Vitasnella Cantù (Foto R.Caruso 2014)

Vitasnella Cantù (Foto R.Caruso 2014)

CANTÙ – Con gli stessi punti in classifica dell’EA7, l’Acqua Vitasnella Cantù fa visita a Milano con l’obiettivo di allungare a tre la striscia di vittorie in campionato dopo i successi casalinghi contro Bologna e Sassari. Sebbene per i biancoazzurri l’impresa rimanga ardua da portare a termine, sicuramente appare meno improbabile di quanto si potesse pronosticare a inizio campionato. Infatti Milano, oltre ad arrivare al derby con due sconfitte sul groppone (Avellino e Reggio Emilia), non ha ancora trovato l’alchimia giusta e i nuovi acquisti Kleiza, Brooks e James stanno facendo parecchia fatica a integrarsi col resto della squadra. Al contrario Feldeine e compagni giungono al big match di domenica sera galvanizzati dalla prestigiosa vittoria contro Sassari e dalla prima affermazione in Eurocup, consci allo stesso tempo di avere fatto notevoli passi in avanti sul piano del gioco. Inoltre, l’acquisto di Giorgi Shermadini darà una spinta ulteriore a Cantù, anche se il centro georgiano domani non potrà scendere in campo a fronteggiare i lunghi dell’EA7. «Credo che al momento l’asse portante dei biancorossi sia costituita da tre giocatori: Alessandro Gentile, che ha una leadership assoluta, Joe Ragland, che conosco benissimo e che può decidere la partita in qualsiasi momento, e Samardo Samuels, perché la formazione di coach Banchi tatticamente è molto pericolosa nell’uso del centro e nel coinvolgerlo sempre in attacco. Noi dovremo essere bravi a limitare questo loro appoggio», commenta Pino Sacripanti alla vigilia del derby. L’Acqua Vitasnella deve ancora centrare il primo successo stagionale lontano dal Pianella e farlo sul parquet dei campioni d’Italia non sarà una passeggiata. «In questi primi mesi abbiamo disputato tanti match in trasferta, purtroppo senza vincere, ma sicuramente giocandoceli. Domenica ci confronteremo con un ostacolo ancora maggiore.  Dovremo vivere questa sfida come uno stimolo e un’occasione per disputare una grande prestazione in una gara ricca di significati tecnici, ma anche di motivazioni extra-tecniche come la rivalità Cantù-Milano», aggiunge il coach canturino.

MarShon Brooks, uno dei tanti osservati speciali tra i milanesi (Foto: Savino Paolella)

MarShon Brooks, uno dei tanti osservati speciali tra i milanesi (Foto: Savino Paolella)

MILANO – Ancora tanti punti interrogativi a Milano, nonostante la vittoria di giovedì contro il PGE Turow abbia un po’ alleggerito gli animi. La gara con Cantù è particolarmente delicata, e non solo perché è un derby: l’Olimpia dovrà fare un ulteriore passo avanti per dimostrare che quanto mostrato in campo nei dieci giorni precedenti la recente vittoria in Eurolega è solo un brutto ricordo. D’altra parte, però, i problemi non sono ancora ovviamente tutti risolti: a partire da Linas Kleiza, che invece prendere ritmo gara dopo gara sta facendo esattamente l’opposto, ma anche James e Brooks avranno gli occhi puntati addosso; oltre, ovviamente, all’ex di turno, Joe Ragland. E non bisogna poi dimenticare l’assenza di Hackett, la cui energia è stata uno dei fattori della vittoria contro il Turow. La stessa energia che tutti dovranno portare in campo, in una sfida difficile sia tecnicamente, sia, com’è ovvio, psicologicamente. Una grossa la mano la potrà dare il Forum, che si avvia verso il tutto esaurito, come sottolinea coach Luca Banchi: «Quello di domenica sera è un altro dei derby tra Milano e Cantù, una delle grandi classiche del nostro basket, tra due squadre e due tifoserie che spero si rivelino all’altezza delle aspettative. Giocheremo in un Forum gremito che conto diventi spinta fondamentale per centrare un successo prestigioso. I nostri avversari arrivano in un eccellente momento di forma, grazie ai successi ottenuti in campionato contro Sassari e in Eurocup contro Ostenda».

Palla a due domani alle ore 20.30 con diretta televisiva su RaiSport1.

Da Cantù: Matteo Rini
Da Milano: Davide Moroni