Abdul Gaddy (Foto Serra/Virtus Pallacanestro Bologna)

Abdul Gaddy (Foto Serra/Virtus Pallacanestro Bologna)

La crisi della Virtus è ufficiale. L’Obiettivo Bologna perde la quarta sconfitta consecutiva e si scopre fragile e con nessuna certezza. Priva di Ray e con Pittman in pessime condizioni fisiche la Virtus è apparsa smarrita ed incapace di produrre un gioco offensivo accettabile. Williams è un giocatore fantasma e Gaddy non è in grado di trascinare la Virtus alla vittoria da solo. Caserta, dopo un ottimo avvio, si è arenata nel secondo tempo, ma ha avuto il merito di non mollare e di agguantare nel finale il supplementare sfruttando una distratta difesa virtussina. Gli ex Amoroso e Gaddefors hanno punito la loro vecchia squadra e sono stati i migliori insieme a Cinciarini, top scorer del match, che nel supplementare ha messo la tripla che ha sancito la vittoria della Pasta Reggia. La partita tra i due peggiori attacchi della Serie A non poteva essere spettacolare, ma è stata intensissima come ogni battaglia in ottica salvezza che si rispetti. Caserta conquista due punti fondamentali per la classifica, mentre la Virtus sarà obbligata ad intervenire sul mercato per sostituire Ray.

Partita: solito avvio da incubo per la Virtus che in attacco trova un po’ di sospiro solo da Mazzola e in difesa subisce l’energia di Caserta che cattura 4 rimbalzi offensivi nei primi dieci minuti. Odom è un telepass e la Pasta Reggia, nonostante non sia una formazione particolarmente atletica, sovrasta i padroni di casa nel pitturato. Nel secondo quarto Caserta tocca la doppia cifra di vantaggio. Valli non sa chi pescare dalla panchina e manda al massacro Oxilia che soffre la pressione difensiva degli avversari. Cinciarini e Giuri puniscono la retroguardia bianconera, ma la Pasta Reggia commette l’errore di non staccare definitivamente la Virtus e così Bologna lentamente rientra in partita. Fontecchio segna 9 punti in pochi minuti e dà vita ad una Obiettivo Lavoro con pochissime idee. Bologna completa la rimonta nel terzo quarto. Gaddy segna e serve assist e soprattutto cambia il volto della Virtus che mette in campo maggiore convinzione nei propri mezzi. Amoroso e Gaddefors sbloccano Caserta dalla lunga distanza e gli ospiti trovano maggiore equilibrio in attacco. Il finale è thriller. La Virtus si porta su +4 ad un minuto dalla fine. Sembra finita, ma Amoroso riaccende le speranze per Caserta con una tripla. La Pasta Reggia manda in lunetta Gaddy, fino a quel momento infallibile dalla linea della carità, che fa 1 su 2. Bologna, incredibilmente, dimentica di difendere. Gaddefors va al ferro indisturbato e scarica per Hunt che segna subendo anche il fallo. Il centro di Caserta potrebbe sorpassare dalla lunetta, ma sbaglia. Il successivo tiro da tre punti sulla sirena di Fontechhio si stampa sul ferro e si va al supplementare sul 76 pari. Senza Hunt e Giuri, usciti per cinque falli, Caserta trova i jolly da tre punti di Amoroso e Cinciarini che riportano in vantaggio la Pasta Reggia. I colpi di scena sono finiti, Fontecchio e Gaddy sbagliano i tiri della possibile parità e la formazione di Dell’Agnello espugna l’Unipol Arena al termine di un’autentica battaglia. Finisce 85 – 90.

Pagelle:

Obiettivo Lavoro Bologna:

Dexter Pittman: sta poco bene fisicamente ed è molto nervoso. Nel secondo tempo Valli lo schiera solamente per due minuti. Voto 5.

Simone Fabiani: n.e.

Michele Vitali: Esce dal guscio nell’ultimo quarto. Ci mette impegno e poco più. Voto 5,5.

Roberto Vercellino: n.e

Gino Cuccarolo: n.e

Pendarvis Williams: Classico esempio di come sprecare un visto. 4 punti in 21 minuti e zero sostanza. Voto 4.

Simone Fontecchio: 5 su 14 al tiro. Continua il momento no per l’ala virtussina che non riesce a sbloccarsi definitivamente in attacco. Solo una fiammata nel secondo quarto per lui. Voto 4,5

Valerio Mazzola: Lotta come un leone ed è uno dei pochi giocatori costanti per l’intero arco di partita. Meritava maggiore soddisfazione. Voto 7

Tommaso Oxilia: n.e.

Rod Odom: crea voragini in difesa, si riscatta parzialmente in attacco nel secondo tempo. Voto 6

Allan Ray: n.e.

Abdul Gaddy:

Coach Giorgio Valli: la squadra senza Ray è slegata ed incapace di reagire alle difficoltà. Urge un cambio imminente di tendenza. Voto 4.

Valerio Amoroso nella sfida con Latina (Foto Buco, pagina ufficiale Juvecaserta)

Valerio Amoroso nella sfida con Latina (Foto Buco, pagina ufficiale Juvecaserta)

Pasta Reggia Caserta:

Micah Downs: vaga come un vagabondo per il campo. -2 di valutazione e nel finale di partita Dell’Agnello si affida ad altri. Voto 4.

Dario Hunt: Tante schiacciate e tanti errori dalla lunetta. Avrebbe potuto consegnare la vittoria a Caserta senza bisogno del supplementare, ma non lo fa. Voto 6,5.

Daniele Cinciarini: 23 punti e la tripla (l’unica della sua partita) che stende la Virtus nel supplementare. Killer. Voto 8

Vincenzo Ventrone: n.e.

Valerio Amoroso: solita cazzimma. A volta tende a sbandare, ma questa volta arriva al traguardo senza incertezze. 20 punti e 7 rimbalzi per lui. Voto 7.

Viktor Gaddefors: doppia doppia da 14 punti e 14 rimbalzi. Gioca con una cattiveria agonistica mai vista a quando aveva la canotta virtussina addosso. Voto 7

Andrea Ghiacci: comparsata con 100% al tiro. N.g.

Marco Giuri: Tanta grinta che traduce in punti (11) e in eccessiva foga (7 palle perse). Voto 6,5.

Muhammad El-Amin: Oggetto misterioso. Poco tiro e poco fosforo. Voto 5.

Tommaso Ingrosso: n.e

Coach Sandro Dell’Agnello: trasmette alla squadra la grinta necessaria per vincere la partita. Guerriero in panchina. Voto 6,5.