DSC_6546Vanoli Cremona – Pallacanestro Cantù: 98-91

Parziali: 33-24, 31-21, 18-26, 98-91

Tabellini completi

Quintetti iniziali:

Luigi Gresta schiera Woodside, Jackson, Rich, Kalve e Kelly.

Stefano Sacripanti replica con Ragland, Aradori, Jenkins, Leunen e Cusin.

Arbitri: Martolini, Filippini e Terreni.

CREMONA – Partita dai due volti giocata alla grande nella prima frazione dalla Vanoli Cremona, favorita da un approccio disattento alla partita da parte di Cantù, apparsa stanca (specie Ragland) ma, tuttavia, di fronte ad un avversario perfetto per l’intera prima frazione. Un primo tempo giocato essenzialmente al tiro, ai limiti della noia, da entrambe le squadre, entrambe precise ma Cremona di più. Più determinata, più vogliosa di riscatto dopo una prestazione più che deludente nel precedente turno di campionato, maggiormante concentrata, con un Jackson in grande spolvero (25 punti) e l’intera squadra protagonista dall’arco. La partita vera e combattuta si è vista nella seconda frazione quando Cantù ha tirato fuori tutto quanto era nel suo possesso di fare: difese varie, aggressività, determinazione, super Jenkins e Uter, un Gentile concreto e di personalità, che ha dato vita ad una rimonta che ha intimorito seriamente il pubblico di casa che ha iniziato a vedere lo spettro di un’altra occasione gettata al vento. Dall’altro lato, l’encomiabile gruppo degli Eagles ad accompagnare la rimonta della squadra in un crescente ed entusiasmante crescendo rossiniano, spentosi sugli ultimi due tentativi di pareggio falliti da Jenkins fermatosi a 26 punti di bottino personale (21 nei soli 16’ giocati nel secondo tempo), dopo che la squadra aveva comunque dato tutto.

Cronaca

Duello Woodside-Ragland - Foto Bignami

Duello Woodside-Ragland – Foto Bignami

Avvio a razzo dei padroni di casa con Jackson e Kalve sugli scudi: 17-9 al 5’ e time-out Sacripanti. Cremona prosegue micidiale dall’arco. Cantù non sta a guardare ma i biancoblù di casa sono infallibili: dall’arco, 6/8   per la Vanoli, 4/8 per Cantù. Al 10’ 33-24, Jackson 11.

La partita prosegue a disputarsi in chiave quasi esclusivamente perimetrale, dunque, in maniera piuttosto monotona: tutto appare estremamente facile per entrambe le squadre in campo, ma Cantù concede qualcosa di troppo in difesa ad un avversario in serata di grazia. I ragazzi di Sacripanti vanno al riposo con un eccellente  64% di realizzazione; ma Cremona chiude con il 67%. Le due squadre si equivalgono al tiro da due: 11/16. Ma dall’arco è 7/12 per Cantù e 11/17 per Cremona. Non si vuole attribuire eccessiva importanza alle statistiche, ma in un primo tempo di sfida al tiro, nulla, rispetto al quadro statistico, rende meglio l’andamento della gara che manda le squadre al riposo con Cremona in vantaggio con il punteggio record di 64-45. Jackson 15, Rich, 13, Ragland 10, Tripkovic 9.

La schiacciata di Kalve - Foto Bignami

La schiacciata di Kalve – Foto Bignami

Al rientro in campo è Jenkins a suonare la carica nel tentativo di recuperare il pesante passivo della prima frazione: parziale di 8-0 Cantù in 2’ e 64-53 al 22’. Gresta ferma la partita ma Sacripanti allestisce difese tanto varie quanto efficaci: 11 punti di divario che rimangono tali fino al 30’ attraverso buone giocate su un versante e l’altro.

Fuori Ragland, dentro Gentile: il campano insieme ad Uter conduce il prosieguo della rimonta brianzola: 82-75 al 31’ mentre Cremona soffre tremendamente a rimbalzo, concedendo ogni seconda opportunità ad Uter divenuto dominatore incontrastato della plancia avversaria. Ancora Jenkins da tre e Uter da sotto: 85-82 al 33’. Ancora 2+1 di Jenkins: 87-85 al 34’. Jenkins manca in due occasioni il pareggio e Gresta bandisce le conclusioni individuali ordinando i l’esecuzione dei giochi offensivi: Spralja realizza due volte da sotto, 92-85 al 37’. Dopo il canestro di Rich, il fallo intenzionale sanzionato ad Aradori per fallo commesso ai danni di Woodside a 33’’ dalla fine chiude di fatto l’incontro: 95-89 al 39’. Finisce 98-91.

MVP – Jarrius Jackson: cala alla distanza ma la striscia realizzata con grande personalità nella prima parte della gara risulta determinante ai fini del risultato. Alcuni canestri di gran classe nella ripresa. Se la cava difensivamente su un cliente difficile come Aradori.