Varese+SponsorVARESE – All’andata fu un massacro. Perpetrato per tutti i quaranta minuti, con 31 punti al saldo finale sul groppone e la sensazione, diffusa, di aver subito una lezione destinata a restare nella storia minima di questa stagione. Sono passati quattro mesi e la forbice tra le due squadre si è forse ancor più allargata, quantomeno in termini di entusiasmo laddove Sassari si è scoperta finalmente vincente e protagonista – dopo anni di sole pacche sulle spalle per il bel gioco – mentre Varese è rimasta nel guado di un’annata che non si schioda dal grado della comprimarietà. Sarà necessaria dunque una prova maiuscola da parte dei ragazzi di Frates per ribaltare un pronostico che pende pesantemente nella metà isolana,  prova che può essere nelle corde dei prealpini, spesso capaci di dare segni di vita nei momenti più impensabili in un’annata piena di ombre. Per darsi delle chances sul campo, Varese dovrà in primis non avere cali di concentrazione, quei blackout che sono costati tanti punti in classifica (gli ultimi ad Avellino) perché sempre puniti dagli avversari di turno con parziali impossibili da recuperare nonostante gli sforzi. Contro una squadra sparagnina come quella di Meo Sacchetti, Varese dovrà poi opporre la stessa efficacia nelle percentuali di tiro, unica vera arma nelle corde di questo collettivo che, quando tira male, non vince. Mai. Sotto le plance, il confronto appare impari, non solo per la solidità ed efficacia dei vari Gordon, Eze, Vannuzzo e Green (con quest’ultimo schierato spesso da “5” in quintetti atipici che sanno essere assai “fastidiosi”), ma anche perché la Cimberio potrà opporre il solo ex di turno, Johnson, alla batteria di lunghi isolana: Marko Scekic sarà infatti indisponibile causa febbre alta da una settimana. Si spera pertanto nel pieno recupero di Polonara, dopo la scavigliata della scorsa settimana, continuando ad attendere il Godot varesino versione 2013/2014, Dusan Sakota.

Sassari+SponsorSASSARI – E’ una Dinamo Banco di Sardegna Sassari galvanizzata quella che domani scenderà in campo al PalaWhirlpool di Varese: reduci dalla vittoria contro  Cremona e dalla qualificazioni alle Eight Finals di EuroCup l’umore dei sardi è comprensibilmente alle stelle. “Non temiamo di patire le scorie mentali delle scorse partite” ha precisato coach Meo Sacchetti nell’usuale conferenza prepartita “effettivamente una vittoria come quella di mercoledì su Bamberg, sotto l’aspetto emotivo, potrebbe anche pesare ma è anche vero che certi successi ti caricano e ti fanno sentire meno la fatica”. Varese dal canto suo è una squadra ben diversa da quella incontrata all’andata “hanno Polonara che sa fare canestro da fuori e gioca a tutto campo, con l’innesto di Banks e Johnson ha cambiato tanto” analizza Sacchetti “E’ una squadra che se riesce ad entrare in gas con i suoi giocatori diventa pericolosa“. Il solito monito sacchettiano riguarda dunque l’approccio mentale dei suoi ragazzi alla partita: lui sa bene quanto il PalaWhirlpool possa essere ostico, e la sfida con  Varese ha sempre un quid in più per lui visti i suoi trascorsi da giocatore. Domani farà il suo esordio in maglia biancoblù Benjamin Eze, tesserato negli scorsi giorni dalla società, mentre ex della serata (oltre al Meo isolano) sarà Linton Johnson. Prima dell’inizio della partita verrà consegnato a Drake Diener (domattina l’intervista esclusiva a Dailybasket, QUI) dalla Micro,  un’associazione che si cura di sensibilizzazione sulle malattie infiammatorie croniche intestinali, un riconoscimento per la sua testimonianza. Drake infatti ha combattuto e vinto il Morbo di Chron tornando a giocare nel 2007, esempio vivente di come la malattia si possa affrontare e una vita normale e vincente sia possibile. Palla a due alle 16:30.

(da Sassari, Valentina Sanna)