Consultinvest Pesaro.

Fields – 7. Bucchi lo tiene in campo per tanti minuti, e l’esterno mette in campo una partita concreta, anche se non estremamente precisa (7/16 dal campo). Beffato in più di un’occasione dal ferro nel tiro dalla lunga, fa davvero male quando attacca il canestro. Nel momento di massima inerzia per Brescia, risponde presente, segnando i sei punti di fila che riallontanano le paure.

Gazzotti – n.g. Solo 4 minuti in campo per il capitano, ed un solo tiro sbagliato, a rimbalzo in attacco.

Thorton – 6. Ha un primo passo davvero di primissimo livello. Nonostante questo, si perde nelle pieghe della partita. Dopo un inizio concreto, con iniziative personali che mostrano le sue qualità offensive, scompare. Da l’impressione di doversi ancora ambientare.

Jasaitis – 6. Parte in quintetto, apre la partita con un bel jumper dalla media e si rende discreto protagonista nel primo periodo. Poi appare e scompare.

Ceron – 7. Apparso cresciuto e concreto alla prima uscita stagionale. Marco gioca tanto, rimane in controllo, rinuncia a qualche tiro per costruirne uno migliore e difende, in un bel duello con Moss. Che sia l’anno della consacrazione?

Jones – 7.5. Impressiona per la gamma di possibilità offensive che ha. Movimenti spalle a canestro, un primo passo e una proprietà di palleggio ottime per le sue dimensioni e una grande mano dalla distanza. Atteso a test più probanti, chiude la sua partita con 19 punti, 11 rimbalzi e 21 di valutazione.

Fabrizio Stefanini 2016

Fabrizio Stefanini 2016

Nnoko – 7. Giocatore di un’energia straripante. Atleticamente parlando è di un altro livello. Acerbo a livello di movimenti in post, quando è in campo si sente, sia perché nei pressi del ferro è difficile fare canestro, sia perchè non esiste un singolo pallone che non vada a toccare. Limitato dai falli e dalla sua eccessiva buona volontà, chiuderà con 6 punti e 19 rimbalzi.

Zavackas – 6. Solido, lottatore, ma apparso un po’ troppo titubante. 5 punti in 15 minuti, senza brillare, ma anche senza demeritare.

Harrow – 7. Piccolo e gracile, si, ma estremamente talentuoso. L’unico play puro della squadra, incanta tutto l’Adriatic Arena con le sue scorribande in mezzo all’area e i giochi di prestigio con il pallone, che scompare spesso dalle sue mani (e dagli occhi degli avversari) per depositarsi nel canestro. Chiuderà con 10 punti e 4 assist.

Germani Basket Brescia.

Moore – 5.5. Passa inosservato per gran parte della partita. Si risveglia nel secondo tempo, ma quando ormai è tardi. Alla fine gli 11 punti, i 7 rimbalzi e un canestro importante per provare a rientrare, gli valgono comunque la sufficienza.

Moss – 5. Segna 8 punti, tutti nel quarto periodo, quando la partita è già abbondantemente ipotecata a favore di Pesaro. Soffre per tutto il tempo la trappola preparata da Bucchi, senza riuscire a coinvolgere i compagni.

Landry – 5.5. La squadra costruisce per lui buoni tiri, che però non finiscono a canestro, permettendo a Pesaro di rimanere chiusa in area. Chiuderà con 15 punti, ma frutto di un 5/17 dal campo.

Passera – n.g. 3 minuti, un fallo.

Bushati – 5. Gioca 11 minuti, di sola difesa. Cerca di limitare gli esterni pesaresi, riuscendoci solo a corrente alternata.

Berggren – 6. Lotta come può contro i due lunghi pesaresi, chiudendo con dignità. 9 punti e 11 rimbalzi per una gara senza sbavature.

Cittadini – 4.5. Il capitano di Brescia gioca 8 minuti, ma non è più quello che calcava la Seria A con la Fortitudo. La grande esperienza non basta, contro l’atletismo e la potenza fisica dei lunghi pesaresi.

Vitali M – 5. Parte in difficoltà, con due falli immediati. Qualche lampo di talento da guardia pura, ma non riesce ad incidere e ad entrare in partita.

Fabrizio Stefanini 2016

Fabrizio Stefanini 2016.

Vitali L – 6.5. Fatica a sfruttare il suo fisico sul piccolo Harrow e anche su Thorton. Nonostante questo, gioca una gara di sostanza, dove punisce ogni errore della difesa in maniera sistematica: 15 punti, 6/11 dal campo, 5 rimbalzi e 7 assist. Gridano vendetta le 5 perse.

Bruttini – n.g. 3 minuti in campo.