Bucchi: “ Una partita che volevamo fortemente vincere dopo la sconfitta interna. L’approccio è stato buono, abbiamo iniziato molto forte nel primo tempo. Abbiamo giocato bene contro la zona e contro la uomo per tutta la partita. Alla fine Pesaro ci ha messo le mani addosso ma sapevamo delle extra motivazioni che potevano avere. Era una partita pericolosa e questi due punti sono importantissimi per il nostro cammino.
Le nostre percentuali? una questione mentale: oggi eravamo molto pronti ad una gara molto dura. La percentuale al tiro è figlia anche della nostra grande difesa del primo tempo. Per trenta minuti abbiamo giocato bene e la percentuale è stata alta perché la testa dei ragazzi era più concentrata. Certo, abbiamo mosso la palla bene e questo ci ha aiutato.
Turner? sempre partito in quintetto, non potevo oggi toglierli la soddisfazione oggi a casa sua. E’ un giocatore giovane che deve crescere e capire il suo adeguamento con giocatori che possono essere come lui. Oggi non è più la prima punta della squadra e deve cominciare a giocare con questi, sapersi gestire nelle scelte e non fare errori difensivi. E su questo, sta migliorando.Chiudo facendo i complimenti ai ragazzi e ai tifosi che ci hanno seguito.”

Paolini: “Voglio aprire ringraziando il pubblico per quanto fatto durante i 40 minuti. Siamo noi che dobbiamo obbligare il pubblico ad incitarci e a darci fiducia e loro ci hanno sostenuto stando con noi fino alla fine. Il nostro attacco non è stato così fluido come i 93 punti potrebbero far pensare: troppe volte abbiamo forzato, provocando contropiedi che ogni volta ci hanno punito. Dobbiamo lavorare su questo per dare più fluidità e coinvolgere tutti e cinque i giocatori in campo. Troppe volte non abbiamo creato tiri ed esagerato uno contro cinque. Solo così possiamo avere tiri bilanciati, possibilità offensive e alternative efficaci. Abbiamo provato tanto a cambiare le carte in tavola, loro facevano canestro quasi sempre, ma è anche vero che in attacco abbiamo forzato troppi tiri dando continuità a Brindisi. Ognuno di noi deve fare un passettino indietro per far salire di tono la squadra, lavorare sulle nostre debolezze e limarle per far risaltare le qualità.
Chris? Aveva voglia di tirare fuori la squadra da questa situazione. Qualche errore che posso capire e che sono quelli che ha fatto in attacco. Se avessimo gestito meglio i minuti offensivi avremmo avuto un altra qualità.
Caserta? penso a noi e non ai risultati degli altri. Andando avanti le cose vanno parallelamente ma ora voglio solo lavorare sulla nostra squadra, su quanto fatto bene e meno bene.”