La Giorgio Tesi Group si appresta ad affrontare la seconda trasferta consecutiva di inizio campionato dopo la sofferta vittoria di sette giorni fa a Pesaro dove ha mostrato grande determinazione e carattere andando a recuperare un paio di break assai pesanti, soprattutto quello iniziale. Lo stesso, anzi in maniera ancor più clamorosa lo hanno fatto i ragazzi di Buscaglia a Cremona ed è per questo che ci si aspetta una partita appassionante al Palatrento ( palla a due ore 18,15 )

Abbiamo chiesto a Vincenzo Esposito come sia trascorsa la settimana in casa biancorossa:

art esp tn ptE’ stata per la prima volta una settimana un po’ complicata di lavoro – ci ha risposto il coach – sia per la mancata disponibilità del PalaCarrara ( le piogge degli scorsi giorni hanno riproposto l’annoso problema delle infiltrazioni sulla copertura ndr ) sia perchè siamo usciti dalla partita di Pesaro un po’ acciaccati: Knowles e Czyz in particolare non sono stati al cento per cento fino a metà settimana. Poi avevamo Blackshear con un problemino che si trascina da due settimane ma che siamo riusciti a risolvere grazie alla rapidità ed alla bravura dello staff medico. La squadra si è ricompattata bene giusto in tempo per la trasferta di Trento, particolarmente dura perchè la società trentina negli ultimi anni è cresciuta a livello tecnico ed organizzativo fino a diventare una squadra di prima fascia. Andremo quindi ad affrontare una partita contro una formazione da prime posizioni come hanno dimostrato nel precampionato, in campionato ed anche nell’esordio in coppa. Dal canto nostro però dobbiamo andare là con la tranquillità e la serenità di chi ha fatto bene nelle prime due giornate di campionato, di chi sta crescendo gradualmente con lo spirito che ci contraddistingue dall’inizio che è quello di rispettare tutti senza aver paura di nessuno. Ce l’andremo a giocare con un atteggiamento spavaldo consapevoli però di chi andiamo avremo di fronte. L’obiettivo sarà tenere Trento sotto i loro 81,5 punti di media partita, sarebbe un bel punto di partenza. Poi ovviamente ci saranno da fare i conti con la loro difesa e con le nostre capacità offensive. “

Credi che l’impegno sostenuto da Trento in coppa pochi giorni fa possa favorire la tua squadra?

No, non credo. Queste squadre sono attrezzate e ben organizzate con un roster di undici giocatori preparati ad affrontare queste settimane di doppi impegni. Anzi, il fatto di essersi visti sfuggire per un pelo un risultato che potevano portare a casa li renderà ancora più determinati. Basti pensare che hanno fatto una partita da cento punti e questo la dice tutta sul loro potenziale.

Quale sarà la chiave tattica per poter conquistare quel fortino che è il Palatrento ?

“ Trovare una chiave tattica per affrontare Trento può essere estremamente semplice e complicato allo stesso tempo: devi difendere forte e lavorare affinchè i nostri avversari non trasformino le palle recuperate, di cui sono maestri, in facili contropiedi. Questo è facile dirlo ma non è semplicissimo metterlo in pratica: abbiamo preparato la gara cercando di arrivare pronti a limitare le loro caratteristiche principali come, oltre alle palle recuperate di cui sopra, lo strapotere nei rimbalzi in attacco ed i tanti punti che hanno nelle mani, sperando di riuscirci.

Avete iniziato nel miglior modo possibile, con due vittorie, la corsa verso la salvezza. A tuo parere quanti punti ci vorranno in questo campionato per conquistarla ? “

E’ impossibile fare oggi delle previsioni sui punti che serviranno per salvarsi. Lo vedremo probabilmente alla fine del girone d’andata quando potremo avere un’idea delle squadre che staranno deludendo o facendo meglio del previsto. Noi dobbiamo giocare ogni gara come fosse l’ultima gara della stagione, quella che vale la salvezza. Solo in questo modo potremo arrivare al girone di ritorno per valutare con la necessaria freddezza e lucidità obiettivi diversi da puntare od obiettivi di punteggio da raggiungere e questo i ragazzi credo lo abbiano recepito. “

La partita di Pesaro cosa vi ha insegnato in ottica Trento ? “

A Pesaro all’inizio abbiamo avuto l’occasione per portarci sull’otto a zero. Poi abbiamo subito quel brutto parziale ma ma non ho avuto assolutamente la sensazione di essere partiti coll’approccio sbagliato altrimenti avrei chiamato subito time out. Voglio dire che abbiamo fatto errori tecnici e siamo finiti sotto ma non ho visto in campo uomini molli, distratti, scesi sul parquet con l’atteggiamento sbagliato. Sono stato scontento degli errori ma non dell’atteggiamento: non ho visto in campo gente che non aveva voglia di correre o di passarsi la palla, elemento che sarebbe stato preoccupante. Gli errori tecnici se non arrivano è meglio ma con il lavoro si correggono e si risolvano, peggiori sono i problemi di atteggiamento e di carattere.


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