Nella decima giornata di Champions’ League il Palapentassuglia è il teatro della sfida tra DJA Digione, vogliosa di raggiungere il primo posto nell’equilibratissimo girone D della competizione, e la HappyCasa Brindisi, che cerca di mantenere inviolato il proprio fortino per continuare a sperare nella qualificazione alla fase successiva.

Si capisce sin da subito che la squadra francese ha meccanismi ben oliati offensivamente (con i playmaker del roster che hanno in media 7 assist di media a partita: il titolare Holston il piccoletto e il subentrante Julien) e in difesa vuole contrastare la velocità in transizione di Brindisi con una tignosa difesa a zona. Brindisi segna i primi 9 punti in questa maniera solo da oltre l’arco con Stone (x2) e Thompson, mentre come spiegato i francesi trovano più facilmente l’uomo libero servendosi spesso dei ribaltamenti offensivi anche a una mano sola. A circa due minuti dallo scadere dei primi dieci minuti coach Vitucci chiede timeout perché ciò che è stato spiegato non gli va a genio: sul 14-17 per Brindisi solo Thompson e Stone a segno, mentre Digione ha già 5 giocatori a referto. Al rientro 0-5 di parziale francese con Ulmer e Sulaimon, buzzer beater da 3 di Sutton, appena entrato, per rendere meno pesante il passivo (17-22).

Sutton sempre più protagonista: 12 punti, 6 rimbalzi, 2 palle recuperate, 2 assist ( foto R.Caruso 2017)

Non cambia la musica nella prima metà del secondo quarto: i francesi suonano come una soave composizione per piano di Débussy, i brindisini come una melensa canzonetta di Daniele de Martino. Al +11 sul 22-33 siglato da Kulvietis ancora time out chiesto da coach Vitucci (5’23” al termine), che però non cambia di molto la faccenda: Digione sempre in controllo e quasi sempre ad almeno dieci punti di vantaggio – tranne al 30-38 per la schiacciata di Thompson- e così a metà tempo effettivo il risultato è di 37-47.

Chi si poteva aspettare una Brindisi arrembante, riposatasi nell’intervallo magari anche ben rampognata dal coach sulle mancanze difensive evidenziate nei primi due quarti , si deve assolutamente ricredere. Nei primi 6 minuti e mezzo Digione continua a macinare gioco e si diverte, anche troppo quando in almeno due occasioni un ispirato Holston non riesce a capitalizzare dei contropiedi, mentre Brindisi pare condannata al destino di perdere. Sul 47-66, già un +19 di svantaggio, scatta nei padroni di casa una molla che li porta a non volere arrendersi: è il 2+1 di capitan Banks, fino ad allora in ombra anche perché ben marcato dagli esterni avversari, a suonare la carica insieme con un Sutton che sempre più macina gioco e punta il canestro avversario con decisione. Il parziale, pesato, di 9-0 di Brindisi viene però vanificato dal canestro dall’angolo allo scadere di Julien per il 58-71, forse un parziale troppo severo per quanto dimostrato nei tre minuti precedenti dalla HappyCasa. Da segnalare un pazzesco 71% al tiro da 3 di Digione al termine di questo quarto (12/17).

Brindisi nell’ultimo quarto ce la mette davvero tutta: si porta sul -8 sul fare del quarto con Iannuzzi (63-71), a circa 8’ dalla fine è -7 (66-73).Digione sente la pressione ma la regge davvero bene, continuando a giocare come sapeva e trovando il canestro con regolarità così come una galvanizzata Brindisi, e la partita procede sul binario dell’equilibrio di divario di punteggio per quasi 5 minuti quando Banks porta Brindisi sul -6 a 2’44”, con annesso timeout di Digione che comincia a tremare. Ad 1’37” 84-88 di Brown e inizia l’azione offensiva francese spartiacque della gara: Stone vola in cielo e stoppa una tripla di Holston, un po’ sbilanciato dall’elevazione riprende lui stesso il pallone e prova ad innescare capitan Banks che cerca le vie laterali per tentare la tripla del -1 ma sulla sua via si pone improvvidamente uno della terna arbitrale che, per guadagnare la via della linea laterale nel caso in cui la guardia brindisina potesse pestarla nella concitazione del momento, quasi provoca una scontro e la palla va mestamente sul fondo, perché comunque sfiorata da Banks. Brindisi, infine, ha ancora la possibilità di accorciare il divario ma Brown non completa il gioco da tre punti sull’86-90 che avrebbe portato i padroni di casa a -3 con 40 secondi dalla conclusione, sebbene con palla in mano agli avversari.               Il risultato finale è infine 88-93.

Digione si conferma in un ottimo periodo (solo 5 sconfitte fra coppa e campionato transalpino) e letale da 3 , dove conclude al 62%, con un Sulaimon costante nel suo bombardare il canestro brindisino con 23 punti. Per Brindisi benissimo Thompson con 22 punti e 7 assist, con il rimpianto però che con un Zanelli (ancora convalescente dalla lombalgia, pochi minuti senza incidere) e un Martin in più, che però ha ripreso ad allenarsi al canestro, si sarebbe potuta fronteggiare meglio l’orda francese.

Con tale risultato Digione è prima nel raggruppamento con 17 punti (ovvero 7 vittorie e 3 sconfitte), mentre Brindisi resta invischiata nel gruppone quadruplo sul fondo della classifica con 14 punti (4 vittorie, 6 sconfitte), con già una gara decisiva per il dentro o fuori in trasferta turca- dove ancora manca una affermazione- nella Istanbul europea contro il Besiktas, anche esso fermo a 14 punti ma che a domicilio a saputo battere una ben lanciata Telekon Bonn per 80-76 in questo medesimo turno.

Coach Legname e Rasheed Sulaimon in conferenza stampa