All’ora di pranzo, dopo le due pesanti sconfitte ottenute contro Varese e contro Digione (in Europa), si ripresenta Brindisi al Palapentassuglia contro una Venezia che più che della situazione in Europa è preoccupata dalla classifica un po’ deficitaria che la vede nel gruppone delle squadre a soli 6 punti dopo 6 giornate. Partita dell’ex per Jeremy Chappell, del quale il nuovo Martin non ha ereditato lo scettro della arcigna difesa al diretto uomo e specie nelle ultime uscite si è visto, ma è anche giustificabile essendo comunque giocatori dalle caratteristiche tecniche e tattiche differenti.

Da subito si nota in Brindisi un’inversione di tendenza rispetto alle precedenti 3 partite dove i punti subiti in media sono stati quasi 100: più intensità difensiva, più voglia di recuperare la palla o quantomeno di sporcare le linee di passaggio avversarie. L’attacco invece mai è stato un problema, dimostrandolo con il primo strappo di 8-2 con ben due triple in apertura di Banks. Venezia pare avere scaldato i motori con un contro-parziale di 2-8 che è però solo un momento giacché Brindisi con una palla rubata finita poi nel canestro con una schiacciata di Martin , simbolo di una Happy Casa già in controllo della gara, costringe Walter De Raffaele al primo time out sul 18-13. 4 punti di Venezia con Tonut e Watt, e il quarto si conclude con una bella azione sull’asse Zanelli-Gaspardo per la tripla del 21-17.

Gaspardo dalla linea della carità (courtesy of G.Galluzzo)

Non è decisamente il quarto di Venezia: Brindisi è sì brava a non concedere tiri facili ma la stessa squadra lagunare sbaglia passaggi elementari perdendo concentrazione e il filo della partita. Le segnature di un redivivo Gaspardo, i liberi di Campogrande, e i punti preziosi di uno Zanelli che sta mettendo in ombra il “titolare” Thompson portano Brindisi addirittura sul +17 (39-22), e quindi le seconde linee tanto criticate hanno messo sotto quelle molto più altisonanti della Umana Reyer! L’unica voce dissonante dal coro è di Iannuzzi che, sceso in campo gonfio di paura per via dell’ostilità, con le sue scelte oltremodo errate aiuta qual tantinello Venezia a rimettersi vicino nel punteggio, perché Watt è l’unico veramente in palla di Venezia facendo la voce grossa nel pitturato. E con un 0/2 di Iannuzzi ai liberi, suggello della sua partita, termina il secondo quarto sul 41-30.

L’entrata in campo di Venezia nel terzo quarto è veemente: 8-0 di parziale, subito time out di Brindisi che però dimostra anche solidità da grande squadra rientrando bene sul parquet. Grazie a una grande prestazione di Banks Brindisi viaggia sempre sul filo degli 8, 10,11 punti di vantaggio ma termina il quarto con soli 5 punti in avanti , perché 0-5 nelle ultime battute di Filloy e Bramos porta Venezia sul 62-57, non proprio fedele alla forza dimostrata dalle due squadre in campo.

Martin in schiacciata (courtesy of G.Galluzzo)

De Nicolao subito per il -2 (62-60) , testardo Gaspardo per il 64-60, Brown per il 66-60 e poi Venezia produce lo sforzo che la vorrebbe finalmente in vantaggio dall’inizio della partita, ma sul 66-65 goffi passi di Watt e quindi cinque falli per Daye, nel giro di pochissimi secondi . 0/2 di Brown ai liberi, 68-65 di Stone e dopo una palla persa da De Nicolao, sul capovolgimento di fronte quasi allo scadere de 24 secondi regolamentari un fino ad allora spento Thompson mette un canestro da tre punti a caso per un letale 71-65. De Raffaele si gioca l’ultimo time out a cui però segue un quartetto di punti dello stesso Thompson intervallati da due di Chappell (75-67). Gli ultimi quattro punti di De Nicolao, insieme con un 0/2 di Martin, spaventano il Palas sul 75-71, ma nell’ultima azione Filloy pasticcia due volte e l’impianto può esplodere dopo che Banks intelligentemente tiene palla senza subire fallo, per una importantissima e preziosa vittoria della Happy Casa contro un avversario di grande caratura.

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