PAGELLE BRINDISI

CARDILLO 7,5+:  Oh captain, my captain”. Nell’epoca in cui tramite I social è facile capire il sentiment della tifoseria, che lo riteneva inconsistente in attacco, Cardillo sfodera una prestazione da quasi clamorosa doppia doppia ( 7 punti e 9 rimbalzi), dimostrandosi spesso pronto a ribadire a canestro i tiri falliti dai compagni, un po’ tutti imprecisi, come un consumato pivot, tanto è vero che cattura 5 dei 10 rimbalzi offensivi totali di squadra. In difesa la partita che gioca è quasi ai livelli epici del match interno contro Torino dello scorso autunno.

MOORE 7,5:  In seguito alla reprimenda pubblica del coach nella conferenza stampa post-Venezia si è preso più responsabilità in attacco ( tira col 50% da 3 in una serata in cui il canestro sembra coperto da un pannello di compensato) ed è più attento a spendere i falli, che era il vero oggetto del contendere di quella conferenza. Sulle capacità di dare fastidio agli avversari non si può ancora discutere, visto che riesce a recuperare ben 3 palloni, il migliore di tutti. E’ il top scorer del match con 23 punti a referto (50% al tiro, 75% ai liberi)

SCOTT 7: Più concentrato e cauto rispetto alle precedenti uscite, segna 15 punti, conquista 6 rimbalzi difensivi, è il solito catalizzatore di falli avversari (4, come Goss e Moore) ma soprattutto strappa allo stesso Moore lo scettro di miglior assistman, con 5 assist invece dei 4 del play di Winona Lake.

GOSS 6,5: Ha il consueto merito di segnare nel momento in cui Brindisi ne ha più bisogno, per lo strappo decisivo del 64-50 quando Varese sta tentando la disperata rimonta di inizio di quarto quarto. Assai preciso dalla lunetta con un 7/8.

M’BAYE 6,5 -: Partita più anonima rispetto al solito, in cui fatica tre quarti per arrivare in doppia cifra (c’è da dire che da dopo la partita di Venezia sta un po’ litigando col ferroi) e perde ben tre palloni. Cattura però 8 preziosi rimbalzi.

CARTER 6: Fosse una contesa di boxe, Pelle avrebbe vinto ai punti, perché la sua partita è sulla falsariga di M’Baye, con la palla che non vuole sapere di entrare ma un buon numero di rimbalzi (7)

AGBELESE 6: Il pubblico inizia a beccarlo meno, lui è dunque preso meno dalla foga nei 17 minuti in campo è una buona alternativa a Carter.

MESICEK 5: I tabellini fotografano una partita assai peggiore di quanto si è visto in campo, e a latere hanno ragione. Sparacchia due volte a salve da 3, tre falli commessi gravati dal tecnico beccato a inizio di quarto quarto e due palle perse. Segna 2 punti da tiro libero. Non è che il ragazzino talentuoso visto contro Caserta si sta trasformando in Martin Jurtom 2.0 la vendetta? Biondi sono tutti e due…

DONZELLI S.V: Commette un fallo, perde e recupera un pallone e fallisce da tre, ma i soli quattro minuti lo salvano da un voto che, alla luce dei meri dati statistici, sarebbe inferiore della sufficienza.

PAGELLE VARESE 

Anosike O D -qui in maglia Scandone- il grande ex, il grande assente, la grande mancanza di Varese (Foto R.Caruso 2014)

PELLE 6+: In mancanza di Anosike, deve sbattersi in difesa sia contro Carter e contro Agbelese, e sfrutta la consueta poca reattività dei lunghi brindisini al rimbalzo catturandone ben 14, ovvero 10 in difesa e 4 in attacco e esibendosi per due volte nella specialità di casa, ovvero la stoppata. In definitiva, è l’ultimo dei suoi ad arrendersi.

FERRERO 5,5+: Incisivo in attacco, ma esiste anche una cosa che si chiama difesa, che invece non lo vede mai protagonista.

JOHNSON 5:  Come ogni guardia tiratrice che si rispetti, pare trovare il ritmo col canestro dalla lunga distanza con due tiri da tre consecutivi nel primo quarto, ma col passare dei minuti sparisce da qualsiasi radar. Collezione anche ben quattro palle perse, ma non è il peggiore di Varese perché il peggiore è…

EYENGA 5: …con ben 7 (7!). L’atleta congolese sa che molte delle strade che condurranno alla salvezza di Varese portano a lui, ma in una giornata in cui troppe situazioni non volgono a favore lui si ritrova ad essere da trascinatore a uno dei maggiori imputati della sconfitta, proprio per tutte quelle palle perse , fra cui l’infrequente persa per rimbalzo scivolato, difficile da vedere come un arbitro che fischia l’infrazione dei tre secondi.

MAYNOR 5:  Sembra essere tornato il Maynor spaesato e abulico della gestione Moretti. Riesce almeno a mettere in ritmo i compagni con 5 assist ma al tiro sembra inseguito dalla nuvola di Fantozzi (2/10), per non contare i tre liberi sbagliati di seguito (1/4).

KANGUR 4: Il giustiziere di Brindisi dell’andata subisce la pressione del Palapentassuglia e non entra mai in partita, complice anche il tecnico che si fa fischiare nel secondo quarto, che lo rispedisce in panchina anzitempo con 3 falli, che gli spezza il ritmo gara irrimediabilmente.

CAVALIERO 3,5: Vi sono diversi giocatori che contro Brindisi si esaltano (possono citarsi Ndudi Ebi, Jonathan Tabu, Achille Polonara) e la tifoseria brindisina sa che Cavaliero è fra di questi e, causa una giornata di malmostoso umore del giocartore, lo fischia qualunque cosa combini, portandolo a una prestazione davvero insufficiente. P.S il buzzer beater di fine primo quarto, rivisto in televisione, era oltre la sirena!

AVRAMOVIC 3,5:  Non sembra proprio inserirsi negli schemi di Caja. Come nel caso di Mesicek, i tabellini fanno maggiormente capire, rispetto alla partita vista, quanto la sua partita sia stata disastrosa. Il -7 di valutazione riflette come nella partita abbia preso rare volte la decisione migliore. Per tornare a una valutazione tanto bassa vista al Palapentassuglia bisogna risalire al 24 aprile 2016 in Brindisi Caserta, in cui fu Soko a totalizzare tale poco lusinghiero punteggio, ma che in quel caso era un giocatore brindisino…