Basket City punta i suoi occhi sulla coppa Italia. Ma non solo.. Ce n’è per tutti. Buona lettura..

-SASSARI, OLTRE LA KUKKOZIA C’E’ DI PIU’

Il grande Aldo Giordani, specie nel primo quarto della finale tra Milano e Sassari, avrebbe certamente parlato di kukkozia, ossia di ‘tiro insistito da tre punti’. Ma la vittoria capolavoro di Sassari, Meo e Stefano Sardara vale di più. Perché C’E’ qualcosa in più, perché Sassari vale di più: programmazione a lungo termine, coraggio, entusiasmo, tifo… La risultante di questi fattori è la vittoria di Desio, ancor più importante perché giunta (ancora una volta) inattesa. E la ‘deludente’ Sassari infila il secondo trofeo della stagione. Su due..

Il Jordan e la Kukkozia...

Il Jordan e la Kukkozia…

-QUELLI DEL PROGETTO, CHE NON VEDONO ‘QUELLO’ DI SASSARI

Tutti a esaltare una parola: ‘progetto’. Tutti maniaci dei ‘progetti’ a lungo termine. Ma qual è,, l’unico siffatto progetto con rinnovi contrattuali di coach e sponsor sino al 2018? Sassari, appunto… Peccato che non se lo ricordi quasi nessuno, tra i maniaci del ‘progetto’..

IL NERVOSISMO DI MILANO

Dell’Armani sconfitta, ma almeno dopo due eliminazioni ai quarti è arrivata la finale, ha stupito in negativo il nervosismo. Di Kleiza, Hackett, Banchi.. Che, sommati all’abulia di Ale Gentile, suonano come il primo e vero campanello d’allarme mentale di stagione. Perché le sconfitte di Eurolega ci possono anche stare, ma se il demone comincia a erodere e scavare nella mente, allora..

Riaccendi il fuoco, Ale  (Foto Savino Paolella 2015)

Riaccendi il fuoco, Ale (Foto Savino Paolella 2015)

-E A DESIO PIU’ SPETTATORI CHE AL FORUM..

Piuttosto desolante lo scenario del venerdì dedicato ai quarti. Meno di 3000 persone, a occhio, in tutto il giorno. E nessun dato ufficiale. 4700, invece, di sabato e quasi 6000 la domenica. Al Forum, nel 2014, furono 4000 e 4230 la domenica. Quindi Desio batte Milano, anche se ad accorgersene sono stati in pochi. Perché nessuno, o quasi, l’ha detto e ricordato

ONORE A LELLO MORBELLI, DISONORE AGLI SMEMORATI

Sabato sera è stato premiato Lello Morbelli, grande Gm di Cantù e presidente di Milano, il dirigente con la storia più vincente d’Europa. Ma ad eccezion fatta di Oscar Eleni, non l’ha menzionato quasi nessuno. Altra pagina buia di un basket che, dimenticando il suo passato, dimentica se stesso

DESIO, OLTRE IL PALAZZO POCO O NIENTE

Registrato il buon dato di pubblico, dobbiamo- essendoci stati venerdì e sabato- rilevare come attorno al palazzo,nelle vie limitrofe, in città, lungo gli svincoli, le Final 8 siano passate inosservate. Qualche cartello indicatore, a 200-300 metri dal palazzo, e poco altro. Ma se un evento non è riconoscibile nella città ospitante, come può esercitare attrazione?

I complimenti a coach Michelini li facciamo noi di DB..

I complimenti a coach Michelini li facciamo noi di DB..

 

RAI COSì COSì, MICHELINI VINCE IL REVERBERI MA NON LO DICE NESSUNO

Copertura televisiva discussa, orari modificati in articulo mortis (ma meglio così), cronisti che fanno figure piuttosto barbine negli spazi pre e post partita (la domanda  a Brooks sulla semifinale contro Reggio (..) e il commissario Scialoja di.. Gomorra), nessuno che omaggia Stefano Michelini per il premio Reverberi, che avrebbe ricevuto il giorno dopo… Si è aggiunto lo spazio di Legabasket Tv, quindi un elemento di analisi in più. Ma la strada da fare è ancora lunga. Anche se, per questi eventi, noi siamo fan indiscussi del genere ‘in chiaro’

E INTANTO SI PARLA DI TOP MANAGER PER LEGABASKET, COME ACCADUTO AI CUGINI PALLAVOLISTI. E INTANTO JULIEN VIGAND CI METTE LO ZAMPINO..

