Lo sappiamo, manchiamo da un po’.. Ma noi siamo così, zingari. Tanto quanto lo erano i Sassaroli, i Mascetti, i Melandri, i Perozzi.. Passiamo, non sempre. Ma quando lo facciamo, non passiamo inosservati.. Buona lettura

DEDICATO AI NOSTRI IMITATORI

Mentre ci sollazzavamo al freddo dell’inverno, abbiamo visto spuntare due, tre rubrichine mooooolto simili a questa, qua e là per il web. Ci fa piacere. Abbiate però almeno l’accortezza di dichiarare la fonte:noi lo facemmo da subito, dicendo di essere discendenti di una rubrica curata da Oscar Eleni circa 27 anni fa, a Telelombardia, assieme a Tullio Lauro, in un programma serale cui partecipavano i Pedrazzi, i Cappellari, i Bulgheroni.. E ovviamente siamo tutti figli di Aldo Giordani, il Jordan. Punto. Se lo faceste anche voi, sareste quanto meno corretti. Non originali, vabbè, ma corretti

MILANO E IL PRIMATO DIMEZZATO

Inarrestabile (o quasi) in Italia, scazonte in Europa. E’ il destino dell’EA7, che vive come il Visconte di calviniana memoria. C’è ancora tempo per invertire il trend. Perché adesso il bicchiere è pieno solo a metà

(Foto Savino Paolella 2014)

Nella buona e nella cattiva sorte… (Foto Savino Paolella 2014)

SASSARI E REGGIO, ELOGIO DELLA FOLLIA

Ha ragione Daneiele Barilli del Carlino: Reggio (e anche Sassari) è un pizzico folle, epperò nonostante frotte di infortunati è lì, quasi in vetta. E sono loro. Reggio e Sassari, le vere anti Milano. Sacchetti rimetterà Brooks e Sanders, e allora vedremo davvero quanto valgono gli isolani..

A VENEZIA IL GRANDE CHARLY NON BASTA

Grande, Recalcati. La Reyer dopo anni è in alto, placando le furie del Doge Brugnaro. Ma non basta, è chiaro che nonostante il monumentale Peric Venezia soffre, nei confronti di Sassari e Reggio. E allora, forse, sarà mercato. La quarta piazza non basta, al Doge

LA BELLISSIMA TRENTO

Prima città italiana per qualità della vita, neopromossa che ottiene le Final Eight. Trento è una cosa vera, una cosa tosta. E forse ha centrato l’accoppiata miglior coach e miglior Gm dell’anno…

(foto Alessio Brandolini 2014)

(foto Alessio Brandolini 2014)

I FERRI  BUONI DELLA VANOLI

Aldo Vanoli da Soncino, ferramentista. S’incazza, sbuffa, però spende. E Cremona fa il quasi miracolo, riabilita Cusin e Vitali, dimostra che Pancotto è un Califfo, Conti azzecca i coloured. Cremona può arrivare ai  playoff. E allora sarebbe davvero un successo, un grande successo

AVELLINO, ETERNA INCOMPIUTA. E POI CASERTA, NAPOLI.. LA CAMPANIA NON RIDE

Investe, azzecca Harper e Hanga, ha Banks e Anosike, eppure non decolla. Avellino è eterna incompiuta, ormai quasi strutturalmente. E se l’Irpinia non ride, Caserta piange, Napoli soffre. Altroché regione di Pulcinella e Toto.. Anno grigio, per il basket campano

LE SOFFERENZE DI CANTUCKY

Delude, Cantucky. Mestissima posizione, mesto addio alle Final Eight, il Pianella dove si fa ‘sacco’ sempre più spesso. Rapporti tesi, Gazzetta dixit, tra presidente e coach. Il Lombardia aveva sicuramente illuso. Ma siamo sicuri che sia davvero Pino Sacripanti, il problema? Di certa, c’è solo la discontinuità

il presidente dell'Enel Basket Ferdinando Marino (foto di E.Zito 2013)

Il bis presidente (foto di E.Zito 2013)

ANGELO COSTA E NANDO MARINO

Ci diverte molto, leggere le frecciate del sempre bravo Angelo Costa a Nando Marino. Però il presidente di Lega, va dato atto, ci sta almeno provando, a invertire le sorti di un basket malato. Certo, i motivi del contendere tra le parti (Costa e Marino) restano lì, sul tavolo. E’ giusto che un presidente di società sia anche presidente di Lega? Noi non abbiamo certezze. Al massimo, probabilità

