Hrvoje Peric ( Foto Alessandro Montanari 2015 )

La Reyer Venezia deve ringraziare Caserta per la quarta vittoria consecutiva. La gara con la Pasta Reggia è giocata male per larghi tratti, con brutte percentuali merito della difesa bianconera, ma alla fine i lagunari si prendono lo scalpo campano per 61-58 in un ultimo, pazzo minuto dove i padroni di casa si sono letteralmente suicidati con la possibilità di tornare alla vittoria in mano. È un antisportivo di Bostic a 15’’ da termine a regalare il successo alla Umana, sotto per almeno 38 minuti; ma alla fine il risultato che conta è quello della sirena finale. Venezia dunque esulta e continua la corsa al secondo posto, Caserta affonda per la sesta volta consecutiva: non è bastata la trasformazione da squadra offensiva a difensiva per tornare al successo. La mancanza di un playmaker dopo l’addio di Sosa si fa sentire parecchio.

Venezia vuole subito imprimere il ritmo della partita. Stone accende gli animi con una tripla dall’angolo e Ortner lo segue a ruota per il 5-0, ma è l’unica fiammata lagunare. Caserta, dopo un inizio pigro, registra la difesa mandando in confusione prolungata gli avversari e riesce ad ottenere buoni tiri nel pitturato. Sono i lunghi casertani a suonare la carica, con Watt, Diawara ed un gioco da tre punti di Putney che mettono a segno un break di 11-0 per i padroni di casa al 6’. Peric interrompe il digiuno, ma è un episodio: la Reyer non riesce ad essere incisiva in attacco, trovando solo delle soluzioni estemporanee in attacco; Caserta invee se la cava controllando i rimbalzi (3 offensivi nei primi 10’) e chiude in vantaggio per 21-13. Nel  secondo parziale le squadre non trovano la via del canestro per molti minuti con le difese che regnano ad oltranza. A spezzare l’equilibrio sono due triple di Josh Bostic che segnano il primo vantaggio in doppia cifra sul 27-17. La Juve vola dunque sulle ali dell’entusiasmo, riuscendo a toccare anche il +14 con un appoggio di Diawara, ma la Reyer non molla con un minibreak di 6-0 che tiene gli ospiti ancora a galla sul 33-23 dell’intervallo.

Venezia al rientro prova a giocare small ball con Peric da pivot, ma i risultati non arrivano. Quattro punti di Mitchell Watt e una tripla di  Giuri scrivono il massimo vantaggio della Juve sul 40-23, ma lì i padroni di casa staccano completamente la luce. Tiri scriteriati ed innumerevoli infrazioni danno fiducia alla squadra di De Raffaele, che prende fiducia al tiro con le triple di Bramos e McGee. Recuperando feeling con il tiro pesante, la difesa casertana allarga le maglie e lascia spazio ad Ejim ed Ortner: un rompicapo irrisolvibile per Caserta, che vede i lagunari segnare a ripetizione ribaltando l’inerzia del match con un break di 24-4, arrivato addirittura a 17—1 in 5 minuti: Venezia si ritrova in vantaggio sul 44-47 al 30’. La Juve, dopo la scoppola, riacquista carattere e rimette il naso avanti con due triple di Bostic; McGee risponde con la stessa moneta per il pari 52 in un parziale dove si segna con il contagocce. Entra in scena Mitchell Watt, che si prende in mano la partita segnando un break di 6-2 dal 36’ al 39’; poteva anche essere 7-2, ma il numero 50 fa 1/2 dalla lunetta a 49’’ dal termine, con la Juve che si ritrova in vantaggio sul 58-54. Qui succede di tutto: Bramos mette la tripla del -1, poi Caserta si suicida con Bostic che perde il pallone a centrocampo e commette antisportivo. Peric segna i liberi del sorpasso, ma Haynes compie fallo sulla rimessa susseguente. La Juve ha 15’’ per poter cercare il tiro della vittoria, ma Berisha non trova lo spiraglio giusto per il passaggio a Putney e regala di nuovo palla alla Reyer, che mette in calce la vittoria con due liberi di McGee.

Pasta Reggia Caserta – Reyer Venezia 58-61 (21-13, 33-23, 44-47)

Caserta: 13/35 da due, 7/23 da tre, 11/15 ai liberi. Watt 17, Bostic 12, Giuri 9. Assist 6 (Bostic 3), Rimbalzi 47 (Watt 11)

Venezia: 12/32 da due, 9/29 da tre, 10/14 ai liberi. McGee e Peric 10, Haynes ed Ejim 7. Assist 13 (McGee 5), Rimbalzi 32 (McGee 5)