(Foto di Savino Paolella 2012)

Rondo spinge su Gentile (Foto S. Paolella 2012)

Per cominciare una doverosa premessa: grazie a tutti quanti ci hanno letto, supportato e incoraggiato. Cercheremo di essere sempre all’altezza delle vostre attese..

Long live DailyBasket, e ora buona lettura!

F.P.

Un’immagine vintage di Nando Gentile

 L’URLO DEI 1000 DI TREVISO

Mille spettatori per una partita del campionato di promozione, forse la più vista della storia italiana. E’ successo a Treviso, per l’esordio societario del team che ha ereditato i fasti della gloriosa Benetton e e del sodalizio trevigiano. Che, nonostante fosse riuscito a raccogliere una cifra oscillante attorno ai 2 milioni e 800mila euro (fonte, molto autorevole, un collega del Gazzettino che segue le vicende di Treviso da oltre 15 anni), come tutti sanno si è vista negare la permanenza nella massima serie. Ma vedere che l’amore per il basket pulsa ancora, da quelle parti, è un segnale straordinario. Siamo tutti trevigiani!

MAMMA LI TURCHI!

Sarà stata un’esibizione, coach Rivers avrà anche risparmiato i suoi assi per l’ultimo quarto, sarà stata insomma relativa ma la vittoria del Fenerbahce contro i Celtics è un chiaro messaggio alle maggiorenti di Eurolega: la squadra di Simone Pianigiani c’è, eccome se c’è. E va ben oltre le funamboliche penetrazioni di folletto McCalebb, la forma superlativa di Sato e l’eleganza del principe David Andersen spalle a canestro; la pattuglia turca, di giovani e meno giovani, sommata al roster da favola consegnato al tecnico senese fa del Fenerbahce una pretendente alle Final Four della massima competizione europea. E la mano di Pianigiani, in neppure un mese, già si vede. Eccome, se si vede..

 CHE FASCINO, LE SCARPETTE ROSSE…

Ottima scelta quella di rispolverare le gloriose scarpette rosse ai piedi dell’Armani2012-2013. Scelta felice da molti punti di vista: commerciale, d’immagine e di marketing complessivo. Ma anche perché si punta a rievocare lo spirito immortale di un’epopea, di una saga che ci dice tantissimo del perché la pallacanestro ha fatto innamorare intere generazioni. Dopodiché, leggendo il bravissimo Alberto Figliolia e i ricordi di Art Kenney e Iellini, ogni tanto sarebbe il caso che qualche giocatore di Milano se le levasse, quelle gloriose scarpette rosse. Perché non sempre all’altezza di cotanta gloria.

 IMBRO’ E IL RICORDO DI UN GRANDE SCUGNIZZO

Una delle prime partite cui assistemmo, nel 1983, fu quella tra Cantù e Caserta. Nango Gentile, allora 16enne, trascinò i casertani ad espugnare il Pianella con una prestazione straordinaria, tanto più al cospetto di un mostro sacro come Pierluigi Marzorati. Matteo Imbrò, dopo le prime partite di Bologna, ha destato ottime impressioni. Anche  a noi, ovviamente, e soprattutto per la spavalderia mista a talento che già dimostra a soli 18 anni. Certo, servirà tempo per trasformare questo spirito da scugnizzo in leadership, carisma e sapienza tattica. Ma le premesse sono ottime. Intanto consigliamo a Imbrò di visionarsi tanti bei videotape del Nando di Caserta, che a tutti- tifosi ed avversari- ha sempre suscitato sincera ammirazione. Che a Caserta divenne, giustamente, anche devozione.

 TRA SKY, RAI E SPORTITALIA

Tre anni di Eurolega su Sportitalia, e molti tifosi saranno giustamente contenti; 100 partite in visione solo quest’anno, comprese tutte quelle di Mps, Armani e Cantucky. Accordo raggiunto in extremis, ma tant’è. Dopo aver visto Armani-Celtics su Sky col commento del Duetto delle Meraviglie Tranquillo-Buffa (peraltro anch’essi in fase di preparazione, e tutt’altro che al 100%), gli approfondimenti tecnici durante il match e la copertura del campo con Pietro Colnago, Claudia Angiolini, Mamoli e Pessina fateci rimpiangere il fatto che l’Eurolega non sarà trasmessa dal canale di Murdoch. Con tutto il rispetto per The Coach Dan Peterson, che ha convertito le masse all’amore per il basket tanti lustri fa e a cui andrà sempre la nostra sincera deferenza, e per Niccolò Trigari. Quando poi assistiamo a Virtus-Chebolletta su Rai Sport, e vediamo incoronato Mvp il nostro Pietro Aradori anziché uragano Tyus, il rammarico non fa che aumentare..

