La partita è scorsa via sul filo dell’equilibrio per almeno 30′, con le difese a farla da padrona; Roma ha cercato di controllare il ritmo, Brindisi ha provato costantemente a correre. Alla fine la partita si è decisa nell’ultimo quarto nel quale l’Enel ha sovrastato gli avversari, imbavagliandoli in difesa, non traggano infatti  in inganno i dieci punti di scarto finale, altri sei punti sono stati avventurosamente recuperati, con una tripla da metà campo e 3 liberi a giochi ormai fatti. Gli uomini di coach Bucchi sono riusciti a contenere ed alla fine sovrastare, si veda il dato rimbalzi, fisicamente gli avversari riuscendo ad imporre il loro gioco “corsaro”.

Enel Brindisi .

James : 7. Limitato nel minutaggio dai falli riesce comunque a fornire il consueto apporto togliendo dall’incontro i pari ruolo avversari che certo non erano poca cosa…..

Todic : 8.  Siamo stati incerti fino all’ultimo se attribuire a lui la palma dell’MVP, i suoi canestri nell’ultimo quarto sono stati pesantissimi come importantissima è stata la sua capacità di allontanare dall’aera i lunghi avversari lasciando spazio alle scorribande degli esterni brindisini, in ogni caso grande prestazione la sua.

Formenti : 6. Solo sei minuti per lui , niente di che, come la sua prestazione, comunque solida in difesa.

Dyson : 7.   Non grandi numeri i suoi , “solo” 11 punti molti frutto di viaggi in lunetta ma forse proprio ciò da la vera misura della sua forza: ormai è sorvegliato speciale, le difese lo ammanettano e, senza tanti complimenti,  picchiano duro, lui non si scompone, evita grossolane forzature, a parte un paio di passaggi sciagurati, passa quattro assist e finisce spesso in lunetta, cominciasse a metterla anche da li lì le sue medie realizzative si impennerebbero.

Lewis : 5,5 .  Dopo alcune partite di grande impatto torna a fornire una prestazione nebulosa, certo demerito suo ma molto merito anche della difesa avversaria che ha concesso generalmente davvero poco.

Chiotti : 6.  Bucchi ne centellina l’impiego, riservandolo a situazioni tattiche ben precise ma comunque la sua prestazione è sufficiente, buona in difesa poteva essere anche meglio in attacco ma è notorio che a lui non si chiedono certo grandi numeri.

Zerini : 6. Impiegatoi a lungo (20′) non produce quasi niente di rilevabile statisticamente però il campo lo tiene e la squadra non soffre la mancanza di James.

Snaer : 7 .  Il suo impegno in difesa è sempre  ammirevole, 4 dei 7 recuperi totali sono opera sua, questa volta segna anche 9 punti con buone percentuali . Il suo minutaggio è stato il più elevato in assoluto, il +/- pure ; c’è bisogno che il suo atteggiamento in attacco sia sempre questo.

Campbell : 8. Lo abbiamo preferito a Todic come MVP non solo perchè è simpatico e gioca tutto incerottato: il suo contributo in regia, in appoggio od in alternativa a Dyson è stato notevole, certo al prezzo di qualche persa di troppo, top scorer con 16 punti frutto di grandi percentuali al tiro, rimbalzi, assist e giocate spettacolari come la schiacciata a difesa schierata, non basta?

Coach Piero Bucchi : 7. Ottima la gestione dei lunghi, tutti, tranne il sapientemente centellinato Chiotti, con problemi di falli. Continua a dare grande fiducia a Snaer(32′) che lo premia con una buona prestazione complessiva(+10 di +/-, il migliore). Questa volta non ha dovuto inventare niente, in una partita giocata tutta sull’atletismo e sul carattere lui ne ha dimostrato da vendere entrando in campo a sollecitare platealmente il pubblico che da quel momento in poi ha scatenato un inferno.

Acea Roma.

Goss : 5,5. Non il solito Goss, l’incubo delle difese, storicamente di quella brindisina . Questa volta è stata proprio la difesa brindisina a prendersi una rivincita ed a limitarlo pesantemente, si guardino le percentuali e le palle perse. Sull’altro piatto della bilancia ci sono ben 3 recuperi ma l’entusiasmo che susciterebbero è presto smorzato dall’unico fallo subito in 24′ , davvero troppo poco.

Jones : 6. Patisce anche lui la difesa brindisina, nella fattispecie Snaer, però chiude comunque in doppia cifra, col 50% da 3, e 6 rimbalzi, certo nell’ultimo quarto dov’era?

Righetti : 6. Tirare e segnare  comunque, in  solo 5′  d’impiego, in una partita a canestri blindati, è  sempre meritevole.

Taylor : 5. Subisce per tutto l’incontro e su ogni lato  la velocità e la fisicità di Dyson e Campbell, le sue percentuali crollano e la sua squadra affonda.

Hosley : 5.  Davvero ben poco da dire su di lui : temutissimo alla vigilia parte, come al solito, starter ma non entra proprio nel match e finisce con -1 di valutazione, manco fosse uno scaldapanche.

Baron : 6,5. L’unico  a crederci fino in fondo,  certo, si è  un po’ aggiustato le statistiche a gara finita, però ha almeno il merito di aver giocato fino alla fine.

Szewzcyc : 5,5. ancora da inserire al meglio non riesce a  sopperire all’eclissi di Hosley, se si adatterà al sistema di coach Dalmonte la sua solidità tornerà certamente utile nel proseguo.

Moraschini : 6,5.  Tutto sommato una buona prova, riesce a non farsi stritolare in un’ incontro fisicissimo, anzi tira giù ben 6 rimbalzi e recupera 3 palloni segno di grande carattere.

Mbakwe : 6,5. Forse complessivamente il migliore dei suoi, certo soffre un po’ anche lui però fa valere il fisicone tenendo botta meglio degli altri e con più continuità.

Coach Luca Dalmonte: 5,5. Il suo piano partita era ampiamente prevedibile e previsto ma tranne nel secondo quarto, nel quale Brindisi ha segnato solo 9 punti, la sua squadra non è riuscita a controllare il ritmo, i suoi , nonostante la difesa arcigna degli avversari, hanno limitato il numero di palle perse vanificando però quel vantaggio andando pesantemente sotto a rimbalzo, ancor più pesantemente se le sue guardie non avessero , letteralmente, “raccattato dalla spazzatura” alcuni rimbalzi lunghissimi. I suoi hanno poi concesso il 62% da sotto e quando Brindisi tira così c’è davvero poco da fare, soprattutto se in attacco ci si limita al tiro a segno (ben 28 tiri da 3 al 17.9 contro i soli 32 da 2 al 50%).

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