Ferdinando Minucci, che un tempo sorrideva molto più spesso

L’IMPERO SENESE AL TRAMONTO. I FINANZIERI HANNO UN CHE DI BARBARICO..

Prima regola: emettere sentenze su indagini in corso è azzardato, non siamo persone che ricevono verbali e documenti sottobanco. Seconda regola: sentiamo parlare da anni di ingaggi pagati in nero, tante chiacchiere ma nessuna prova concreta. Significa che l’operazione Time Out della Guardia di Finanza senese, ai danni della Mps, non abbia fondamento alcuno? No. Diciamo che occorre pazientare. Noi ci limitiamo ad osservare, soprattutto due cose: che si parla di una prassi consolidata da almeno sei anni, tempo inusuale per un’indagine. Perchè, proprio adesso? Forse perché l’impero di Minucci e di Siena scricchiola, come dichiarato durante la conferenza stampa di fine anno? Quando il più grande impero della storia si è avviato al tramonto, le ondate barbariche l’hanno seppellito per sempre. In questo, l’operazione della Gdf- sotto il profilo storico e simbolico- ha un che di barbarico. Ma adesso lasciamo lavorare con serenità gli inquirenti. Anche se il piano simbolico, in questa vicenda,  è tutt’altro che secondario.

MILANO E LA LEADERSHIP DA RITROVARE

Il martedì horribilis di Milano lascia molti dubbi, circa il doloroso travaglio della società di Livio Proli. Dopo il ritiro punitivo di Cernusco, avevamo scommesso su una reazione d’orgoglio e  una larga vittoria contro Kaunas. Ci eravamo sbagliati, di brutto. Forse perché abbiamo sottostimato la carenza evidente di una leadership, che continua ad emergere in  maniera chiara. Basterà il ritorno di Bremer, imbolsito dopo la parentesi sul Bosforo, ma che lo scorso anno dimostrò di possedere tanti attributi? La risposta, forse, è nel potenziale nuovo asse tecnico-mentale Langford/Bremer. Cui Bourousis, il talento enigmatico, può dare un aiuto determinante. Peccato che domenica, al Forum, arrivi la squadra peggiore da affrontare per Milano: quella col vento in poppa a livello societario, con un granitico spirito di squadra, più leadership che si ritrovano accomunate da un obiettivo, un pubblico in visibilio. Questa volta ci asteniamo da ogni pronostico..

JR Bremer: leadership vo cercando..

I BABY TALENTI PIU’ GALLO, BELI, MAGO E MAGARI DIENER? SARANNO NOTTI MAGICHE, ALLORA..

Se alla nidiata di giovani talenti azzurri che domenica hanno piegato gli stranieri (Moraschini, i due Gentile, Melli, De Nicolao) aggiungiamo Gigi Datome, il trio delle star Nba e magari un Travis Diener naturalizzato, in cabina di regia, allora potremo veramente toglierci grandi soddisfazioni, all’Europeo 2013 in Slovenia. Siete pronti, alle Notti Magiche delCesto?

CHE BELLO SPETTACOLO, MYERS E RIVA CHE ACCENDONO L’ENTUSIASMO

Non ci eravamo sbagliati, almeno su quello. Lo spettacolo offerto da Nembo Kid Riva e  Carlton Myers che tornano a vestire calzoncini e maglietta, all’All Star di Biella, ha acceso l’entusiasmo del pubblico di Biella.  Soprattutto dei più giovani. Operazione riuscita: bravissimi, gli organizzatori.

CANTUCKY E LA RELATIVITA’ DEL TEMPO

La piccola  e orgogliosa Cantucky c’ha fatto il callo, alle lunghe attese. Venticinque anni e oltre per un palazzetto, che adesso slitta ancora; un mese e mezzo abbondante senza il nuovo playmaker. Ma quel che conta è che l’alberol, al limite, vacilla. Ma non crolla. Ciò detto, confidiamo che almeno una delle due ‘novelas’ di foggia sudamericana si risolva a breve. Sarà un bel regalo, peri tifosi canturini..

Il grande Maestro Aldo Giordani: un libro per lui, ma anche critiche fuori da ogni logica

IL PAGELLONE DI COSA SUCCEDE A BASKET CITY

10 a Carlton Myers, vincente nella gara del tiro da 3, ma soprattutto il campione che regala il trofeo ai bellissimi ragazzi di San Patrignano. Che hanno cuore, coraggio, orgoglio e voglia di rialzarsi dopo essere caduti, più e più volte: che bella lezione, per il basket..

9 a Luca Chiabotti e Flavio Tranquillo, che per Natale ci hanno regalato un libro IM-PER-DI-BI-LE da riporre sotto l’albero, scartare e leggere con avidità: Quando il basket era il Jordan, dedicato al maestro Aldo Giordani. Leggeremo compulsivamente, e  ve ne parleremo

0 a chi, su un sito concorrente che peraltro chi scrive segue e apprezza, ha scritto cose indicibili, sul Jordan. Che tristezza e che pena, giudicare quel che non s’è mai capito.

8 ai giovani azzurri, Moraschini-Gentile-Melli-De Nicolao, che hanno dimostrato di essere solide certezze, non solo prospetti interessanti ma ancora acerbi. Una polizza, sul futuro del nostro basket.

5 alla selezione stranieri dell’All Star, ma siamo in vena di regali e poteva essere un 4. Una volta c’erano Kicanovic, Dalipagic, M.R. Richardson, JB Carroll, Bruce Flowers… Quanto meno, cercate di essere all’altezza non  di quella smisurata grandezza, ma di quella storia almeno sì..

4 a Richard Hendrix, che ha preso la parentesi milanese come una vacanza. Ma dov’è finito il baldo e dinamico lungo del Maccabi scorsa stagione??

4 a Giorgi Shermadini, fuggito proditoriamente da Cantucky dopo essere stato allettato con ricche offerte, e ora  divenuto pedina di scambio,  in quanto non più così gradito ed appetito. Un altro anno, tra le mura amiche del Pianella, e forse non sarebbe  finita così

Carlon Myers, campione dentro ma soprattutto fuori dal campo

PER QUESTA SETTIMANA E’ TUTTO.. ANCHE SUL PIANETA DI BASKET CITY STA PER ARRIVARE IL NATALE..

TANTI AUGURI!

Fabrizio Provera