Ferdinando Minucci, che osserva i tramonti con calice di Brunello tra le mani

-BASKET SENZA RUOLI: CHE BELLE DISCUSSIONI COSI’!

In principio fu il sempre bravo Massimo Oriani, che riportando una dichiarazione di Erik Spoelstra, coach di Miami, ha parlato sulla Gazzetta del basket senza ruoli pre-definiti, con spaziature rivoluzionarie e dove le vecchie divisioni tra guardie, ale e centri verrebber meno. Poi è stata la volta di Valerio Bianchini, che ne ha scritto una dotta dissertazione con tanto di richiamo al grande professor Dido Guerrieri. Quindi Flavio Tranquillo, in telecronaca, durante Miai-New York su Sky. Al di là del merito della discussione (vorremmo tanto che sul tema si pronunciasse il nostro Aldo Oberto..), questa è la giusta direzione per il basket italiano. Idee, innovazione e dibattito. Zero polemiche, zero ricorsi in Tribunale..

Achille Polonarac

-IL BASKET NEI TRIBUNALI: CHE BARBA E CHE NOIA!

Ennesimo atto della telenovela giudiziaria che opppone Milano a Siena: Proli e Scariolo, Scariolo e Proli, Siena, arbitri, Minucci, telefonate, esposti, controesposti e deduzioni. Beautiful dura da circa  sei lustri, in questo caso quanto vogliamo andare avanti? il basket soffre di malattia grave: vogliamo tramortirlo in via definitiva, a colpi di carte bollate? Venghino, siori, avanti così..

-GLI ULTRA CRITICI DI MILANO SONO ACCONTENTATI…

Invecchiamo, quindi ci ripetiamo. La quasi vittoria di Kaunas, stoppata solo dal clima unico che si respirava giovedì alla corte di Principe Sabonis, e la vittoria corsara contro Siena confermano quanto diciamo da settimane. Nel novembre 2011 Milano avrebbe perso malamente entrambe le gare, anche contro una Siena depotenziata. Adesso vince. Il tempo gioca a favore degli Scariolo boys, specie quando nessuno arriva a 15 punti ma a superare i 10 sono tanti. E quando Gentile si ricorda della testa di cotanto padre. Non parliamo di gambe o braccia, parliamo di testa. Bravo, Ale.

SIENA E I TRAMONTI ‘AUTUNNO

Quelli americani costa Est, con le foglie adagiate romanticamente sulle strade, sono struggenti. Quelli della collina toscana, da Greve a Colle val d’Elsa, da Montalcino ad Arezzo, parimenti di fascino. Ma quello di Siena comincia  a preoccupare: vince di misura contro il non irresistibile Chalon, dopo essere stata messa sotto per 30 minuti da Pesaro, e perde dopo 9 anni la disfida con Milano al Palaestra. Minucci sempre più scuro in volto. Lo comprendiamo:  passare dalla classe di David Andersen ai tatuaggi di Kasun, che sembrano quelli delle gangsta di Detroit, non dev’essere facile..

LA LEADERSHIP OSCURA DI CINCIARINI

Nella Reggio Emilia che batte Pesaro e comincia a prendere gusto con la vittoria, la leadership di Andrea Cinciarini si sta disvelando in modo chiaro. Lui fa spallucce, del resto i patimenti di Cantucky bruciano ancora. Ma l’hanno fatto crescere, e diventare una bellissima realtà del basket italiano

-SE POLONARAC COGLIE IL RICHIAMO DI TAVCAR

E’  bastato che il grande Sergio Tavcar evocasse, tramite l’azzeccato nomignolo Polonarac, storie e giocatori di altri e gloriosi tempi. L’Achille neo varesotto, domenica a Caserta, si è alzato dalla panca segnando 22 punti, con 3 bombe e 7 rimbalzi. Tanti saluti alla juve e primato solitario per Varese. La legge di Polonarac, che cammina leggero tra due pullman di ultras canturini dopo il derby, come se niente fosse, leggero come i suoi 92 kg distribuiti su un corpo lunghissimo

IL PAGELLONE DI COSA SUCCEDE A BASKET CITY

10 agli oltre 8000 spettatori di un normale Bologna-Biella. Il cuore Virtus è vivo, e lotta insieme ai Finelli boys

Foto di R.Caruso 2012

9 a Popovich Trinchieri, che al minuto 1 perde il suo play titolare e dice a Tabu: Johnny, hai presente Mosè in Egitto? Fai lo stesso, dividi le acque e portaci fuori dall’inferno. Gioco, partita e incontro: Tabu incanta. Che motivatore..

8 a Gigi Bandiera Datome, che vince il premio Reverberi. Un grande premio a un grande giocatore, nel segno d un grande del basket che fu

7.5 alla Roma fatta con pane e cicoria. Più determinata di molte squadre dai budget stellari

7 ad Ale Gentile, specie quando capisce che portare quel cognome implica gratitudine, orgoglio ma anche severa applicazione mentale

5 alla Reyer, che cade ancora una volta contro i pirati di Charlie Recalcati, evocati da Stefano Valenti. Troppi tonfi, in laguna

4 a chi sta facendo impazzire gli appassionati di basket che guardano la tv a ore impossibili (Sottocanestro), con simulcast, interrompendo Caja-Barcellona e con amenità varie

Arrivederci a tutti, a presto sul pianeta di Cosa Succede a Basket City!

Fabrizio Provera