Le due compagini che si daranno battaglia al Palapentassuglia arrivano da situazioni psicologiche ben differenti: se Brindisi cerca di sfruttare il calendario favorevole con ben tre gare casalinghe su quattro nel mese di dicembre per incamerare punti per una eventuale partecipazione alle Final Eight di Coppa Italia di febbraio a cominciare proprio dal match odierno, Reggio Emilia cerca risposte positive dai giocatori rimasti nel roster dopo l’allontanamento di Butterfield e, soprattutto, Ledo.

A dispetto delle previsioni della vigilia Brindisi non comincia con la giusta determinazione, specialmente in difesa dove Cervi arriva un paio di volte a canestro facile e iniziano a riscaldare i polpastrelli sia De Vico che Aguilar. Otto minuti sono passati, Reggio conduce già 9-17 e Vitucci decide di strigliare i suoi per due minuti a gioco fermo perché ciò che ha visto in campo non lo ha convinto nemmeno un po’. Il piglio al rientro sul parquet, complice l’entrata di Moraschini che segnerà il primo canestro, è quello giusto e a cavallo dei primi due quarti c’è un parziale di 10-0 per il contro-sorpasso al 19-17.

Reggio ad inizio di secondo quarto comincia a soffrire una Brindisi che comincia a rendersi conto della alta posta in palio e dopo 15 minuti Brindisi conduce di 5 punti sul 27-22 sancito da un canestro del subentrato Wojciechowski, ma a questo punto la Happy Casa si fa prendere troppo dalla fretta di chiudere la contesa e velocizza eccessivamente le transizioni offensive senza ottenere alcun risultato in termine di punteggio, e anzi facendo risvegliare dal torpore la Grissin Bon che con Gaspardo e con 5 punti in fila di un Aguilar in grande spolvero contro-sorpassa sul 27-29. Il tabellone a fine quarto segnerà 31-34 per Reggio, con Brindisi capace di mandare a referto praticamente tutti gli atleti messi in campo ad eccezione di Zanelli e con Reggio che ne ha circa la metà ma regge benissimo per merito di un Aguilar contro cui Chappell sembra non potere fare nulla.

Se si volesse descrivere  il terzo quarto, si potrebbe ben dire che tutte e due le squadre stiano giocando non per esaltarsi ma per distruggere il gioco altrui. Dalla baruffa spuntano prima Cervi e Brown che fanno la voce grossa nei loro pitturati ( e i loro 3 falli sono proprio “ferite di guerra” di questa bella lotta), ma poi l’uomo solo al comando Aguilar continua ad accumulare punti su punti e a 10’ dalla fine sono già 22 dei 29 totali, e Reggio ancora conduce 47-51.

Sul principio di quarto quarto Vitucci prova un quintetto assai atipico, concedendo minuti sia a Zanelli che a Rush (molto più utilizzato di un Gaffney oltremodo sottotono, e velatamente criticato anche dal presidente Marino a fine incontro) e la cosa pare funzionare perché Brindisi è capace di raggiungere il massimo vantaggio sul 62-56, ma a questo punto Cagnardi schiera per l’ennesima volta la difesa a zona che tanto ha fatto patire Brindisi in una serata neanche tanto prolifica nel tiro da 3 (solo 7/30 totali per un poco lusinghiero 23%) e sarà la mossa decisiva: parziale finale di 5-19 e Reggio Emilia conquista una vittoria importantissima per abbandonare la scottante ultima posizione ora appannaggio della sola Trento e lasciando nello sconforto i pochi tifosi che ancora non avevano abbandonato il palazzetto anzitempo.

Buon inizio per Gaffney, e poi…(Norberto Maccagno)

Non guardando le statistiche si potrebbe pensare che Reggio abbia vinto solo per via dei 29 punti di Aguilar, ma poi si può osservare come in valutazione ha prevalso 82 a 69 e ha tirato a canestro quindici volte in meno ma segnando otto punti in più di Brindisi. Come anche sottolineato da coach Vitucci nella conferenza stampa in calce, Brindisi deve tornare umile e pensare prima a salvarsi prima di porsi qualsivoglia altro traguardo. Inoltre, a più di un quarto di campionato passato, le squadre avversarie potrebbero iniziare-e Reggio ne è stata la prova- a studiare e prendere le contromisure su una squadra che nonostante tutto è una delle sorprese di questo inizio di regular season.

Le conferenza stampa

Coach Cagnardi

Coach Vitucci