Nei giorni della coppa Italia si è tornati a parlare  dell’esigenza di conferire a un manager esterno i più ampi poteri per il governo di Legabasket. Con esplicito riferimento all’amministratore delegato della Federazione Pallavolo Massimo Righi, da tutti esaltato e per assurdo.. proveniente da una lunga parentesi di giocatore nella massima serie di basket tra gli anni 80 e 90! A pochi mesi dal suo arrivo in Italia dall’esperienza in Eurolega, cominciano a vedersi i primi effetti della cura del giovane Julien Vigand, marketing e social manager della Lega: i video delle singole giornate si sono fatti apprezzare per professionalità e contenuto. Qualcosa si muove, signori

IL PAGELLONE DI COSA SUCCEDE A BASKET CITY

10 a Meo Sacchetti, l’unico che a 60 anni si mette in discussione, come scritto dal suo fratello minore Giamma Vacirca. Altro che basket run and gun, e poco altro.. Il basket di Meo è basket con l’anima. Onore

9.5  a Stefano Sardara, che coglie il bis dopo i mesi forse più difficili della sua presidenza. La sindrome Sophie Marceau, dall’adolescenza all’età adulta, porta ancora una volta buoni frutti sull’Isola

Stefano Sardara gode...

Stefano Sardara gode…

9.5 al pranzo del basket, orchestrato da Giamma Vacirca e Virginio Bernardi al ristorante A come Alice di Monza. Tanta bella gente, Fede Buffa, Eleni, Cappellari, Gurioli, i Canaglia, Tranquillo, cento maglie vendute per sostenere cause benefiche.. Il basket col cuore esiste ancora. Bravi, chapeau

9 ai tifosi sardi, che occupano voli charter, di linea, pullman e auto per sbarcare a Desio. Encomiabili

9 agli esterni sassaresi, Dyson e Logan, che assieme a Sanders, al preziosissimo Brooks, a Lawal e all’ottimo innesto di Kadji, a questo punto, vogliono fare la voce grossa anche in campionato

8.5 a Reggio Emilia, sconfitta eppure mai doma, vincitrice di un bellissimo quarto contro Trento, caduta contro Sassari, e sempre senza Lavrinovic. A ranghi completi, questa Reggiana appare l’unica in grado di contendere ai sardi la finale contro Milano

Bella gente, al pranzo del basket..

Bella gente, al pranzo del basket..

8 a Trento e Cremona, fuori ai quarti eppure battagliere. I ragazzi di Buscaglia si confermano collettivo straordinario e volitivo, Cremona viene travolta dalla sfortuna, i suoi americani vanno così così ma gli italiani di Pancotto sono commoventi

8- a Brindisi, quintetto base che se la gioca contro tutti. Ma quando subentrano i panchinari…

7.5 al David Moss di sabato, il migliore della stagione

5 al Davis Moss visto venerdì e domenica..

7+ alla madrina scelta da Legabasket. Valida, davvero..

7 ad Avellino, che per la prima volta in stagione- forse- mette sul parquet tanti, ma tanti attributi. Ed era senza Anosike..

Finalmente, Avellino...(Fabrizio Stefanini 2015)

Finalmente, Avellino…(Fabrizio Stefanini 2015)

5+ a Linas Kleiza, ottima prestazione sabato contro Brindisi, ma un campione come lui poteva e doveva giocare una finale con atteggiamento diverso

5 ad Ale Gentile, non per ragioni tecniche, ma perché si è spento il fuoco guerriero nei suoi occhi. E un guerriero deve lottare, sempre. Serve alla sua squadra, ed alla Nazionale

4.5 alla politica di marketing di Rcs Sport per propagandare l’evento fuori dai confini del palaDesio. Poi non lamentiamoci se facciamo 240mila di audience (peraltro dato non pessimo, a priori) contro i 2 milioni e mezzo di Real-Barcellona in copa del Rey