A Castelnovo Monti, Giovanni Nicotera intervista Devis Cagnardi.

“Amo la pallacanestro in maniera viscerale”, è il messaggio di fondo di questo video con il viceallenatore della Pallacanestro Reggiana.

Devis mostra la sua passione e competenza per il basket, soffermandosi su aspetti tecnici, tattici e caratteriali del gioco.

“Sono molto contento di questa promozione ad allenatore in seconda – spiega il tecnico bergamasco -, ma la cosa importante è far parte di un progetto come questo. Il lavoro viene svolto in team e ogni decisione è sempre condivisa. La Pallacanestro Reggiana è una società che tende a dare continuità, prima alle persone e poi al professionista”.

Ci troviamo di fronte a una società dove l’allenatore Menetti è presente da 20 anni in vari ruoli, mentre Cagnardi c’è da 10 e Frosini tra giocatore e direttore sportivo è alla 7^ annata. L’ad Dalla Salda arrivò nel ’97, come responsabile della comunicazione, il settore giovanile è in mano ad Andrea Menozzi da 25 stagioni.

Con Menetti esistono sinergie già consolidate e con l’apporto di Donatas Slanina, ex capitano biancorosso, Devis cercherà di supportare al capo allenatore.

“Durante gli intervalli – spiega – dal punto di vista tecnico tattico mi studio la partita per cercare di capire quanto è successo nei primi due quarti e decidere se c’e da cambiare qualcosa. C’è inoltre una parte emotiva, nella quale coach Menetti è veramente bravo nel cercare di capovolgere l’inerzia del match”.

La scuola dei tecnici italiani è di alto livello.

“In America, piccole regole diverse cambiano le dinamiche del gioco. L’impatto fisico dei giocatori fa sì che ci siano scelte tattiche differenti. Come professionalità, l’Europa non ha nulla da invidiare all’Nba, che resta avanti come organizzazione, logistica e strutture”.

La mancanza in questa fase della preparazione dei tre nazionali potrà rallentare la costruzione tecnica della squadra. Il team partirà da punti fermi, ovvero i giocatori confermati ma verrà anche ricostruito anche tatticamente perché non ci sarà più il playmaker, timone della squadra in campo.

“Verrà inserito Veremeenko. Il bielorusso ha caratteristiche diverse da Cervi e Chikoko, inoltre si aggiunge Aradori, ottimo finalizzatore, di conseguenza alcune dinamiche andranno proprio ricostruite . Si andrà cercando l’identità di questa squadra e la mancanza dei tre azzurri non passerà inosservata . Quando rientreranno Aradori, Polonara e Della Valle troveranno un gruppo di persone che li accoglierà nel modo giusto e situazioni tecniche che riconosceranno immediatamente, perché frutto di questa identità con basi già solide”.

Cagnardi giudica anche la scelta biancorossa di puntare sempre su italiani di valore.

“E’ la volontà dei dirigenti, credono in questa scelta perchè ha dato risultati. Fra i 5 stranieri, due molto giovani: Silins è cresciuto nel nostro settore giovanile, Adam Pechacek fin da ragazzo è in Italia e ha fatto le giovanili a Bologna. Verrà inserito Strautins, classe 1998, pure molto giovane e ci sono altri ragazzi in ritiro. La presenza dei veterani Kaukenas e Lavrinovic con una mentalità forte aiuta nel creare l’identità e a far crescere la mentalità”.

Il neo viceallenatore biancorosso pensa anche ai bambini.

“In Italia si deve fare di più, toccherebbe all’istruzione, nelle scuole. Reggio in questo senso è un’isola felice perche ha tantissime società che fanno minibasket. Se un bambino si innamora di questo sport, trova sempre il modo di potersi esprimere a qualsiasi livello, in qualunque situazione, dunque la città offre una dimensione per tutti. Il basket sul piano motorio mette alla prova, finchè l’atleta non è formato è difficile capire se veramente avrà la stoffa per diventare un professionista. Ci sono talenti fisici e tecnici particolari che tutti sono in grado di notare, eppure on si possono prendere come punti di riferimento”.

Il messaggio finale del vice di Menetti è per il pubblico.

“Continuate con il grande entusiasmo creato nello scorso campionato e durante la grande cavalcata dei playoff. Sostenete la squadra anche nelle difficoltà, er far capire ai ragazzi, soprattutto ai nuovi arrivati, che nelle difficoltà avranno sempre un grandissimo supporto dai tifosi” .