Raffaele Iavazzi, presidente della Juvecaserta (fonte IlCasertano)

Raffaele Iavazzi, presidente della Juvecaserta (fonte IlCasertano)

Situazione di stallo a Caserta. Dopo l’annuncio della scorsa settimana, nel quale è stato menzionato un accordo preliminare per la cessione del 62% delle quote della Juve, non si hanno ancora notizie dell’azienda interessata  all’acquisizione del pacchetto di maggioranza della società bianconera. Raffaele Iavazzi, prossimo a ricoprire il ruolo di subalterno dopo quattro anni al timone, ha preferito non lasciar trapelare il nome dell’azienda acquirente, di cui si hanno ad oggi ben poche notizie. L’unica certezza è che si tratta di una multinazionale con sede in Inghilterra, ma tenendo conto che ad avviare il contatto tra le due parti è stato il neosindaco Carlo Marino, molto attivo nel suo ruolo di avvocato a Chianciano Terme oltre che nella provincia casertana, è che questa società abbia già degli interessi in Italia e soprattutto in Campania. Niente mister Williams o chicchessia, per quanto se ne può sapere; quello compiuto dal primo cittadino è un atto volto a dare lustro alla città, e se si rivelasse un bluff come la fantomatica trattativa arabo-inglese, raccontata come una favola da mille e una notte fino a che il re persiano ha chiesto alla Sherazade di turno di arrivare dritta ad un finale che non c’era, la credibilità del sindaco colerebbe a picco dopo solo un mese dal suo insediamento. L’unica informazione certa, secondo le parole di Iavazzi e la conferma del primo cittadino, è che la cessione delle quote sarà confermata la prossima settimana, confermando l’identità degli investitori.

Remer Treviglio vs Tezenis Verona, ventitresima giornata, LNP A2 Est, Rice, Turel

Remer Treviglio vs Tezenis Verona, ventitresima giornata, LNP A2 Est, Rice, Turel

Solo dopo questo passaggio di consegne si potrà pensare al mercato in entrata per puntare, secondo le parole dello stesso Marino, ad un nuovo corso della Juve. Per adesso i nomi finora vagliati provengono dal piano di sotto: parliamo di Andrea Casella, ala in uscita da Omegna, e la guardia USA Rayvonte Rice, che dopo la carriera universitaria tra Drake e Illinois ha speso il suo anno da rookie a Verona. Il ventiseienne italiano, apparso in massima serie a Cantù e Varese, potrebbe ricoprire il ruolo di tiratore sugli scarichi (37% dall’arco tra stagione regolare e playoff alla Paffoni, mentre supera il 50% da due punti), occupando lo spot di Andrea Ghiacci, ormai verso l’Urania Milano in B, e ampliando dunque la colonia italiana già composta da Marco Giuri e Daniele Cinciarini. Il Cincia diventerebbe il backup adatto per Rice, guardia possente (106 chili spalmati su 196 centimetri) capace di attaccare molto bene il ferro e di non risentire dei contatti avversari. Il suo buon atletismo lo ha contraddistinto come un potenziale difensore di prima fascia sulle linee di passaggio, ma il suo tiro da fuori è un po’ altalenante (32% in stagione con quasi sei tentativi per gara). Bisognerà lottare con Pistoia per tesserare il primo USA; se così fosse, Rice verrebbe affiancato sul perimetro da Viktor Gaddefors, uomo d’ordine che ha letteralmente conquistato Sandro Dell’Agnello con la sua etica del lavoro e uno spirito combattivo mai domo; con lui in campo il coach toscano potrà rimettere in piedi quel sistema difensivo che ha imposto la Juve come la seconda miglior difesa del campionato per due terzi di stagione. Per gli altri stranieri, tra cui uscirà il leader dei bianconeri, bisognerà attendere l’entità del budget che verrà stanziato per la Juve, ma se le premesse di Marino e Iavazzi venissero rispettate, bisognerà prepararsi ad una estate interessante.