Prosciutto Carpegna basket Pesaro – Segafredo Virtus Bologna 79-94 (17-25; 35-54; 48-70; 79-94)

Pesaro – È bastato un quarto alla Segafredo Virtus Bologna per far valere il suo modo di fare pallacanestro e prendere le distanze da una Vuelle apparsa ancora troppo poco abituata alla durezza e alla qualità necessaria per competere a questo livello. Una partita che ha poco da raccontare per quanto riguarda i padroni di casa, che dopo un inizio comunque promettente sono più e più volte andati a sbattere contro l’alto muro costruito dalle Vu-nere, che si è dimostrato troppo alto da superare. Gaines e compagni hanno messo la testa avanti già dal primo quarto, consolidato il vantaggio nel secondo e nel terzo periodo e gestito gli ultimi dieci minuti di garbage time. Le chiavi della vittoria virtussina, che ha sovrastato Pesaro in tutte le voci statistiche, sono state senza dubbio le alte percentuali da tre punti, il coinvolgimento dei lunghi, la fisicità a rimbalzo in attacco, la capacità di passarsi la palla (5 uomini in doppia cifra).

I padroni di casa incappano in una giornata storta al tiro da tre punti, con il solo Drell al giusto numero di giri per tre quarti di gara. Serata difficile per Barford, completamente ingabbiato dalla difesa delle vu-nere e anche per Chapman e Pusica, apparsi spaesati e fuori ritmo.

Cronaca – Pesaro, per la prima volta al completo dall’inizio del campionato, parte concentrata, passandosi la palla e producendo buoni momenti di basket. Chapman spreca qualcosa, forse desideroso di troppo ben fare, ma Drell fa intravedere i lampi di talento per i quali è stato scelto. La Virtus è cinica e risponde colpo su colpo con buona circolazione, appoggiandosi sui canestri di Gaines dall’arco. È un inizio positivo per i padroni di casa, ma che dura fino all’entrata in campo di Teodosic. Il talento e le visioni del serbo cambiano totalmente ritmo alla Virtus, che comincia a prendere velocità, a punire con continuità dall’arco e a farsi valere a rimbalzo d’attacco con grande continuità. Un cambio di passo importante, al quale la Vuelle cerca di porre un freno con la verve di Mussini e qualche lampo di Chapman, ma non è abbastanza. La squadra di Djordjevic scappa via nel secondo periodo in una maniera che sembra definitiva. La partita diventa molto dura e nervosa, con contatti forti, ma nemmeno questo è utile a Pesaro che ne paga di più le spese: all’intervallo il punteggio indica un impietoso 35-54.

Frank Gaines (foto Virtus Segafredo Bologna)

Il rientro in campo ha poco da raccontare, poco nel terzo periodo e nulla nel quarto. La Virtus costruisce canestri di qualità e gestisce il ritmo in attacco, Pesaro prova a reagire con qualche accelerazione ma sbatte costantemente contro la fisicità virtussina che domina sotto i tabelloni e non permette mai ai padroni di casa di sperare in qualcosa di più. Gli ultimi 10 minuti di gioco sono di puro garbage time, con Pajola, Nikolic e Cournooh a gestire e mettere minuti nelle gambe. Ai ragazzi di Perego gli ultimi dieci minuti servono solo a rimpinzare il proprio tabellino e rendere la sconfitta apparentemente meno dolorosa: Barford trova qualche canestro che inganna, Chapman finalizza qualche situazione in contropiede. Finisce 79-94.

La sala stampa

Djordjevic: “Sapendo cosa vuol dire per Pesaro questa partita ci siamo preparati bene e si è visto soprattutto all’inizio. Siamo partiti dalla difesa, costruendo anche tiri aperti, in transizione, passandoci la palla. Abbiamo sfruttato i nostri lunghi appoggiando la palla sotto con Gamble e trovando i tiratori quando la palla usciva fuori. Per 40 minuti non abbiamo mai mollato e i ragazzi stanno capendo che questa deve essere la nostra forza.”

Perego: “Non siamo contenti perché questa è una partita che sapevamo essere molto sentita. Abbiamo fatto tantissimi errori ma ci abbiamo provato. Abbiamo giocato contro una squadra più forte di noi, il nostro obiettivo è avvicinarci sempre di più a questo livello. Dobbiamo fare tesoro dei nostri errori e da domani migliorare tutti gli aspetti possibili dal punto di vista individuale e di squadra. Abbiamo sofferto su entrambi i lati del campo, soprattutto a rimbalzo in attacco. I miei giocatori si affacciano a questo livello per la prima volta, noi sappiamo di dover correre ma la Virtus ha chiuso ogni possibilità, costringendoci a perderci e a forzare uno contro cinque.”

Tabellini

Pesaro: Barford 18, Drell 16, Chapman 13; Pusica 4, Mussini 9, Miaschi 3, Eboua 2, Alessandrini, Mujakovic, Thomas 8, Totè 3, Zanotti 3.

Bologna: Gaines 19, Deri, Pajola 9, Baldi Rossi, Markovic 3, Ricci 7, Cournooh, Hunter 14, Weems 13, Nikolic 3, Teodosic 8, Gamble 18;