La schiacciata di Marko Milic; per lui, 3000 punti in carriera celebrati oggi con l'apposita T-shirt - Foto Maura Tonghini

CREMONA

Vanoli Braga Cremona – Umana Venezia, 89-80 (27-20, 17-16, 21-20, 24-24)

Prova di forza della Vanoli Braga Cremona, che si assicura la permanenza nella massima serie, contro cui nulla ha potuto la Umana Venezia priva di Clark  e Tomassini, e con l’intero pacchetto lunghi condizionato dai falli per l’intera ripresa. Break decisivo nel primo quarto e partita controllata fino alla fine per i lombardi; alcuni tentativi di riavvicinamento nel corso dell’incontro siglati da Slay e Szewczyk puntualmente respinti dai padroni di casa. Venezia conserva la sesta posizione in classifica, valida per l’ammissione ai play-offs, in attesa di recuperare Clark per il prossimo turno di campionato. Alla salvezza della Vanoli Braga manca solo la matematica che potrebbe arrivare anche senza più successi, ma solo con il semplice trascorrere del calendario.

Quintetti in campo:

Vanoli Braga Cremona: Tabu, Rich, Lighty, Milic e Perkovic.

Umana Venezia: Meini, Young, Slay, Szewczyk e Fantoni.

Arbitri: Sahin, Filippini e Lanzarini.

La cronaca

Confermata la defezione di Clark e la presenza in campo di Tabu, già al 4’ la Reyer accusa l’assenza del suo playmaker titolare allorchè i rincalzi, a rotazione, perdono preziosi palloni a metà campo in fase di impostazione che innescano il contropiede dei padroni di casa per il primo allungo: 15-10 al 5’. All’8’, 13° punto di un incontrastabile  Rich e time-out chiamato da Mazzon sul 24-13. Solo Szewczyk è in grado di rendersi pericoloso per i lagunari con un 3/3 dall’arco dei 6,75 che limita il passivo del 10’: 27-20.

Entra in campo D’Ercole per Rich ed è 2/2 da tre: 33-20. La Reyer fatica a penetrare nell’area avversaria e sceglie la via del tiro dalla lunga distanza; la scarsa precisione sortisce il prevalente risultato di innescare il contropiede avversario, ed il distacco rimane praticamente immutato fino al 17’, quando arriva il terzo fallo di Szewczyk a gravare ulteriormente sulla già precaria situazione reyerina. Puntuale, ne aprofitta immediatamente Milic che propizia la tripla di Cinciarini del 42-26. Cinque punti di Slay riducono il passivo: 42-31 e time-out Caja al 18’. Ancora cinque punti dalla distanza di Slay, che sfrutta molto bene la blanda marcatura di Milic sull’arco realizzando il 19° punto sulla sirena per il 44-36, risultato sul quale le squadre rientrano negli spogliatoi.

Riparte forte Cremona con la coppia americana Lighty-Rich che sigla l’allungo del 32’: 50-36 e time-out Mazzon che reinserisce Szewczyk in luogo di Slay che, contemporaneamente, collezziona, al pari del polacco, il terzo fallo personale. Al 25’ bomba di Tabu per il massimo vantaggio cremonese: 57-40. Parziale di 3-12 propiziato da Szewczyk e gli orogranata rientrano in partita: 60-52 al 27’ per l’entusiasmo dell’encomiabile curva veneziana. Sale in cattedra Perkovic: poderosa stoppata a Slay, lancio a Rich per il contropiede, riceve di nuovo la sfera, realizza, subisce fallo e trasforma il libero supplementare: 63-52 al 28’. Ancora Slay e 2/2 di Rich dalla lunetta: 65-56 al 30’ grazie al vantaggio accumulato dai padroni di casa nel primo quarto.

Inizia l’ultimo periodo di una partita, dall’11’ in poi avvincente, tirata ed equilibrata, con il 4° fallo di Slay, la bomba di Tabu, l’appoggio di Lighty ed un’altra tripla di Tabu: parziale di 8-0 e 73-56 al 32’. Time-out Mazzon. Al 34’ spettacolare schiacciata volante di Milic a correggere la conclusione di Tusek. Lo sloveno rimane un istante di troppo appeso all’anello: pane per i denti dell’ arbitro Lanzarini che sanziona senza indugio il fallo tecnico. Puntuale la trasformazione di Slay dalla lunetta; ma ora Cremona è padrona della partita e l’incessante tifo della sezione dei sostenitori veneziani ne è testimone evidenziando un leggero calo dell’incitamento. 81-69 al 37’. Ancora l’arbitro Lanzarini in evidenza, mentre attribuisce un fallo antisportivo a Young che conclude definitivamente una partita condotta dalla Vanoli Braga per l’intera durata.  Siparietto nel finale: nel tentativo di schiacciata, Milic subisce fallo danneggiando la retina. Eccellente riparatore a tempo di pit-stop di Formula Uno, il gestore del PalaRadi Franco Vagni, esce dal rettangolo di gioco tra l’ovazione del pubblico. Mai domi fino all’ultimo, Slay (25 punti) e Szewczyk (27 punti) confezionano l’ultimo mini parziale che riduce il definitivo passivo finale: 89-80.

 

MVP – Szymon Szewczyk: 27 punti in 30’ di gioco, consentiti dal limite falli, con 4/4 da due, 5/7 da tre, 4/4 ai liberi, 7 rimbalzi per 31 di valutazione.

 

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