PAGELLE BRINDISI

MORASCHINI 7 (17 punti, 3 rimbalzi, 3 assist): Così come nelle prime pagelle della stagione, così come in quest’ultima. Il fresco fresco vincitore del premio di MVP italiano della regular season gioca la consueta partita tutta forza e sacrificio che lo ha contraddistinto e gli ha fatto vincere l’ambito riconoscimento, facendo credere ai propri tifosi che anche stavolta, come contro Avellino, la si sarebbe sfangata con rotazioni ridotte. Quando poi esce fuori l’essere umano che è in lui perde in lucidità e sbaglia alcune scelte in fase di marcamento del diretto avversario e termina stremato dopo ben 37 minuti sul parquet. Fratello d’Italia.

BROWN 6,5+ (15 punti, 7 rimbalzi,3 assist,1 schiacciata): Ingaggia un duello fiero all’arma bianca con l’omologo Hogue- un altro “non centro” che gioca da 5”- che lo vede vincere ai punti fino a che la trance agonistica viene interrotta di colpo dal quarto fallo commesso nel corso del terzo quarto, impedendogli dunque di giocare molti minuti e di difendere forte e aggressivo come è ben in grado di fare. Molto bella la schiacciata nel primo quarto, ma non c’era qualche allegrone che affermava su quali arcane basi che non ne era capace? La potenza e l’agilità.

BANKS 6,5 (12 punti,6 rimbalzi, 2 assist): Oltre a Chappell e Brown è una vittima più oscura della caccia all’uomo lanciata da coach Buscaglia giacché qualcuno lo colpisce proditoriamente alla mano già ferita che gli fece dare forfait contro Brescia condizionandone il rendimento complessivo. La prova di quanto affermato sta nel primo brutto libero sul 75-77 e che non ha consentito di arrivare a pari punteggio a 30” dal termine e dunque con la possibilità per Brindisi di avere il tiro per l’extra time o per la vittoria. Danneggiato.

CLARK 6,5 (12 punti, 3 rimbalzi, 1 assist, 2 palle recuperate): Finalmente una partita e un cronometraggio degno per il play titolare- almeno prima dell’infortunio- che pare essere tornato quello dei tempi migliori quando con la sua sfrontatezza da scavezzacollo penetrava nelle aree avversarie facendo ritornare i fasti dell’indimenticato Jerome Dyson. Sarà tutto grano in cascina per i quarti contro Sassari. Secondo neo-acquisto per i playoff.

ZANELLI 6 (6 punti, 3 rimbalzi, 2 assist): Con il miglioramento delle condizioni di Clark il minutaggio futuro vedrà irrimediabilmente ridursi. Ancora domenica gioca 17 minuti senza strafare ma senza particolari errori (come invece commetteva nella prima parte di stagione)e la sufficienza in fin dei conti la strappa, anche perché i difensori trentini erano parecchio minacciosi. Il daino e la tagliola.

GAFFNEY 6- (7 punti,4 rimbalzi,1 assist, 1 schiacciata,2 stoppate): Solo le due stoppate ben disegnano la sua ormai consueta efficacia nel difendere il canestro. Il “-“ è giustificato dal fatto che in 34 minuti di impiego ci si sarebbe aspettati anche una maggiore propensione ad attaccare il ferro, viste le scarse rotazioni della serata. Cancello (semi)automatico.

CHAPPELL 5 (7 punti, 4 rimbalzi, 3 assist): Al secondo fallo imputatogli si mette le mani in testa e l’arbitro la interpreta come plateale protesta ( e non come “guarda che bel taglio di capelli che porto per celare la mia sempre più incipiente calvizie apicale”) penalizzandolo con il terzo fallo, che è pure sanzionato come tecnico. Tutto il primo tempo sarà spettatore in panca e nel secondo, oramai fuori partita, non riuscirà a contenere un rinato Marble. Il grande assente.

CAZZOLATO, TADDEO S.V.

COACH VITUCCI 6: Quasi riesce nel miracolo di vincere anche questa con solo Brown e Gaffney come lunghi di ruolo, e la carenza si è sentita prettamente a rimbalzo (44 contro 33) dove Trento ha costruito questo fondamentale successo. In conferenza stampa non riesce ad essere felice del tutto, per avere perso quel quarto posto e per affrontare i playoff da quinto, il che vuol dire che a meno di ribaltoni inattesi di Milano,Cremona e Venezia non ci sarà mai il fattore campo a favore. Un uomo distrutto.

