Gentile prova un jumper contro Abass (Savino Paolella 2016)

Gentile prova un jumper contro Abass (Savino Paolella 2016)

ASSAGO – L’aria che si è respirata al Forum non è stata quella tipica di un derby. Sarebbe riduttivo e in parte sbagliato descriverla così. È stata più che altro un’atmosfera tipica di chi in una settimana si gioca mentalmente una stagione intera. Cantù la domenica, Trento il mercoledì e Reggio Emilia il sabato. Tre avversarie diverse, tre storie diverse e, soprattutto, tre ambizioni diverse. A fine partita Jasmin Repesa ha affermato che la sua squadra gli è piaciuta totalmente solo nel terzo quarto, perché nei rimanenti 30 minuti di errori ne sono stati fatti troppi. Dall’altra parte un Bazarevich che analizza in poche parole la gara giocata dai suoi e, per chiudere, mette l’accento sui pochi falli fischiati a Milano, nonostante una difesa molto fisica. Tutti i torti non li hanno, entrambi gli allenatori. Questo l’inizio e la fine di una serata che ha visto l’Olimpia riportarsi da sola davanti a tutti, mentre Cantù è costretta a soccombere e a vedere catalizzata l’attenzione sul continuo scambio di opinione a bordo campo tra Fesenko e Gerasimenko, il grande assente e l’onnipresente proprietario.

Il duello tra Jamel McLean e Michal Ignerski (Savino Paolella 2016)

Il duello tra Jamel McLean e Michal Ignerski (Savino Paolella 2016)

A dir la verità, l’altro grande assente è stato Krunoslav Simon. Bravo Alessandro Gentile (19 punti in 26 minuti) a far sentire la mancanza della guardia croata solo in parte, dato che il capitano biancorosso è sembrato assolutamente in fiducia, nonostante una partenza fredda. Brava la guardia da Maddaloni, bravissimo Esteban Batista. Il lungo dell’EA7 ha messo a segno 16 punti e catturato 13 rimbalzi, di cui 7 in attacco. Quasi impossibile arginarlo per la difesa di Cantù, costantemente in difficoltà contro di lui, sia da un punto di vista fisico che da un punto di vista tecnico. Milano poco spumeggiante ma, per tornare al discorso con cui abbiamo aperto l’articolo, le energie fisiche e mentali dovranno essere gestite in modo più che sapiente, dovendo guardare in primis alla partita di mercoledì, in cui sarà necessario innanzitutto recuperare lo scarto accumulato all’andata. Prova molto solida di Abass e segnali convincenti da Domen Lorbek, ma i meccanismi sono ancora ampiamente da migliorare, fattore tutto sommato normale quando in una stagione i cambiamenti nel roster ricoprono un dato primario. Roko Ukic è troppe volte individualista, tenendo la palla troppi secondi tra le mani, ma sarebbe errato non ammettere come riesca a cavarsela in diverse situazioni sfruttando il suo notevole talento. Tanta, troppa fatica per Walter Hodge, autore di 7 palle perse e dall’impatto insufficiente nei 26 minuti di utilizzo. Abbastanza opaca la prova di Andrea Cinciarini, sempre molto volenteroso e uomo squadra come se ne vedono pochi, ma i suoi errori pesano ad inizio partita e, quindi, Repesa gli preferisce Kalnietis e Lafayette in diversi frangenti.

Roko Ukic appoggia al tabellone con un elegante reverse (Savino Paolella 2016)

Roko Ukic appoggia al tabellone con un elegante reverse (Savino Paolella 2016)

Il coach croato ha sempre dato l’impressione di essere un allenatore con grande consapevolezza degli impegni che i suoi giocatori devono affrontare, sia a breve termine che più in là nel tempo. Un’altra dote dell’ex coach del Cedevita è l’analisi dettagliata e puntuale di quello che si è visto in campo, cercando poche scusanti e pesando i fattori che hanno influito sulla prestazione. Trento e Reggio Emilia sono due tappe fondamentali, per la permanenza in Europa e per la leadership nel nostro campionato. L’assenza di Batista in Eurocup, vedendo la partita contro i brianzoli, peserà probabilmente ancora di più, ma sarebbe un’esagerazione evidenziare un’assenza di alternative di livello.

Una settimana di fuoco per Milano, una settimana utile a ripartire per Cantù. Un derby esaltante solo in piccole frazioni, con una cornice assolutamente importante, ma che ha visto l’assenza dei supporters canturini, ridotti ad un ristretto gruppo tra le mura del Forum. I due assenti di lusso hanno incrociato per un periodo minimo le loro strade in quel di Krasnodar e sarebbe stato stupendo vederli prender parte alla gara, ma ci auguriamo che ci siano altre occasioni per vederli protagonisti sul parquet, a maggior ragione considerando la loro importanza per le rispettive squadre.