Moretti: “E’ stata una partita con tutta la tensione che ci si aspettava, soprattutto all’inizio. Poi ci siamo sbloccati. Abbiamo giocato i primi venti minuti bene in attacco, ma con troppa superficialità difensiva in tutti i 24 secondi. Ricordo almeno 8 situazioni in cui da un possibile recupero abbiamo concesso canestri facili, dando fiducia ai nostri avversari. Dopo l’intervallo abbiamo difeso molto meglio e abbiamo preso in importante vantaggio che sarebbe stato decisivo se non avessimo subìto la fisicità di Pesaro che ha dato tutto quello che aveva. Poi si è giocato sul filo dell’equilibrio. E noi siamo stati bravi a gestire nel finale due possessi offensivi che poi ci hanno permesso l’allungo definitivo. Quando non avevamo il centro l’idea era quella di attaccare con il pick and pop per trovare soluzioni dirette o ribaltare e ci siamo riusciti. Abbiamo avuto poco contributo da troppi giocatori importanti e nonostante questo abbiamo avuto una importante pericolosità diffusa.”

“La partita di Easley? È’ un ragazzo sensibile e capisce le cose prima che gli vengano dette. In ogni caso in serie A non puoi permetterti questo atteggiamento.  Se c’è tonnara devi adeguarti al metro e agire di conseguenza.”

Paolini: “Purtroppo abbiamo perso. Ma se devo fare qualche appunto alla squadra non ne ho, salvo due o tre situazioni sul pick and pop di Amoroso in cui abbiamo concesso troppo. Il resoconto delle ultime tre partite è di una squadra che ha sempre lottato e ha messo il cuore in campo. E se la squadra è questa anche all’ultima giornata, è così sono sicuro che sarà, conquisteremo insieme la tanto agognata salvezza. La squadra ha giocato dando tutto e anche dal punto di vista tecnico ha cercato di lavorare bene. Semplicemente, a volte bisogna dire che gli altri sono più forti, o più esperti, ma noi abbiamo lottato. Quello che posso e devo recriminare è che stiamo pagando oggi un approccio deficitario di tempo fa, con Cremona e per mezza partita contro Avellino. E lo stiamo pagando.  Ma se noi giochiamo così, cosa avremmo potuto fare di più?”

“Uno contro tutti? Non ne ho visto tanti, se non alla fine dove ogni giocatore,pur sbagliando, vuole risolverla da solo. Mi sembra che la palla abbia girato, nell’arco dei 37 minuti, ma riguarderò la partita.”

“Mancato contributo di alcuni giocatori? Noi abbiamo una squadra e io la difenderò sempre e comunque. Per Wally oggi era una partita difficile, per marcare i giocatori più piccoli e veloci di lui. Per quanto riguarda Anthony penso che il problema sia una mancanza di autostima. Abbiamo provato a dargli fiducia facendolo partire in quintetto. È in un momento no ma abbiamo bisogno di lui e contiamo di recuperarlo per la partita con Cantù  e quella con Caserta. quello che importa per me è è il cuore e la voglia. E lui ne ha, anche se è in un brutto momento. Dobbiamo aiutarlo. Se siamo una squadra di vede anche in questo.”

Ario Costa: “Innanzitutto voglio dire che non è morto nessuno. Non voglio vedere facce da funerale. Abbiamo un punto di vantaggio e Caserta viene a giocare qui da noi. Dobbiamo essere carichi e pronti. Sono due anni che aspetto di salvarmi all’ultima in casa e penso che sarà così anche quest’anno. Il dieci maggio sarà la partita della stagione e la giocheremo. Abbiamo dei difetti, chiaro, ma siamo questi e la squadra lavora. Ci siamo sempre detti dall’inizio che saremmo stati in difficoltà è così è perché Pistoia ha due giocatori più esperti dei nostro. E tutto sommato siamo ancora qui a giocarci un altra stagione. Ben venga. Ce la giocheremo.Il Coni data la sentenza il 5 maggio? Vorrà dire che vinceremo di otto con Caserta. Io sarò l’ultimo degli illusi ma credo nelle leggi, nelle regole e nella giustizia sportiva.  Altrimenti non avrebbe senso niente.”

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Sappiamo che quella sarà la partita fondamentale. La squadra sta lavorando bene. E in partita dimostra di avere una discreta personalità.