri si prendono solo delle conclusioni velleitarie e per i pugliesi è comodo controllare la situazione così, poi la Juve prova a ricostruire tutto dalla difesa provando a chiudere ogni falla. Gli errori offensivi continuano però ad arrivare e il margine non accenna a ridursi. Iniziano anche i malumori da parte della curva, ma quando sembra tutto finito arriva la reazione chiesta da parte della tifoseria: Hannah e Vitali riavvicinano la Juve sul -4 con due minuti scarsi sul cronometro. Brindisi non trova la retina, mentre Moore firma il -2 dal cuore dell’area; Todic butta l’ultimo possesso con un’infrazione di passi, Hannah ci tenta dalla lunga per la vittoria ma la sua palla sbatte contro il ferro. Dyson subisce poi fallo e si conferma gelido dalla lunetta, chiudendo i conti a 4” dal termine sul 65-69 finale.

MVP: Delroy James. Il lungo ex Ferentino è dominante nel pitturato. Ogni volta che gravita nell’area piccola fa ciò che vuole, Moore e Brooks non sanno mai come limitarlo a dovere per le sue molteplici dimensione. Chiude con 17 punti, 14 rimbalzi e 28 di valutazione.

LVP: Stefhon Hannah. Nemmeno oggi il playmaker riesce a comandare il gioco della Juve. Va in molti casi in confusione con la difesa brindisina e prende spesso le decisioni sbagliate, ha più perse che assist e sparacchia dal campo (3/9). Compreso il tiro da tre punti che condanna i bianconeri.

Pasta Reggia Caserta – Enel Brindisi 65-69 (22-20, 15-13, 11-22, 17-14)

Caserta: Brooks 20, Moore 9, Roberts 8. Rimbalzi: 30 (Moore 9). Assist:  13 (Mordente 6)

Brindisi: James 17, Dyson 16, Campbell 15. Rimbalzi: 37 (James 14). Assist: 8 (Tre giocatori, 2)