PAGELLE BRINDISI

SMITH 8,5: Partita totale. Precisione al tiro chirurgica, migliore distributore di assist e catalizzatore di falli ( entrambi in numero di 6), con anche due palle recuperate e quattro rimbalzi. Uniche minuscole pecche, che hanno intaccato solo in minima parte la valutazione di 36, che lo ha eletto MVP della tredicesima giornata, due liberi errati e due falli commessi. Tali statistiche, però, non sono fini a sé stesse perché l’ala nata a Luisville è il faro cui i compagni si rivolgono per non farsi sfuggire la partita nell’imprevisto supplementare, ed emblematico è sottolineare che gli ultimi 5 punti in quel tempino sono proprio i suoi. Dimostra infine una insolita intesa in attacco con Mesicek. Quando nasce un amore…

LALANNE 7,5:  Energia meglio distribuita in tutta la partita, notevole perché l’ennesima serata no di Oleka lo ha costretto a stare in campo per 39 minuti. Molto più pericoloso dalle medie distanze, e finalmente anche da oltre l’arco, piuttosto che spalle al canestro, che sia una disposizione tattica di coach Vitucci per lanciare segnali alla società che serve un centro che cannibalizzi l’area con lo smile o una spontanea evoluzione del suo modo di attaccare il canestro solo le prossime partite sapranno dircelo, ma fatto sta che porta a casa l’ennesima doppia doppia (23+11) e alla fine sta bene così. Continuo.

TEPIC 7,5-: Visibili e tangibili miglioramenti verso il Tepic di Capo d’Orlando, giacché con Vitucci è più al centro del gioco, lui sente la fiducia del coach e attacca il canestro con più coraggio. Il maggiore merito lo ha nell’essere l’unico a segnare nel momento peggiore brindisino, ultimo minuto in versione harakiri escluso, quando Varese si era portata fino al 52-50 nel terzo quarto. Si spegne un pochino nel quarto quarto e nel supplementare, ma i suoi 17 punti sono bastevoli a segnare il suo record in maglia Happycasa. (Quasi) ritrovato.

MESICEK 6,5: Se arriva alla doppia cifra (10) grosso merito è di Smith. Pecca di freddezza quando, nelle battute finali, il suo 0/2 ai liberi dà ulteriore linfa alla disperata rimonta di Varese. Da raffreddare.

SUGGS 6: Non è la prima volta che dà l’impressione di non combinare nulla oltre il solito compitino, che poi quale sia il compitino non è dato sapere. Anonimo.

DONZELLI 5,5: Si vede che è appena ritornato dall’ennesimo guaio di stagione, stavolta una “semplice” influenza, e non può fornire un robusto contenuto. Sfiduciato.

CARDILLO 5,5:  In termini di minutaggio è ai livelli della gestione Bucchi. Ricordando la sua splendida stagione passata, fa male vederlo così. Datemi un fallo e vi risolleverò la partita.

MOORE 5,5-: Non può essere considerata sufficiente una prova che, seppur condita da 13 punti e un bel 6/6 dalla lunetta, lo vede fare ma soprattutto disfare: si fa stoppare due volte e perde tre palloni, lui che di solito è bravo a recuperarli, ma come non citare l’orribile errore in rimessa meno di venti secondi dal termine culminato nell’antisportivo a Okoye? Una cappellata che stava vanificando lo sforzo della squadra tutta per portare a casa una vittoria fino ad allora sofferta e meritata. Nic “Penelopo” Moore.

OLEKA 4,5: Si improvvisa tiratore da tre ma il suo tiro che tristemente è finito sul tabellone poco alla sinistra della linea dell’anello avrà fatto vergognare lui stesso e imbestialire il pubblico sugli spalti. E’ come se non fosse mai sceso in campo. Disutile.

COACH VITUCCI 7: Il Tepic di queste ultime tre partite è già uno dei due successi, mentre recuperare mentalmente Oleka pare impresa ormai disperata. Imposta bene la squadra sul piano difensivo e l’attacco già risulta più fluido anche agli occhi dei più profani, forse la squadra per seguire i suoi dettami ci mette così tanta energia da finire la benzina nel serbatoio un po’ troppo presto a volte, così da costringerlo più di una volta a chiamare il time out per rimbrottarli e rinvigorirli. Ha vinto con margine la battaglia tattica con Caja per 44 minuti su 45 – escluso ovviamente il minuto finale di quarto quarto, dimostrato dal 109-84 per Brindisi in termini di valutazione. Non è un agnello, ma un Vit(ell)ucci!