La faccia di chi rivuole al più presto i suoi lunghi…(foto di Gianluca Risi@2018)

PAGELLE TRENTO

MARBLE 7,5 (17 punti, 3 rimbalzi): Primo tempo non pervenuto come la temperatura di Potenza sulla pagina 706 del  televideo da diversi anni a questa parte. Nell’intervallo è facile pensare che il coach lo abbia rampognato alla maniera di Diego Fusaro ed è un altro giocatore, molto più proposito sfruttando la cattiva lena di Chappell e beffando spesso i lunghi che hanno provato ad accoppiarsi con lui con un caratteristico tiro ad arcobaleno, che con anche una buona dose di fortuna è risultato determinante. Biglia quadrata.*

FORRAY 7,5 (16 punti,1 rimbalzo): Non è solo l’uomo di riferimento carismatico trentino ( in pratica, non è come Devecchi che da quando Pozzecco allena Sassari sta conoscendo tanta panchina…) ma gioca pure da leader diventando pure un fattore in fase offensiva oltre che di interdizione, segnando quei punti importanti che mai fanno scappare Brindisi e che infondono coraggio nei compagni. La partita del capitano.

HOGUE 7,5 (14 punti, 10 rimbalzi, 2 palle recuperate, 5 assist,29 di valutazione): Ci si aspettava una sfida all’arma bianca fra pivot con Brown ma la sua partita è differente e non così scontata: scelta misurata dei tiri (5/6, fra cui una bella tripla), sfruttamento del fisico per farsi raddoppiare e scaricare passaggi vincenti ai tiratori e quei 10 rimbalzi, fra cui 4 offensivi che sono serviti a Trento per avere nuovi possessi nell’area nemica, che sono stati il fattore dell’intero incontro. Blocco di marmo.

FLACCADORI 7 (14 punti, 4 rimbalzi): Gioca un secondo tempino da stropicciarsi gli occhi combattendo a distanza la lotta a canestro con il più quotato Moraschini (ben 8 punti). Non molto continuo però in tutti i 25 minuti di utilizzo, ed è forse per questo che la giovane guardia della provincia di Bergamo non ha ancora spiccato il volo, specialmente quest’anno non più oscurato da due mammasantissima come Sutton e Shields? The italian job.

GOMES 6,5 (14 punti, 8 rimbalzi, 1 schiacciata): Due triple in apertura che fanno tornare sul Palapentassuglia spettri di aldridgiana memoria, poi si riduce ad un più umano 50% ed al contempo pesante perché è pur sempre un 4/8. Anche a rimbalzo fa il suo. Il cecchino che non ti aspetti.

CRAFT 5+ (4 punti, 7 rimbalzi, 2 assist, 1 stoppata): Una partita stranamente poco incisiva per l’MVP difensivo della lega, a parte la doverosa da segnalare stoppata rifilata a Brown. Nel viaggio di ritorno in aereo o pullman verso Trento ci avrà pensato su chiedendosi come sia stato possibile…Creeper**.

PASCOLO 5 (4 rimbalzi, 1 assist): Sedici minuti sul parquet che sono la perfetta cartina al tornasole (-4 di valutazione!) di una carriera che sta vivendo un serio momento di flessione incominciato quando ha preferito un portafoglio gonfio ad un upgrade personale decidendo di fare il panchinaro di lusso a Milano. Non gli entrano nemmeno i suoi tiri oggettivamente brutti stilisticamente, ma che qualche anno fa invece avrebbero trovato il fondo della retina. “Sgubbuleno”***.

MIAN 4,5+ (2 punti): Partita molto simile a quella di Pascolo, ma per la metà del tempo. Almeno lui non ha patito la sua stessa pressione mediatica negli ultimi anni! Le faremo sapere.

COACH BUSCAGLIA 6,5+: La parola d’ordine era una sola: vincere! E riesce a vincere nonostante Trento sia peggio di Brindisi in percentuale da due, da tre, ai liberi, agli assist ( solo 8, roba che neanche la Pesaro di quest’anno!) e persino nella valutazione finale. Tutto merito di una mirata “caccia all’uomo” che estromette anzitempo dei fulcri brindisini quali Brown e Chappell e parzialmente anche Banks, all’interno di una gara molto maschia e ruvida, poiché anche lui ha dovuto fronteggiare molti minuti con giocatori in emergenza falli, nello specifico Craft, Pascolo e Torray. Se Trento si è qualificato per il quinto anno di fila ai playoff, in una città molto più usa a tifare per il volley siccome si vince un trofeo un anno sì e l’altro pure, un buon 70% è merito suo e della società che ha sempre creduto in lui anche nei momenti meno rosei. Encomiabile.

…e quella di chi sa che darà tanto fastidio a Venezia. (foto Pasquale Cotugno)

*Traducendo Marble dall’inglese si ottiene proprio “biglia”.

**Il creeper è una inquietante creatura ostile del celeberrimo videogame Mine…craft!.

***In dialetto brindisino “storto, dinoccolato”.