(Foto Savino Paolella 2014)

È ormai notizia di qualche giorno, Curtis Jerrells è tornato a vestire la maglia dell’EA7 Emporio Armani Milano. Il nome dell’esterno di Austin è legato indissolubilmente al tiro che consegnò gara 6 di finale scudetto alle scarpette rosse, indirizzando il tricolore verso i Navigli. Ma questo arrivo ha “spaccato” la nostra redazione: c’è chi è favorevole, chi è contrario. Ne parliamo su Dailybasket: a discuterne sono Alessandro Aita, il redattore della Serie A, e Fabrizio Quattrini, redattore delle coppe europee. E voi, da che parte state?

Alessandro Aita: Tre anni dopo Curtis Jerrells è tornato nel campionato italiano. Se ne andò via dal Bel Paese con una enorme firma sullo scudetto milanese, ma nei tre anni successivi la combo guard di Austin non è riuscita a far sbocciare l’amore con nuove squadre o nuove tifoserie. UNICS Kazan, Galatasaray e Hapoel Gerusalemme per il trentenne, che però potrà essere utile alla causa. Iniziamo da un particolare: Milano e lo stesso Pianigiani avevano già in mente di costruire il roster comprendendo Jerrells. L’ex allenatore di Siena e della Nazionale ha avuto alle sue dipendenze il prodotto di Baylor proprio lo scorso anno, con quest’ultimo capace di produrre le migliori cifre della sua carriera europea con quasi quattordici punti e mezzo di media e più di tre assist e mezzo ad allacciata di scarpe tra campionato israeliano, poi vinto, ed Eurocup, con il cammino europeo arrestatosi solo in semifinale al cospetto del Valencia. Pianigiani aveva richiesto espressamente i servizi di Jerrells appena arrivato sulla panchina dell’Olimpia per rimpolpare le rotazioni degli esterni, ma un buyout molto alto fece arenare la trattativa, convincendo la dirigenza meneghina a tenersi stretto Kalnietis, che adesso potrebbe cedergli parecchi minuti in campo almeno in Italia, mentre in Europa potrebbero coesistere visto il poco apporto degli italiani. L’esterno americano parte difatti avvantaggiato, conoscendo bene il nostro campionato e la piazza meneghina, ma soprattutto conosce i metodi di Pianigiani. Sembra un caso che, dopo aver rinnovato il contratto con l’Hapoel per due stagioni, ha rescisso lo stesso dopo quattro partite per dissapori con coach Katsikaris; forse non lo è fino in fondo. Per adesso però sia lui che il playmaker lituano potrebbero avere spazio: l’indiziato per far posto a Jerrells fra i convocati è Cory Jefferson, finora avulso dal sistema di gioco italiano, lasciando così la rotazione dei lunghi in attesa di Patric Young. Con il ritorno del lungo ex Olympiakos inizieranno le grane per coach Pianigiani ma, come dicono in molti, meglio aver problemi di abbondanza che di ristrettezza.

Fabrizio Quattrini: Curtis Jerrells a Milano evoca chiaramente ricordi dolci per i tifosi Olimpia ed in molti esultano per il suo ritorno “a casa”. Ma la domanda che mi pongo da giorni è: serve realmente un giocatore come Jerrells all’attuale Olimpia? Ma soprattutto, serve veramente qualcun’altro a Milano? La risposta ad entrambe le domande è no. Jerrells è l’uomo a cui è legato il ritorno al titolo dopo 18 anni di astinenza ma il giocatore americano non aveva particolarmente inciso in quella stagione, almeno in Serie A, con prestazioni altalenanti figlie di un talento che va ad intermittenza tanto che proprio in quella famosa gara-6 non aveva entusiasmato, come d’altra parte in tutti i playoff a parte gara-1 di finale. Viceversa Jerrells era stato molto importante in EuroLeague ma in quella squadra il suo ruolo era decisamente diverso da quello che dovrebbe andare a ricoprire adesso: fare da backup a Theodore sacrificando Kalnietis. Ok il sacrificio non è poi così pesante ma a nostro avviso un giocatore così “intermittente” ed a cui piace avere la palla tra le mani per crearsi il tiro dal palleggio o piuttosto attaccare il ferro, non è un’alternativa a Theodore ma una semplice copia, forse con un passo diverso in difesa, ma non un upgrade rispetto al materiale a disposizione di Pianigiani. Viene spontaneo quindi rispondere alla seconda domanda, cioè se Milano ha realmente bisogno di un giocatore in più. Ad oggi l’Olimpia, aldilà del percorso sin qui fatto, vale una posizione tra l’ottava e la dodicesima in EuroLeague, ha dimostrato di poter giocare un buon basket e con qualche amnesia in meno e magari qualche rotazione in più sotto canestro, con i prossimi recuperi di Young e Pascolo, la squadra potrebbe anche acciuffare i playoff già con il setup attuale. Non solo, i problemi maggiori Milano li ha dimostrati quando l’attacco ha iniziato a perdere fluidità dopo un paio di tiri sbagliati, momenti nei quali la presenza di Theodore e magari anche Goudelock non aiutava a mettere ordine in attacco e subire meno in difesa. Ironia della sorte l’unica vittoria europea è arrivata grazie all’apporto di Kalnietis e Cinciarini, che sono riusciti a calmierare l’attacco Olimpia nel momento peggiore contro il Barcelona ma anche a rallentare il ritmo all’attacco blaugrana. Due giocatori che sono decisamente lontani da Curtis Jerrells, che a mio parere porterà un bel pò di entusiasmo al Forum ma forse qualche muso lungo di troppo in spogliatoio.