Caleb Green

Caleb Green in maglia Orleans

E’ toccato a Caleb Green aprire le danze della settimana di presentazione dei nuovi arrivi in casa Dinamo Banco di Sardegna per la stagione 2013/14. Nella splendida e familiare cornice della Club House della società sassarese è stato il Direttore Sportivo Federico Pasquini a fare gli onori di casa.

Ci teniamo a dirvi prima di tutto una cosa, che in sede di mercato sapevamo già. Caleb Green si trascina un piccolo infortunio da Orleans: un’ infiammazione ad un tendine che il nostro staff sta già valutando. Per questa ragione avrà bisogno di un percorso specifico e differenziato senza caricare eccessivamente gli allenamenti da subito. Siamo assolutamente tranquilli, non è niente di che e ne eravamo già a conoscenza”.

La parola passa subito al gigante Caleb, classe 1985, apparso timido ma molto determinato “Sapevo che Sassari era una piazza importante e molto viva, e nella trasferta di Eurocup avevo avuto modo di verificare di persona il calore di questo palazzetto. Una volta firmato mi sono accorta attraverso siti e blog quanto il basket significhi per la città, sono rimasto molto colpito”.

E’ onorato di fare parte dell’ambizioso progetto Dinamo “Mi è piaciuto molto il progetto del presidente Sardara con un roster importante e competitivo, mi sono interessato alla storia della società ed ho capito come negli ultimi anni ci sia stata una continua evoluzione”.

Tecnicamente Green è un’ala forte ma -a suo parere- la sua dote migliore è “la versatilità: sono abbastanza duttile e posso coprire diversi ruoli, spiazzando l’avversario”. Ai sassaresi resta impressa nella memoria la sua prestazione nella partita di EuroCup con la maglia di Orleans al PalaSerradimigni nella quale aveva dominato.

Proprio disputando Eurocup ed Eurolega ha avuto modo di confrontarsi con alcune squadre del campionato italiano “Quando abbiamo preparato la partita contro Sassari siamo rimasti sorpresi dalle percentuali del tiro dalla lunga distanza. Sono rimasto molto colpito dalla grande circolazione di palla nel loro gioco e dall’immenso talento delle diverse squadre. In questo campionato la competizione è molto aperta”.

Mostra tutta la sua timidezza questo ragazzone di oltre due metri quando gli si chiede di descriversi caratterialmente “Sono una persona tranquilla” dirà con qualche esitazione “Non è facile parlare di se stessi, ma mi piace divertirmi, passare del tempo con i miei compagni anche fuori dal parquet ma tenere sempre una certa professionalità. Sicuramente sono un po’ timido” ammetterà infine. Gli si lancia un assist, chiedendogli se giochi alla PlayStation (al pubblico sassarese sono note le sfide tra Travis Diener e l’ex Tony Easley delle passate stagioni) ma Green è troppo onesto per mentire “preferisco rilassarmi con altro“.

CG (questo il soprannome dato al giocatore anni fa dai suoi compagni che non riuscivano a pronunciare il suo nome) ha conosciuto l’anno scorso da avversari i Diener ed il gruppo di italiani, ma non vede l’ora di conoscere anche il resto del gruppo “Ho sentito grandi cose di Omar Thomas e sono molto curioso di giocare con uno come lui. So della grande esperienza in NBA di Linton Johnson e non vedo l’ora di conoscerlo”.

A chi chiede se sarà possibile vederlo in campo già nelle prime amichevoli in vista per la squadra sarda risponde direttamente il DS Pasquini “Ancora non sappiamo come si evolverà: sicuramente vogliamo lavorare per risolvere il problema e valuteremo passo dopo passo. Abbiamo sei settimane per arrivare al meglio all’inizio del campionato e dobbiamo seguire un percorso preciso strutturato dal nostro staff”.

A fine conferenza Green è stato subito circondato dai tifosi che gli hanno chiesto autografi e foto insieme a lui; Caleb è rimasto particolarmente sorpreso della maglietta ricevuta in dono dai tifosi del settore D: regalo che ha sciolto il suo sguardo intimidito in un grande sorriso.

Se il buongiorno si vede dal mattino..