IL PAGELLONE DI COSA SUCCEDE A BASKET CITY

10 alla Nazionale, se ci farà sognare agli Europei. Diamo un voto ‘sulla fiducia’ alla Nazionale di Simone Pianigiani, da cui passano molte (ha ragione Petrucci) delle strade che portano alla rinascita del basket in Italia. Moltissimo dipenderà dalle sorti degli Europei e del girone di ferro in cui siamo capitati. E allora ci vorranno tutti, i Pretoriani di oltre Oceano. Chi si asterrà dalla chiamata, sarà per sempre reprobo. Ora, o mai più

'Ti vogliamo così'

‘Ti vogliamo così’

9.5 all’EA7 Milano, che capitalizza anni di investimenti finendo il 2014 con lo scudetto cucito e l’inviolabilità in campionato del Forum. Adesso c’è la prova più difficile. Quella di maturità

9 alle piccole, grandi storie di Capo d’Orlando, Trento  e Cremona. E chi diceva che il grande basket non può furoreggiare, in provincia o in piccole realtà?

8.5 a Maurizio Buscaglia, che  a Trento sta facendo vedere un basket Metodo Classico (ci sono le cantine Ferrari…)

8.5 ad Ale Gentile, per la mostruosa gara 6 a Siena in finale, e per aver fatto vedere a Pistoia che il vero leader dell’EA7 è lui. Adesso va trovata la ‘quadra’, tuttavia..

8.5 a Tony Mitchell, che tra la massa di brocchi arrivati dagli Usa capeggia la classifica marcatori e dimostra di essere uno vero

La Basket City che fu, e che forse (ri)sarà (Foto di Chiara Sandrolini 2014)

La Basket City che fu, e che forse (ri)sarà (Foto di Chiara Sandrolini 2014)

8 a OD Anosike, unico in doppia cifra di media a rimbalzo. E’ sempre lui, il Signore degli Anelli

8 ad Andrea Cinciarini, primo nella classifica degli assist e giunto, a 28 anni, a pienissima maturazione

7/8 alla sfrontatezza di Mussini e Della Valle, che vanno in campo come dei veterani. E alla società di Reggio, eccezionale nel valorizzare il ruolo dei giovanu

7.5 a Renato Villalta e Walter Fuochi, che nell’intervista recente a Repubblica hanno confermato che l’avvocato Porelli aveva visto giusto. Basket City, un erede, ce l’ha

7.5 a Recalcati e Pancotto, 130 anni in due. L’esperiensa vour dì pu gnent???

7 al Poz, che per un pelo perde le F8, rimasto troppo tempo senza Kangur.. Ma la stoffa c’è,  nonostante i parrucconi

7 alla rinascita in salsa cremonese di Vitali e Cusin. Il secondo, però, avrebbe potuto anche decidersi prima e non farsi incantare da sirene isolane  o estere..

Per molti, non per tutti (Foto Claudio Devizzi Grassi)

Per molti, non per tutti (Foto Claudio Devizzi Grassi)

7 ad Achille Polonarac, pronto per il  balzo verso la grandezza consacrata. C’è un altro 1991, Nic Melli, pronto anch’egli

6.5 a Brindisi, unica vera alternativa allo strapotere delle prime 4, sfortunata per Simmons ma ancora un pizzico incompiuta, quanto a continuità

6 ai frombolieri di Sassari, Dyson e Sosa. Giocano da 8 o da 4, il primo, e da 7 o da 5, il secondo. Se trovano linearità, possono essere anche più esplosivi dei Diener

5 a James Feldeine, califfo centroamericano, uno dei pochi stranieri di gran classe sbarcati nel Belpaese. Ma spesso tanto, troppo involuto

5 a Linas Kleiza, idem come sopra. Esteticamente imbattibile

4.5 alla sequela di stranieri brocchi arrivati nel campionato

4 a chi frena la crescita del basket in Tv, assodato che il mercato e il pubblico ci sono. L’offerta in 12 mesi è triplicata, forse quadruplicata con Sky. Tuttavia, in questi mesi, ne abbiamo viste (e sentite) troppe..Serve un giusto mix tra Pay tv e visione in chiaro. E più mordente da parte della Rai, che pure nel suo piccolo ha fatto un passo avanti. E meno male che c’è Sportitalia, dai Mondiali in avanti..

Non sono tutti come Lamonica..

Non sono tutti come Lamonica..

3.5 a certe gestioni del rapporto arbitri-allenatori-società. Tema delicatissimo, ma ha ragione Flavio Tranquillo: o si investe forte sul settore, oppure sarà sempre peggio

3 a chi elenca i grandi del basket italiano e dimentica i grandissimi. Ci siamo capiti

Sv a Marshon Brooks, a detta unanime miglior straniero arrivato quest’anno. Ma anche accanito lettore di Samuel Beckett, a quanto pare..Godot docet

Alla prossima. Tremate, marrani…