IL PAGELLONE DI COSA SUCCEDE A BASKET CITY

10 a Rajon Rondo, perché dopo le magie andate in scena domenica sul parquet del Forum siamo certi, stracerti, che da qualche parte d’Italia un bambino- rimasto affascinato dalle magie di questo Profeta, mandato dal professor James Naismith sulla terra per convertire i profani più incalliti- si sarà messo a giocare su un campetto dimenticato, senza retina e con un pallone rammendato. Ma nei suoi occhi si sarà accesa la fiamma dell’amore per il basket, e tanto basta perché quel bambino- un giorno- diventi un grande giocatore.

 9 ad Alex Tyus, che in sei gare ufficiali sta tirando col 90%, catturando rimbalzi ad altezza-tetto-dei palazzi e violando le più elementari norme contenute nella legge di gravità. Voto da condividere con Bruno Arrigoni, di cui gli Eagles canturini proporranno vita eterna mediante costruzione di una statua a grandezza naturale fuori dal Pianella. Ma sarà umano o un inviato dal pianeta Marte???

 8 a Varese e a Cecco Vescovi, che sfondano il tetto dei 2.500 abbonati e coinvolgono nuovi sponsor nel progetto del Consorzio. Voto da estendere al Polonara che di nome fa Achille, e mica per caso. E che dimostra come calpestare il parquet e i luoghi dove sono passati Bob Morse, Charlie Yelverton e Dino Meneghin- come ripetiamo spesso- ti insegna che non sei lì per caso, e devi essere all’altezza di quella storia.

 7.5 a Luca Orthmann, ad di Cantù, che dopo aver vinto la scommessa del Pala Desio, riempito con 6.200 tifosi lontano dal Pianella, trova anche un nuovo sponsor per la società di Anna Cremascoli.

 2 allo sponsor di grido che non è arrivato nonostante lo straordinario lavoro della società canturina, e lo diciamo con tutto il rispetto di Chebolletta, azienda di Fano, che ci auguriamo cambi radicalmente e in meglio il mercato italiano dell’energia. Però ci saremmo aspettati nomi un po’ più altisonanti.

 7 ad Alvin Young e Denis Marconato, che nell’inizio tremolante di Venezia dimostrano che a 37 anni l’impegno, la costanza e la serietà ti garantiscono piena integrità fisica, sapienza cestistica e anche pericolosità offensiva nel caso della guardia. Un bell’esempio per il resto della banda Mazzon, ancora da registrare in tutti i suoi meccanismi. Suggeriamo di mettere a stecchetto Williams, pur capendo che Spritz e Sarde in Saor- specie in laguna- sono tentazioni forti.

  7 di incoraggiamento a Reggio Emilia, la neo promossa ancora a zero punti ma che tiene testa a Siena e a Venezia in trasferta. Forza ragazzi, qualche tortellino rinforzante in più e arriverete alla prima vittoria!

 6/7 all’Eurolega, che dopo il nostro lamento di settimana scorsa, e l’evidenza del fatto che far giocare Milano e Cantù lo stesso giorno e la stessa  era una boiata pazzesca (fantozzianamente parlando), ha deciso di anticipare Cantucky-Lubiana a giovedì. Alzeremo il voto se simili errori saranno evitati anche nel resto della stagione…

5 al pubblico mancante domenica a Roma. E’ pur vero che ogni giorno radio e televisioni, nella Capitale, bombardano di notizie su Zeman, De Rossi, Totti e sul numero preciso di volte in cui la squadra va al bagno durante gli allenamenti a Trigoria. Ma lo sforzo di Toti, di Calvani, il grande cuore di Gigi Datome valgono un po’ di affetto in più. Coraggio tifosi, tutti al Palatiziano a sostenere la Virtus!