 

(Foto Savino PAOLELLA 2016)

Vitucci ha di che essere contento per la prima vittoria (Foto Savino PAOLELLA 2016)

 

PAGELLE VARESE

OKOYE 8: Guida i suoi compagni alla riscossa nei due momenti migliori di Varese, che sono la quasi rimonta del terzo quarto e gli ultimi 75 secondi del quarto quarto, come Spartaco ai tempi della rivolta degli schiavi, ma poi ci si ricorda che quella rivolta si concluse in un nulla di fatto… Nel tempo supplementare è l’ultimo di Varese a gettare la spugna, prima dei letali punti di Smith. Il tabellino finale fa spavento non tanto per i 29 punti, quanto per i 15 (15!) rimbalzi presi e la valutazione finale di 39, la più alta della 13esima giornata di campionato. Ndo coje, Okoye.

WELLS 7,5: Ingaggia una fiera sfida con Okoye a chi segna più punti, finendo per perderla (25<29), oltre che ovviamente la partita. Non fosse uscito per cinque falli anzitempo per Brindisi sarebbe stata ancora più dura.  Very Wells.

NATALI 6,5: Come in tutti gli sport, ci sono atleti che si esaltano quando giocano con una determinata squadra; si possono elencare gli esempi di Filloy contro Caserta, D. Diener contro Brindisi, Kaukenas contro Milano, ecc… E poi c’è un’altra categoria di atleti, che invece pare affliggere solo Brindisi, ossia quelli che nel corso del campionato hanno viaggiato su livelli e percentuali di punti non eccezionali e poi si esaltano contro la compagine pugliese ( solo per restare a questa stagione, Devecchi e T.Diener hanno raggiunto il season high proprio giocando contro Brindisi). La sua prestazione da 11 punti con un bel 3/5 al tiro da tre avrà sorpreso anche lui, meritandosi ampiamente la chiosa finale in neretto, che cita il caporione degli atleti della seconda categoria citata. Daniele Cavaliero della situazione.

Tu quoque, Natali? (Foto V.V.2017)

FERRERO 5,5: I suoi pochi punti non possono rimpiazzare una gara in difesa in cui il contributo è stato praticamente inesistente. Pocket Coffee senza caffè.

PELLE 5,5-: Non è in perfette condizioni fisiche, non il migliore viatico per affrontare Lalanne, ma riesce dopotutto ad esibirsi nel marchio di fabbrica, la stoppata (2). Non una gran partita….a Pelle!

AVRAMOVIC 5:  Gioca tanti minuti, più di quanto si aspettava e anche più di quanti Caja vorrebbe di norma concedergli, perché deve sbattersi per mettere le pezze alla giornataccia sia di Ferrero , sia di Hollis, giocando pure da 3, ma tirando le somme è stato inconcludente in ogni ruolo. Da salvare solo le 2 stoppata, inconsuete per un piccolo. Inadeguato.

CAIN 5-:  Giornata da incubo. Non riesce quasi mai a contrastare Lalanne, e anche quando profonde il massimo impegno per tenerlo lontano da canestro, il centro brindisino lo frega segnando anche dalla media. Trova un po’ di requie nei minuti in cui è in campo Oleka, ed è lui a segnare il canestro dell’82 pari, raccogliendo dalla spazzatura un tiro errato da Okoye, uno dei pochi. Piccoli, grandi brividi.

TAMBONE 4,5: Prima partita veramente negativa in questa stagione fino ad adesso più che positiva, non lascia mai il segno in alcun modo. Stecca.

HOLLIS 4: Spaesato e deconcentrato, al terzo fallo, tra l’altro antisportivo su Donzelli,  il coach lo spedisce in panchina per ricordarsi di non metterlo più in campo. Accantonato.

COACH CAJA:  Anche nel caso in cui Varese avesse vinto, sarebbe stata più una sconfitta di Brindisi. Non si possono, e non si devono, vincere partite in cui in 45 minuti due soli giocatori segnano 54 punti sui 90 totali. Male, male.